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UICIECHI.IT: GIUGNO 2012 - Numero 6.

Flame, dal Medio Oriente un malware pericolosissimo.

Di Zeus News.

Considerato una minaccia peggiore di Stuxnet, sottrae tutti i dati dai computer infetti.

Secondo Kaspersky, che per prima ha individuato il trojan, si tratta di «una delle minacce più complesse mai scoperte» ed è peggiore persino del già temuto Stuxnet.

Il malware di cui stiamo parlando si chiama Flame e sta infettando molti computer con Windows in Medio Oriente; come Stuxnet, può diffondersi tramite chiavette USB, ma rispetto al collega dispone di un arsenale molto più vario.

È stato scoperto quasi per caso durante la ricerca di un altro malware - chiamato Wiper - compiuta da Kaspersky su richiesta della ITU; ulteriori indagini hanno portato a pensare che Flame sia attivo sin dal 2010, ma le sue capacità di sfuggire ai software di rilevamento gli avrebbero permesso di operare indisturbato sino a oggi.

Una volta installatosi su un computer inizia a raccogliere informazioni scattando screenshot dello schermo a intervalli regolari: più di frequente se è in esecuzione un programma interessante (come un client di posta, o un software di messaggistica istantanea), soltanto una volta al minuto se non c'è nulla di importante da fotografare.

Inoltre registra le conversazioni che passano attraverso il microfono del PC, è in grado di infettare i drive USB collegati, carpisce informazioni tramite i dispositivi connessi via Bluetooth e tenta di diffondersi attraverso la stessa falla nello spooler di stampa di Windows già sfruttata da Stuxnet (e per la quale è disponibile da tempo una patch).

Flame è strutturato in moduli che si possono installare, attivare e aggiornare indipendentemente; tutte le possibilità che offre ai suoi creatori fanno sì che il malware non sia un software piccolo: la versione completa si aggira intorno ai 20 MByte (Stuxnet, per fare un confronto, pesa soltanto 500 KByte).

Curiosamente, Flame è impostato per non replicarsi automaticamente: Kaspersky ipotizza che questa caratteristica sia stata "spenta" dopo che la minaccia di Stuxnet divenne pubblica, per cercare di mantenere segreta l'esistenza di Flame il più a lungo possibile evitandone la diffusione incontrollata.

Quanto alle origine di questo pericolo, le ipotesi sono al momento tre: criminali informatici, attivisti e Stati. Considerando tuttavia la complessità del software (gli attivisti di solito usano strumenti piuttosto semplici) e gli obiettivi presi di mira (non conti correnti bancari, ma computer delle nazioni mediorientali), la possibilità che dietro a Flame vi sia la sponsorizzazione di qualche nazione è più che un'ipotesi.

Kaspersky stima che al momento ci siano circa 1.000 computer infettati da Flame.

Zeus News.



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