Ecco come sarà Windows 10.
Di Zeus News.
Microsoft "salta" un numero di versione. Tutte le novità del nuovo sistema operativo, gratis per gli utenti di Windows 8.
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Salvo rinvii dell'ultima ora, oggi è il giorno del debutto Windows 9, quello in cui il prossimo sistema operativo di Microsoft si mostra al pubblico per la prima volta.
Questa sera alle 19.00 (secondo l'ora italiana) Microsoft svelerà da San Francisco una anteprima - una Technical Preview, per essere precisi - del prodotto che dovrebbe essere disponibile dalla primavera del 2015.
In questi giorni di attesa s'è parlato di Windows 9 in lungo e in largo, ma la verità è che nemmeno il nome è stato ancora confermato da Microsoft; noto con l'evocativo nome in codice Threshold (Soglia), il sistema che potrebbe chiamarsi Windows 9 ha un compito importante.
Deve infatti far dimenticare tutti i lati negativi di Windows 8, il cui lancio non può certo essere etichettato come un successo; Windows 8.1 ha provato a rimediare per lo meno in parte, rispondendo ad alcune delle lamentele mosse dagli utenti, ma una vera soluzione ancora non s'è vista.
Il grosso dello scontento è generato ovviamente dall'interfaccia: nessuno s'è lamentato delle prestazioni di Windows 8, mentre molti hanno avuto da dire sull'aspetto del sistema.
Così, l'interfaccia Modern a "piastrelle" non verrà pensionata, ma la sua importanza sarà ridimensionata: già Windows 8.1 consentiva di partire in modalità desktop; Windows 9 farà tornare - come ormai tutti dovrebbero sapere - il menu Start, che si affiancherà (ma non dovrebbe sostituire completamente) alla schermata Start, di cui erediterà alcune funzionalità.
Sempre per quanto riguarda l'usabilità, Windows 9 avrà il merito di introdurre i desktop virtuali nell'ecosistema di Microsoft; finora erano disponibili soltanto come funzioni aggiuntive da installare tramite software di terze parti, mentre adesso saranno parte integrante del sistema operativo.
Non mancherà poi - a questo punto pare praticamente certo - Cortana, l'assistente virtuale di Microsoft già visto in azione su Windows Phone.
Tra tante aggiunte, pare che ci sia spazio anche per una sparizione: sembra che negli ultimi mesi Microsoft abbia riflettuto a lungo sull'opportunità di mantenere la Charms Bar e alla fine abbia deciso di eliminarla, quantomeno quando Windows sarà installato su un computer desktop da adoperare con mouse e tastiera; resterebbe invece sui tablet.
Windows 9 deve anche riuscire ad accattivarse le simpatie del mondo aziendale, per nulla conquistato da Windows 8 e in fin troppi casi rimasto legato a Windows XP, ossia un sistema che è senza supporto ormai da diversi mesi (a parte alcune eccezioni paganti).
Dovrà avere quindi un'interfaccia adatta all'uso da ufficio, in grado di capire da sé il dispositivo sul quale si trova installata e comportarsi di conseguenza, ma anche permettere alle aziende di gestire con maggiore precisione e secondo un proprio calendario l'installazione degli aggiornamenti: molti reparti IT non amano la fretta con cui a Redmond pretendono che anche i PC aziendali vengano aggiornati, perché la procedura potrebbe causare più problemi di quanti ne risolva.
Infine, Windows 9 potrebbe essere il primo sistema operativo di Microsoft completamente gratuito, almeno per quanti adoperano Windows 8 e Windows 8.1; si tratta di indiscrezioni, ma pare che l'azienda sia intenzionata a permettere il download di Windows 9 senza chiedere pagamenti a quanti adoperano la versione precedente di Windows.
Dovrebbero poi essere previste offerte speciali per gli aggiornamenti da Windows 7 e persino da Windows XP: far leva sul portafogli - spera Microsoft - potrebbe convincere anche i più recalcitranti.
Infine, resta il mistero sull'esistenza di un Windows 9 RT; la versione per ARM di Windows 8 non è stata molto amata, e non è chiaro se Microsoft voglia abbandonare l'esperimento e limitarsi ai processori x86 o continui a credere nell'edizione "minore" di Windows.
Aggiornamento ore 19:30.
Non si chiamerà Windows 9 ma Windows 10: con questa novità Microsoft annuncia la discontinuità rispetto al passato per il successore di Windows 8.
Microsoft rivela inoltre che l'idea iniziale era di chiamare il nuovo sistema operativo "Windows One", ma poi questa ipotesi è stata scartata perché questo nome era già stato utilizzato.
E così il giorno di Windows 9 ha portato Windows 10, segno di un balzo in avanti del sistema operativo di Microsoft. O così sostiene l'azienda.
La scelta del nome è, in effetti una sorpresa; d'altra parte è comprensibile che Microsoft voglia indicare uno stacco netto da un sistema che, pur avendo i propri fan, nel complesso non è certo stato accolto con piacere, soprattutto nel mondo aziendale.
Per quanto riguarda le novità introdotte in Windows 10, invece, al momento sono state sostanzialmente rispettate quasi tutte le previsioni, anche se il lancio della Technical Preview, ormai imminente, potrebbe finalmente rivelare i veri punti di forza di questa versione.
L'obiettivo con cui Windows 10 è stato progettato è la possibilità di essere eseguito su tutti i dispositivi immaginabili, adattandosi alle diverse caratteristiche: «dalla Internet delle cose ai server nei datacenter aziendali sparsi per il mondo» si legge nel blog ufficiale. Ci saranno diverse interfacce, ma un unico sistema alla base.
È, almeno a parole, il sogno che Microsoft insegue da tanto tempo e l'obiettivo di Satya Nadella: un unico sistema operativo sul quale lavorare, unificando le diverse famiglie che sino a oggi esistono.
Durante la presentazione di ieri, Microsoft ha preferito in ogni caso concentrarsi soprattutto sulle novità dell'interfaccia, quelle di cui si parla da parecchio tempo semplicemente perché sono quelle più attese dagli utenti.
Con Windows 10 pare che Metro (o Modern) abbia già esaurito il proprio ciclo vitale: si torna al familiare desktop e, anche se il vicepresidente Joe Belfiore afferma che Microsoft «non ha rinunciato al touch», è chiaro che l'attenzione ora s'è rivolta soprattutto a quanti usano il PC con mouse e tastiera, pur mantenendo alcune comodità che tornano utilia chi usa schermi touch o tablet.
L'azienda di Redmond pare insomma aver imparato ad ascoltare gli utenti, almeno da questo punto di vista, realizzando un'interfaccia creata a loro misura e secondo i loro desideri.
Nei prossimi articoli esamineremo le novità svelate da Microsoft durante la presentazione di ieri.
Tutte le novità del nuovo sistema operativo di Microsoft.
Il menu Start di Windows 10.
La prima caratteristica di Windows 10 è l'ormai noto ritorno del menu Start, che finalmente diventa ufficiale (anche se dubbi in proposito non c'erano): come ci si aspettava, mette a disposizione uno strumento familiare a tutti gli utenti e in più vi aggiunge la possibilità di inserire alcune "piastrelle" della schermata Start di Windows 8, per avere a portata di mano le varie app e le Live Tiles.
Altra caratteristica richiesta a gran voce è la possibilità di far girare anche le app scaricate dal Windows Store in finestra; fino a Windows 8.1 era possibile soltanto eseguirle a schermo intero, abbandonando il desktop: pratica che chi adoperava normalmente proprio l'interfaccia desktop spesso trovava molto seccante.
Con Windows 10 anche le app girano in finestra, si possono ridimensionare, spostare, massimizzare e minimizzare: proprio come le normali applicazioni.
Le app ora girano in finestra.
In Windows 10 torna una caratteristica apprezzata dell'interfaccia di Windows 7, nota come Snap, tramite la quale era possibile ridimensionare le finestre trascinandole verso i bordi dello schermo.
Torna la funzionalità Snap di Windows 7, migliorata.
Tale possibilità s'era persa per strada in Windows 8 ma è ora tornata migliorata: dispone di una modalità che permette di disporre automaticamente quattro applicazioni attive in altrettanti "quadranti" dello schermo e anche di visualizzare in uno di essi i programmi in esecuzione.
In Windows 10 è stata facilitata la visualizzazione dei programmi in esecuzione. Sempre per quanto riguarda la gestione dei programmi attivi in Windows 10, segnaliamo la presenza di un pulsante sulla taskbar per visualizzare rapidamente i file aperti e i desktop virtuali utilizzati, sulla falsariga della funzione Exposé di OS X di alcuni ambienti desktop per Linux.
I desktop virtuali sono un'altra - e annunciata - novità di Windows 10; presenti anch'essi da tempo in molti sistemi concorrenti, permettono di organizzare più facilmente le applicazioni aperte.
L'ultima particolarità finora annunciata riguarda la capacità di trovare più facilmente i file: File Explorer (l'ultima incarnazione del vecchio Gestione Risorse) ora mostra i file e le cartelle più utilizzate.
La presentazione non ha parlato dell'eventuale introduzione dell'assistente virtuale Cortana: ciò non vuol dire per forza che sarà escluso da Windows 10; semplicemente potrebbe venire presentato più avanti.
Ovviamente queste sono solo alcune delle migliorie introdotte: per quanto gradite, giustificherebbero al limite un salto a Windows 8.2, non certo a Windows 10. Ciò che caratterizzerà davvero questa nuova versione dovrebbe diventare palese nei prossimi mesi.
Dopotutto, il rilascio è fissato per la fine del 2015: Microsoft ha quindi circa un anno di tempo per completare lo sviluppo.
Zeus News.