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UICIECHI.IT: versione su CD-ROM - GENNAIO 2014 - Numero 1.

Concerti Iron Maiden per i pirati del torrent? Una bufala.

Di Zeus News.

Il gruppo britannico non monitora Bit Torrent e non tiene gli show dove i pirati sono più numerosi. Ma l'idea aveva entusiasmato il web.

Musicmetric smentisce tutto. La notizia s'era sparsa rapidamente nel web: sembrava che gli Iron Maiden, anziché scagliarsi contro chi copia illegalmente i loro brani, utilizzassero i dati sulla pirateria per decidere i luoghi in cui tenere i concerti.

La rivelazione arrivava dal sito CiteWorld e l'idea, in sé, aveva una certa logica: da tempo svariate ricerche sostengono che i pirati sono anche i migliori clienti dell'industria musicale (e cinematografica, se è per quello); pare quindi plausibile che un gruppo possa decidere di tenere i concerti laddove i brani vengono maggiormente piratati.

Per sostenere quanto affermato, CiteWorld citava i dati del servizio di analisi Musicmetric riferiti ai download dei brani via BitTorrent e li confrontava con le tappe dell'ultimo tour degli Iron Maiden: questo s'è svolto in buona parte in Sud America, proprio in quegli Stati in cui - guarda caso - i dati indicano una massiccia presenza di pirati che amano scaricare le canzoni del gruppo britannico.

"Gli artisti possono dire "Qui ci stanno piratando, facciamo qualcosa" oppure "Qui siamo popolari, facciamo uno show"" aveva dichiarato Gregory Mead, CEO di Musicmetric, intervistato per l'occasione, aggiungendo poi: "Gli Iron Maiden hanno avuto un certo successo nel trasformare il file sharing gratuito in fan paganti", avallando in tal modo l'ipotesi.

Immediatamente, dalla Rete s'è levato un plauso verso gli Iron Maiden, diventati rapidamente un simbolo positivo da contrapporre alle attività delle major e delle associazioni antipirateria, ancora più importante in un anno che ha visto la chiusura di diversi servizi di file sharing e l'adozione in tutto il mondo di misure per contrastare la copia illegale. Sfortunatamente, però, non era vero niente.

Iron Maiden nella formazione "storica"Scusandosi e rettificando l'articolo originale, CiteWorld ha spiegato che il collegamento tra gli Iron Maiden e i dati di Musicmetric, in realtà, è tutt'altro che certo.

La coincidenza è naturalmente evidente, tuttavia sito e gruppo non hanno mai collaborato per decidere le tappe del tour; anzi, è probabile che gli Iron Maiden non fossero a conoscenza dei dati di Musicmetric, almeno fino a che la vicenda non è diventata tanto popolare.

"La storia di CiteWorld, disgraziatamente, non ha fondamento. Non abbiamo mai affermato né implicato che gli Iron Maiden abbiano usato i nostri dati per pianificare i tour" ha quindi scritto un portavoce di Musicmetric, chiudendo definitivamente la questione.

È un peccato, naturalmente, che le cose siano andate così, perché le premesse per una storia vera c'erano tutte: come già sostenevamo all'inizio, è provato che i pirati sono anche i migliori acquirenti; se un gruppo decidesse di agire di conseguenza per sfruttare questo fenomeno, anziché limitarsi alla repressione, il suo comportamento potrebbe essere definito come coraggioso e forse persino lungimirante.

Zeus News.



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