Roberto Formigoni ritwitta chiappe.
Di Zeus News.
Lezione di sicurezza informatica.
Ilarità a parte, l'incidente dimostra che il concetto di sicurezza dei dispositivi digitali non è ancora ben chiaro a chi governa e fa politica.
Stavolta è andata bene (se vogliamo dare per buona la giustificazione di Formigoni): solo (si fa per dire) retweet di siti porno decisamente ridicoli e imbarazzanti.
Ma sarebbe stato altrettanto facile iniettare malware di ogni genere su quel telefonino (ammesso che i tweet non siano causati appunto di malware che fa spamming). O rubarne la rubrica con i numeri. O copiarne i messaggi e le mail private. Magari fare una richiesta di reset delle password per i siti e i servizi usati da Formigoni e colleghi e prenderne il controllo, leggerne il contenuto, postare notizie false devastanti.
In confronto a quello che sarebbe stato possibile fare, ritwittare a 68.417 follower due chiappe che abbracciano un palo è davvero niente.
Insomma, uno smartphone andrebbe trattato con la stessa cura che si ha per le chiavi di casa e il portafoglio: non va mai lasciato incustodito, perché offre accesso a troppe informazioni sensibili. Speriamo che la lezione sia stata imparata.
Zeus News.