UICIECHI.IT: NOVEMBRE-DICEMBRE 2007 - Numero 11-12.
Cellulari, risparmi e banda larga grazie alle femtocelle.
Di Giulio Boresa.
Mytech, 12/11/2007.
http://www.mytech.it/cellulari/articolo/idA028001069960.art.
Le femtocelle hanno fatto un importante passo verso il mercato reale, in questi giorni. Sono scatolette che creano una mini cella, di una rete cellulare, all'interno della propria casa. I vantaggi per gli utenti sono: risparmi, più banda larga mobile, più copertura. Le femtocelle sono il tassello ideale per spingere avanti uno scenario che sempre più propone la rete mobile come sostitutiva di quella fissa; non solo per la voce, ma anche per i dati. L'operatore statunitense Sprint ha avviato due progetti pilota, a Denver e Indianapolis, a un gruppo di utenti-test: offre traffico illimitatodal cellulare, quando sono a casa (cioè sotto copertura della femtocella) a fronte di 10 euro al mese di canone. La femtocella è sovvenzionata dall'operatore,in gran parte, e costa quindi 35 euro all'utente finale (altrimenti costerebbe quasi 10 volte tanto).Motorola ha annunciato, nel contempo, di essere prossima a una sperimentazione con un grande operatore mobile europeo, di cui il nome è ancora top secret.
In sostanza, la femtocella sfrutta l'Adsl dell'utente per estendere la rete dell'operatore all'interno della casa. Uno dei vantaggi è che la copertura è così completa, tra le mura. Si risolve quindi un problema sensibile soprattutto con l'Umts/Hsdpa, che ad oggi fa più fatica del Gsm a penetrare tra le mura domestiche. Il secondo vantaggio è che l'operatore può creare offerte molto economiche (in teoria anche di più dell'attuale Vodafone Casa), perchérelative al solo perimetro di casa. Ad oggi invece offerte come quella di Vodafone valgono sotto tutta la cella gsm relativa all'abitazione; un'area indifferenziatache potrebbe essere anche di qualche chilometro, nelle periferie.
Terzo vantaggio: l'operatore può dedicare a un solo utente tutte le risorse di banda che derivano dalla cella creata a casa. L'utente insomma non dovrà più- come avviene invece ora- condividere la banda con tutti gli utenti connessi alla cella; il che, tra l'altro, rende piuttosto altalenante il valoredisponibile. Come si legge nei forum specializzati sul web, con l'Umts capita di navigare a velocità da 56 K nelle ore di picco, perlopiù serali. È evidentetuttavia che dedicare una cella al singolo utente aiuta l'operatore a calibrare meglio le risorse, ma non è la soluzione a tutti i mali; serve anche chela banda disponibile a monte sia tarata per il numero di utenti previsti.
Ad oggi l'arrivo delle femtocelle è rallentato a causa di alcuni problemi tecnici non del tutto risolti (a questo appunto servono le sperimentazioni). Soprattutto, c'è ancora il rischio che due o più femtocelle vicine creino interferenza e disturbino il segnale radio.
Giulio Boresa.