La notte che censurammo TOR.
Di Zeus News.
Il servizio di anonimizzazione è sempre più nel mirino della censura. Ma le vie d'uscita non mancano.
Tra i vari servizi decisamente poco amati da chi vorrebbe avere il pieno controllo sulle comunicazioni in Internet c'è TOR.
TOR - The Onion Router - è un sistema di comunicazione anonima nato per proteggere la privacy degli utenti che ne fanno uso, garantendo la riservatezza delle comunicazioni.
Tutto ciò è proprio quanto chi pretende di avere sott'occhio tutto il traffico della Rete vorrebbe evitare, e per questo nel mondo TOR viene spesso sottoposto a censura con vari sistemi, come per esempio è di recente accaduto in Etiopia (e prima ancora in Cina, Iran e Kazakistan).
Ora Runa A. Sandvik, del Tor Project, ha annunciato sul proprio blog di aver scoperto il sistema usato dal governo etiope - che usa tecniche di Deep Packet Inspection -per bloccare il traffico TOR, e di essere in possesso di un modo per aggirare il blocco.
In attesa che venga pubblicata l'analisi tecnica completa, Runa Sandvik spiega che il metodo più pratico ed efficace per aggirare i blocchi (non solo quello etiope) è utilizzare l'Obfsproxy TOR Browser Bundle.
Si tratta di un sistema che altera il traffico TOR prima che venga analizzato dai censori, facendo credere a questi ultimi che si tratti di traffico innocente e aggirando dunque i filtri, e che fa uso dei bridge relay.
Zeus News.