ECDL 6-12.
Di Giuseppe Servidio.
Modulo 6-12: Usare grafici, immagini ed altri oggetti Vediamo ora un altro tipo di oggetto che può essere molto frequente nelle presentazioni, soprattutto quando si fanno delle relazioni o si da l'idea dell'andamento di qualche fenomeno. Intendiamo parlare dei grafici. Per creare un grafico, ci posizioniamo sull'ultima delle nostre diapositive, poi tramite il menù "Inserisci", ALT + I, scegliamo "Nuova diapositiva". La scegliamo completamente bianca (diapositiva vuota), come abbiamo fatto la volta scorsa, così ripasseremo più volte l'inserimento di diapositive. A questo punto abbiamo di fronte una diapositiva completamente bianca, che contiene a sinistra in alto il solito logo Pippo che abbiamo chiesto tramite "Schema" di presentarsi su tutte le diapositive. Vediamo ora come inserire un grafico in questa diapositiva. Sempre dal menù "Inserisci", scegliamo "Grafico" e premiamo INVIO. Il nostro ausilio ce lo descriverà, e la descrizione dovrebbe essere sorprendentemente chiara, ma ci provo anch'io, sperando di aggiungere qualcosa. All'interno della nostra slide è comparso il solito rettangolino con la cornice tutta a trattini diagonali, dove si vede un istogramma. Esso contiene: primo trimestre, secondo trimestre, terzo trimestre, e per ognuno dei trimestri ci sono tre barrette verticali: una verdolina che la legenda ci dice essere Est, una blu che la leggenda chiama Ovest, e una azzurrina che la leggenda chiama Nord. Ognuno di questi gruppi di barrette è identificato sull'asse delle ascisse, sull'asse X, come primo trimestre, secondo trimestre, terzo trimestre, quarto trimestre. L'asse delle ordinate ha dei valori che vanno da zero a novanta, sull'asse Y. Sotto compare un pezzettino di un foglio Excel. L'intestazione è "Prova foglio dati". Sono visibili diverse colonne e diverse righe. La prima colonna, nella prima riga non contiene niente, mentre nella seconda riga è indicato Est, poi Ovest e poi Nord. La seconda delle colonne intestata "a" e nella prima riga contiene il valore primo trimestre; sotto, in corrispondenza di Est contiene 20,4, sotto ancora in corrispondenza di Ovest 30,6, in corrispondenza di Nord 45,9. la colonna successiva "b" è intestata secondo trimestre, e ha scendendo nella colonna i valori: 27,4, 38,6, 46,9. "c", terzo trimestre: 90, 34,6, 45. "d", quarto trimestre: 20,4, 31,6, 43,9. Il cursore si trova sulla casellina del primo trimestre Est dove c'è 20,4 che è selezionata. Potremmo modificare i dati presenti, ma bisogna agire sul mouse e simulare il clic per posizionarsi sopra. Non è però molto facile effettuare delle modifiche. Se scorriamo la barra dei menù della finestra di Powerpoint, noteremo che, oltre alle altre scelte che abbiamo già visto, è comparsa anche "Grafico". Esso è richiamabile direttamente con la combinazione di tasti ALT + G. Apriamolo perché vogliamo analizzarlo. La prima scelta è "Tipo di grafico". Se lo scegliamo, ci viene presentata una finestra multipagina con due schede: "Tipi standard" e "Tipi personalizzati". Dovrebbe essere selezionata la prima sulla quale ci fermiamo. Ci viene mostrato l'elenco dei tipi di grafico disponibili. Scorriamolo con le frecce per verificare quanti sono. In questo momento è selezionato "Istogramma" che è costituito da barrette verticali. Se scorriamo la finestra con TAB, troveremo i vari tipi di barre disponibili. Se ci spostiamo su uno diverso da quello selezionato e premiamo INVIO, l'aspetto del nostro grafico dovrebbe essere modificato prendendo come base la barretta che abbiamo scelto. A questo punto analizziamo ancora il menù "Grafico" e scegliamo "Opzioni grafico". Anche la finestra "Opzioni grafico" che compare è multipagina che contiene le schede seguenti: "Titoli", "Assi", "Griglia", "Legenda", "Etichetta dati", "Tabella dati". Se selezioniamo la scheda "Titoli", vediamo sulla destra, rimpicciolito, il nostro organigramma. E' poi possibile inserire quattro valori. Il primo è "Titolo del grafico", raggiungibile direttamente con ALT + T. Quando l'habbiamo trovato, scriviamo "Vendite 2003". Appena finito di scrivere, notiamo che il valore viene riportato anche nel grafico. Il secondo identifica l'asse delle categorie, e ci specifica che è l'asse X. Passiamo ora all'asse delle categorie: ALT + C e, dato che si sta parlando di trimestri, scriviamo "trimestri". Notiamo che la scritta è stata aggiunta all'asse delle X. Passiamo ora all'asse delle serie (Y) con ALT + S ma lasciamola vuota. Nell'asse dei valori scriviamo "euro" per mille. Confermando con ok vediamo come si è modificato il nostro diagramma. Il nostro grafico ha assunto un aspetto diverso. C'è la scritta trimestri nell'asse delle X, c'è la scritta "Euro per mille" in corrispondenza della scala dei valori ed è stato intitolato "Vendite 2003". Sempre nella scelta "Opzioni grafico", potremmo modificare gli assi, oppure la griglia, inserire la griglia principale o griglia secondaria. La legenda può essere mostrata oppure no. Se è visualizzata, essa può essere collocata in basso, in alto, a destra, a sinistra e così via. Le etichette di dati possono essere assenti, come nel nostro caso, oppure mostrare i valori relativi alle varie barrette. La tabella dei dati in questo momento non viene visualizzata, ma ovviamente può essere mostrata. Ho cercato di dare un'idea, anche se sommaria, di come è possibile inserire e modificare grafici. Essi sono molto importanti nelle presentazioni perché offrono una visione immediata di informazioni che sarebbe spesso lungo e complesso descrivere a parole. Abbiamo ancora qualcosa da dire prima di completare questa lezione, e precisamente puntualizzare qualche altro concetto relativo all'inserimento di un'immagine. Finora abbiamo sempre inserito come logo Pippo che si trova nella cartella "C:\Documenti\POWERPOINT\Pippo". Nel menù "Inserisci", scelta "Immagine", però, è possibile scegliere anche "Clipart". Se facciamo questa scelta, noteremo che le immagini sono divise per categorie, ed è possibile reperire l'immagine desiderata dopo aver selezionato la categoria di cui essa fa parte. Potremo trovare, ad esempio, la categoria "Animali", o "Computer". Scegliendo una di queste categorie, potremo poi scorrere l'elenco di tutte le immagini per inserire quella che si preferisce. Questo servirà quando non si conosce già il nome del file che contiene l'immagine che si vuole inserire, ma se ne deve cercarne una adatta al contesto della presentazione. Per quanto riguarda l'inserimento dell'immagine, sia essa presa dall'elenco delle clipart o da una qualsiasi cartella del proprio PC, ormai sappiamo già tutto. Volevo invece tornare sulla modifica delle dimensioni dell'immagine, che in parte abbiamo visto ma che preferirei fare rianalizzare. Appena inserita, l'immagine generalmente è molto grande: occupa quasi l'intera diapositiva. Abbiamo già visto come si ridimensionano gli oggetti, e quindi anche le immagini, utilizzando il mouse. Vediamo meglio come farlo tramite il menù. Nel menù "Formato", richiamabile anche con ALT + O, troviamo anche la scelta "Immagine". Se scegliamo questa voce, ci appare una finestra multipagina intitolata, appunto, "Formato immagine". È una finestra che possiede 5 schede. "Casella di testo" non è utilizzabile; sono invece disponibili "Colori e linee", "Dimensioni", "Posizione" e "immagine", che è quella selezionata. Noi preferiamo invece selezionare la scheda dimensioni, dato che abbiamo detto che vogliamo provvedere ad un ridimensionamento dell'immagine. Portiamoci quindi sull'elenco delle schede tramite MAIUSC+TAB e seleziona, con FRECCIA DESTRA, "Dimensioni". Selezionando questa scheda, in alto abbiamo "Dimensioni e rotazioni". Con TAB esploriamo quanto e' presente nella finestra. Potremo trovare, ad esempio, "Altezza 12,56 cm,", "Larghezza 14,93 cm.", Proporzioni: altezza 100 per cento, larghezza 100 per cento. In basso ci sono due caselline entrambe spuntate: "Blocca proporzioni" e "Rispetta le dimensioni originali"; non è invece spuntata la casellina "Adatta proporzioni alla presentazione". Vediamo insieme che cosa significano queste informazioni. Se io mantengo attiva l'opzione "Blocca proporzioni" modificando tramite FRECCIA GIU' o FRECCIA SU' una qualunque delle dimensioni, per esempio l'altezza, portandola a 75, noteremo che anche la larghezza si è riproporzionata allo stesso modo: infatti anch'essa è diventata 75 in quanto le proporzioni sono rimaste identiche. Se ora confermiamo con OK, possiamo vedere che l'immagine si è notevolmente ridotta: è diventata circa i tre quarti di quello che era prima, sia in altezza, sia in larghezza. Proviamo ancora: scegliamo ancora "Formato", poi "Immagine", e ancora "Dimensioni". Disattiviamo ora, con SPAZIO, dopo averlo raggiunto con TAB, Blocca proporzioni" e proviamo ad alterare soltanto l'altezza: da 75% a 50%; prima di premere INVIO notiamo che il sistema ci avverte che quando confermeremo, troveremo un immagine di 6,28 cm di altezza, il 50 per cento delle dimensioni originali, e invece di 12,2 cm di larghezza, il 75 per cento delle dimensioni originali. Questo significa che disattivando "Blocca proporzioni" abbiamo consentito di gestire separatamente le due dimensioni; quindi abbiamo alterato le proporzioni dell'immagine che in questo caso diventerà più larga e più bassa. Premendo INVIO noteremo effettivamente questo cambiamento. Bene. Torniamo a "Formato", poi a "Immagine", e questa volta selezioniamo l'etichetta "Posizione". Consideriamo "Posizione nella diapositiva". In questo momento essa potrebbe essere in orizzontale a 5,24 cm da angolo superiore sinistro, e in verticale 3,20 cm da angolo superiore sinistro. Se vogliamo che l'immagine si sposti verso il centro della diapositiva, indichiamo 7 cm in orizzontale; 6 cm in verticale. Se premiamo INVIO per confermare, noteremo che la nostra immagine si è spostata circa a metà della diapositiva sia rispetto all'altezza che alla larghezza. Io consiglio vivamente, quindi, di usare le possibilità che ho appena mostrato per modificare sia le dimensioni che la posizione dell'immagine. Sono valori che possiamo controllare bene e che ci consentiranno di agire abbastanza autonomamente su di esse. Powerpoint consente di inserire nelle diapositive anche altri oggetti, ad esempio un file di Word, un grafico di Excel, una tabella di Access. Sempre dal menù "Inserisci", scegliamo questa volta Oggetto" e premiamo INVIO. La finestra che ci viene mostrata, "Inserisci oggetto", contiene le scelte "Crea un nuovo oggetto", oppure "Crea da file". Posizioniamoci tramite le frecce su "Crea da file". Come per l'inserimento delle immagini, anche qui ci viene data la possibilità, se non conosciamo il nome del file da inserire, di cercarlo tramite il pulsante "Sfoglia". Se già lo conosciamo, possiamo scriverlo direttamente nel campo "Nome file". Vogliamo inserire il file di Word "Prova.doc" che si trova nella cartella "C:\POWERPOINT\PIPPO". Scriviamo questo nome nel campo "Nome file" e premiamo INVIO. Voglio dare qualche altro spunto sulla finestra "Inserisci oggetto" prima che la chiudiamo. Abbiamo detto che sulla sinistra ci sono due pulsanti: "Crea nuovo oggetto", e "Crea da file". Poi c'è il campo "Nome file" nel quale abbiamo scritto il nome del nostro oggetto e che, se abbiamo usato il pulsante "Sfoglia", il sistema ha compilato col nome che abbiamo scelto. Inoltre, c'è una casellina che dovrebbe essere disattivata: "Collega". Descrivo l'effetto di questa casella. E' possibile importare il file di Word o qualsiasi altro oggetto, in maniera definitiva, nel senso che esso non sarà collegato al file di partenza, e quando riapriremo la nostra presentazione esso verrà richiamato così com'era nel momento in cui era stato inserito, anche se nel frattempo ha subito modifiche. Se invece attiviamo questa casellina, quando riapriremo la nostra presentazione, verrà richiamato il file Word aggiornato. Per continuare la descrizione di questa finestra, in basso troviamo "Risultato" e all'interno la scritta "Inserisce nella presentazione il contenuto del file sotto forma di oggetto per consentirne l'attivazione usando l'applicazione di origine". In alto a destra, uno sopra l'altro, i pulsanti "OK" e "ANNULLA". Premiamo dunque INVIO. Vediamo che, dopo un certo lavorio del computer, compare il collegamento al file che avevamo scelto. La cosa interessante è che se io faccio doppio clic su questo foglio Word viene lanciata automaticamente l'applicazione che l'ha generata, cioè Word, naturalmente molto in piccolo, e io ho la possibilità di andare a modificare direttamente questo documento. L’ausilio però potrebbe non riuscire a leggere il documento richiamato, perché ciò che viene mostrato è una specie di visualizzatore dei documenti Word, e non il vero Word. Come ho detto, con lo stesso metodo avrei potuto importare un foglio di lavoro Excel, una tabella di Access o qualsiasi altra cosa. Un'altra cosa interessante che invece si può vedere é quella di mettere meglio in evidenza una certa immagine. Ritorniamo alla nostra ultima diapositiva, quella dove abbiamo inserito il documento Word. Potremmo aver bisogno di evidenziare un oggetto aggiungendo intorno ad esso un bordo. Proviamo con un oggetto semplice, ad esempio con una casella di testo. Inseriamo allora una casella di testo nella diapositiva. Non ricorderò i passi necessari: riferirsi alle lezioni precedenti se non è chiara la procedura. Quando l'habbiamo inserita, scrivere una parola qualsiasi; ad esempio "pluto". Vediamo ora come possiamo contornarla con un bordo a piacere. Selezionare con TAB la casella di testo appena inserita, poi scegliere il menù "Formato", quindi "Casella di testo". Compare una finestra multipagina. Al momento è selezionata l'etichetta "Colori e linee". Che è quella che vogliamo utilizzare. Con TAB raggiungere "Colore linea" dove è indicato "Nessuno". Posizioniamoci su un verdone intenso e scegliamolo premendo INVIO. Andando avanti con TAB, solo dopo che avremo premuto INVIO sul colore, troviamo il tratteggio dove possiamo scegliere fra vari tipi di linea. Scegliamo ad esempio "Linea tratteggiata" e premiamo INVIO. A questo punto è possibile identificare sia lo stile della linea, sia il suo spessore. Entrambi sono identificati in punti e l’ausilio forse non identificherà bene questi due campi che potremo raggiungere con TAB e poi aprire con ALT + FRECCIA GIU'. Scegliere uno spessore di 1 e confermare con OK; poi, deselezionando la casella, potremo notare che essa è stata contornata da una linea verdone. Possiamo fare la stessa cosa anche per l'oggetto documento di Word che abbiamo inserito prima. La procedura è la stessa. Un altro modo per contornare qualsiasi oggetto è quello di scegliere un rettangolo dalla barra "Disegno" e portarlo sull'oggetto stesso; definire per esso un colore di riempimento "Nessun colore", impostare la figura con le linee che desideriamo. Questo quadrato contornerà l'oggetto che desideriamo. Abbiamo visto diversi modi, dopo aver inserito delle immagini o degli oggetti, per evidenziarli con un opportuno bordo. Abbiamo imparato tutto sulle immagini, gli oggetti, i vari tipi di grafico e di organigramma che possiamo inserire in una slide. Possiamo così concludere la nostra lezione salvando il nostro file e in particolare la slide aggiuntiva dove abbiamo fatto le prove di inserimento di questi tipi di immagini e di oggetti. Dopodiché chiudiamo il nostro programma Powerpoint. Ci ritroviamo alla prossima lezione!.
Giuseppe Servidio
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