Anonymous blocca 5.500 account Twitter collegati all'Isis.
Di Marina Jonna.
17 novembre.
Botta e risposta tra Anonymous e lo Stato Islamico: tacciati di esseri degli "idioti" dall'Isis con un messaggio postato sul canale Telegram, gli attivisti del Web hanno infatti reso noto di aver violato e oscurato 5.500 account su Twitter nell'ambito appunto della "guerra" contro il terrorismo contrassegnata dagli hashtag #opISIS e #opPARIS.
16 novembre.
Anonymous, la più grande comunità internazionale di hacker e attivisti digitali, ha diffuso un video, tradotto in più lingue, in cui si dice determinata a "smascherare i membri dei gruppi terroristici responsabili dell'attacco a Parigi". In contemporanea all'annuncio, Anonymous ha lanciato l'hashtag #OpParis: l'operazione Parigi.
"Basta terrorismo; basta sofferenza": così si apre il messaggio di Anonymous il gruppo di hacker decisi a intervenire nella lotta contro l'Isis che, nella rete, trova il mezzo di propaganda più efficace. Ed è lì che gli hacker di Anonymous vogliono colpire.
"Noi non ci fermeremo, noi non perdoneremo, e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni", dice il portavoce dell'organizzazione, che appare nel video con la maschera di Guy Fawkes, vero e proprio emblema di Anonymous.
"Facciamo appello a voi. Riunitevi, mobilitatevi, difendete i nostri valori e la nostra libertà e aspettatevi una mobilitazione totale da parte nostra.
Questa violenza non ci deve indebolire ma anzi deve darci la forza di riunirci e lottare insieme contro l'oscurantismo e la tirannia".
Anche per questi nuovi tremendi attentati di Parigi gli hacker hanno creato un canale ufficiale su Twitter, @opparisofficial ,e un canale apposito per comunicare sulla chat anonima IRC.
Tutti sono invitati a segnalare gli account legati all'Isis.
Anonymous lancia attacchi di tipo DDoS per bloccare account e piattaforme legate al Califfatoper cercare di porre un freno alla ferocia e alla barbarie del terrorismo che trova nuovi adepti attraverso proprio la rete dei social network. Già subito dopo gli attacchi di Parigi, gli hacktivisti di Anonymous hanno iniziato ad operare sotto il canale #Ghost, bloccando l'hashtag #parigiinfiamme utilizzato dai sostenitori dell'Isis per rivendicare gli attacchi e festeggiare la riuscita della strage.
Marina Jonna.