UICIECHI.IT: NOVEMBRE-DICEMBRE 2007 - Numero 11-12.
Il water astronautico di Toshiba.
Di Dodi Casella.
Spazi ristretti nelle case e rispetto per l'ambiente conducono a soluzioni inaspettate anche per il "luogo privato" per eccellenza. Con optional eccellenti, come telecomando per tavoletta e autoventilatore deodorante a tre velocità.
[ZEUS News - http://www.zeusnews.it - 15-11-2007]
Sbaglierebbe di grosso chi immaginasse Toshiba soltanto come un produttore di buoni strumenti elettronici e digitali; il colosso giapponese è attivo da oltre cento anni nel settore industriale e della tecnologia avanzata e vanta migliaia di brevetti anche se talvolta alcune realizzazioni ci prendono di sorpresa come in questo caso.
Infatti la divisione Consumer Marketing con sede in Tokio sta per mettere in vendita un sanitario che non sapremmo definire altrimenti se non connubio tra un comune water e un altrettanto consueto (almeno in Italia) bidet; ma con qualche accorgimento di tipo "aeronautico" anche se il prodotto è destinato alle normali dotazioni nell'edilizia tradizionale.
Se sia stato a causa della sempre maggiore scarsità di spazi e della levitazione dei prezzi degli immobili, oppure la crescente presa di coscienza ecologista dei giapponesi, non è dato sapere; resta la realizzazione e la curiosità, anche per l'impiego dell'elettronica in un campo finora poco sfruttato.
In sostanza si tratterebbe di un sanitario multifunzione, ecologico e rispettoso dell'ambiente; infatti l'acqua viene riscaldata senza accumulo ma solo al momento dell'uso effettivo per essere indirizzata nei punti voluti, mentre dopo ogni utilizzo il sanitario viene disinfettato automaticamente mediante un sistema battericida agli ioni d'argento. Inoltre il consumo di energia elettrica risulta drasticamente ridotto, cosa non disprezzabile anche nel breve periodo.
Ma il meglio deve ancora venire: infatti un autoventilatore deodorante a tre velocità provvede a mantenere la gradevolezza olfattiva dell'ambiente e naturalmente non manca un telecomando per azionare la tavoletta, aprendola e chiudendola a distanza; ma questi ultimi sono optional destinati al modello SCS-S510 tipo "esportazione", mentre quello standard contrassegnato con la sigla SCS-S500 resterà riservato ai meno schizzinosi o ai meno abbienti.
Resta da appurare (il sito non ne fa parola) qualche dato sugli automatismi e sulle tensioni elettriche in gioco; sarebbe oltremodo antipatico - in caso di malfunzionamento - uscirne malamente ustionati o addirittura trasformati in... caldarroste.
Dodi Casella.