I Garanti privacy europei contro Facebook.
Di Redazione di Zeus News.
L'Unione Europea protesta contro il silenzio-assenso sulla condivisione dei dati.
Il problema del rispetto della privacy su Facebook è arrivato sui tavoli dei senatori americani e dei Garanti europei per la privacy: entrambi i soggetti hanno espresso le loro preoccupazioni, e i capi del social network si sono riuniti in fretta per decidere il da farsi.
Se ancora non ci sono notizie sui risultati della riunione - non si sa se porterà a una nuova modifica delle impostazioni sulla privacy - le preoccupazioni della politica sembrano circostanziate.
I senatori americani pretendono che Facebook adotti estensivamente un modello che vieta la condivisione dei dati a meno che questa non sia stata esplicitamente autorizzata dagli utenti.
Le ultime modifiche vanno invece proprio in senso contrario, e per di più ogni cambiamento delle regole avviene senza che gli utenti siano sufficientemente informati di quanto sta accadendo.
D'altra parte è stato lo stesso Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, a dichiarare che la privacy non è tra le priorità del social network.
Tutto ciò non è stato per niente gradito ai Garanti per la privacy dell'Unione Europea, che hanno preparato una lettera di protesta contro la politica del silenzio-assenso alla condivisione dei dati (una manna per gli inserzionisti e coloro che si occupano di marketing).
I Garanti, riuniti nel gruppo di lavoro Articolo 29, hanno chiesto che Facebook intervenga immediatamente ed è anche per questo che i dirigenti del social network si sono affrettati a riunirsi. In caso le richieste dell'Europa vengano ignorate, è possibile che a Bruxelles vengano presi dei seri provvedimenti.
Zeus News.