Vai ai contenuti | Vai alle rubriche

via Borgognona, 38 - 00187 Roma Tel 06.69.98.81 - Fax 06.67.86.815 - numero verde: 800 682682 - Part. IVA 00989551007

VAI AGLI ARTICOLI


UICIECHI.IT: SETTEMBRE 2009 - Numero 9.

Tlc: più tutelati contro i servizi non richiesti.

Scritto da Giulio Boresa.

C’è una novità normativa che è bene conoscere, per difendersi dagli abusi degli operatori telefonici. Il Garante della Privacy, qualche settimana fa, ha ribadito che l’utente ha diritto ad avere prova della registrazione vocale di un suo ordine.

Che succede, infatti? L’utente scopre di avere attivo un servizio non richiesto o addirittura di essere passato di colpo a un altro operatore telefonico. Chiama l’operatore in questione per chiedere numi e una prova di avere effettivamente richiesto quel servizio. La prova sarebbe appunto la registrazione vocale dell’ordine.

Gli operatori, infatti, sono tenuti ad attivare un servizio solo se registrano la parte della chiamata dove l’utente dice di volerlo. Se non lo fanno, l’utente può in qualsiasi momento smentirli e ottenere la rescissione del contratto senza costi. Capita però che l’operatore si rifiuti di fornire la registrazione all’utente, accampando la scusa del rispetto della privacy. Adesso però il Garante della Privacy dice che, così facendo, commettono un illecito.

L’utente adesso è un po’ più tutelato, “è una novità importante”, dice Aduc, “ma avrà impatto positivo solo se l’utente agisce con tempestività e se le Autorità del settore sono pronte a tutelarlo”. Aduc si riferisce al Garante, all’Agcom e all’Antitrust. Se l’operatore continua infatti a non voler rispettare i diritti dell’utente, a questi non resta che rivolgersi a una delle autorità (a partire da Agcom) per ottenere soddisfazione.

Aduc consiglia però, in primo luogo, di far valere i propri diritti mandando una raccomandata A/R all’operatore in cui si chiede di disattivare immediatamente il servizio, non essendoci prova della registrazione dell’ordine.

Nella migliore delle ipotesi, quindi, l’utente spenderà tempo e denaro per rimettere le cose apposto, a cuasa dell’abuso di un operatore. Dal 2010, le cose potrebbero migliorare: una nuova norma Agcom obbliga gli operatori a sobbarcarsi i costi del ripristino della situazione precedente, se attivano servizi non richiesti.

Giulio Boresa.