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In attesa che accada qualcosa di veramente decisivo che possa traghettare il Web alla fase 3.0, nel contesto della generazione immediatamente precedente in questi giorni c'è una manciata di cose piuttosto interessanti di cui prendere nota. In primis, sono questi i giorni in cui, a San Francisco, le Internet company di tutte le dimensioni e di tutti i settori legati al Web si incontrano al Web 2.0 Summit per fare il punto sull'ondata social che ha investito l'online, nonché sulle piattaforme e sui modelli di business che si sono imposti, cercando di individuare le linee guida della loro successiva evoluzione. Quasi tutti i soggetti coinvolti nutrono la convinzione che sarà l'ultima circostanza in cui si ritroveranno riuniti sotto l'insegna 2.0 e già guardano avanti alla successiva release.
Tra i tanti prodotti che sono circolati e continuano tuttora a mostrarsi nell'evento californiano, a meritare un'inquadratura speciale dei riflettori c'è senz'altro quello che porta la firma di Intel, sorprendentemente coinvolto in via diretta in un terreno che finora l'aveva vista soltanto in veste di osservatore delle dinamiche dall'alto del suo piedistallo fermamente poggiato sull'hardware.
Nel corso della kermesse, il produttore di San Jose ha così reso pubbliche le proprie velleità di software house togliendo il velo alla sua nuova suite di software collaborativi per il Web 2.0 denominata SuiteTwo. Dedicata principalmente al business delle aziende di piccole e medie dimensioni, la piattaforma include diversi prodotti per il blogging, i feed, il wiki e il social networking che recano il marchio di società di spicco nel ramo quali Six Apart, NewsGator, SimpleFeed e SocialText, soltanto per citare alcuni dei nomi più noti. Il tutto verrà offerto in un assemblaggio univoco e integrato dalle applicazioni open source della specializzata SpikeSource.
Antonio Munari.
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