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UICIECHI.IT: NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 - Numero 11-12.

I migliori smartphone di fascia media del 2015.

Di Roberto Catania.

Lo abbiamo scritto in tempi non sospetti e lo ribadiamo oggi con ancora più convinzione: per avere uno smartphone di buona (se non ottima) qualità, non serve spendere uno stipendio. Nella fascia fra i 200 e i 400 euro, ad esempio, ci sono modelli che hanno poco o nulla da invidiare all'iPhone e ad altri celebratissimi top di gamma.

A questo punto dell'anno si può davvero stilare un bilancio - quasi definitivo - delle proposte più interessanti. Ne abbiamo scelte una decina fra quelle con il miglior rapporto qualità-prezzo.

Alcatel Go Play (229 euro).

Ecco una buona idea per gli utenti maldestri che si sono stancati di buttare via soldi per la riparazione del proprio cellulare. No, non stiamo parlando di uno di quei telefonini "brutti ma solidi", ma di un dispositivo dal look leggero e colorato progettato per resistere ad acqua (tenuta IP 67), polvere e urti. La batteria da 2500 mAh promette miracoli: fino a 20 giorni di durata in standby, 8,3 ore di conversazione e 55 ore di riproduzione musicale.

Perché comprarlo: Struttura resistente agli urti e all'acqua.

Perché non farlo: poca RAM (1GB) a sostegno delle funzionalità più impegnative.

Vodafone Smart Ultra 4G (249 euro).

L'ultimo nato della famiglia dei "rebranded" di Vodafone è uno smartphone taglia XL (5,5 pollici) con display Full HD (401 ppi la densità di pixel), processore octa-core di Qualcomm, fotocamera principale da 13 megapixel e batteria da 3000 mAh. Come si intuisce dal nome, l'accesso alle reti mobili di ultima generazione è garantito da un sistema di connettività 4G LTE settato fino a velocità massime (teoriche) di 75 Mbps in download. Ultima nota per il sistema operativo (Android Lollipop) praticamente immutato rispetto alla versione stock rilasciata da Google.

Perché comprarlo: risoluzione e dimensioni del display, fotocamera.

Perché non farlo: impiego eccessivo di plastiche.

Sony M4 Aqua (299 euro).

Il middle range di Sony è uno smartphone che riprende lo stile degli inconfondibili modelli "premium" della gamma Xperia (vedi Z2 e Z3) con il generoso display da 5 pollici da un lato (1280 x 720 pixel la risoluzione) e la cover effetto vetro dall'altro. Nel mezzo tutta una serie di risorse di buon livello fra le quali vale la pena sottolineare il processore octa-core 64-bit (Qualcomm Snapdragon 615), la connettività 4G LTE e la batteria con modalità ultra risparmio energetico (Stamina). I due obiettivi integrati, quello posteriore basato su un sensore da 13 megapixel (con apertura F2.0 e sensibilità fino a 3200) e quello anteriore da 5 megapixel (con obiettivo grandangolare da 88 gradi), sono una garanzia per il fotoamatore che punta alla velocità, risoluzione e luminosità degli scatti.

Perché acquistarlo: fotocamera molto curata, autonomia.

Perché non farlo: materiali non al livello di altri modelli di fascia media.

Alcatel OneTouch Idol (da 249 euro).

Nella fascia media del mercato nulla ormai viene lasciato al caso. Lo dimostra in maniera quasi scolastica questo Alcatel OneTouch Idol 3, smartphone "reversibile" che può essere impugnato in qualsiasi posizione essendo basato su un'interfaccia che si adatta sempre e comunque all'orientamento fisico del dispositivo.

Due le versioni disponibili, una da 249 euro con schermo HD (312 ppi) 4,7 pollici, processore quad-core e memoria da 1,5 GB, l'altra - forse la più interessante - da 299 euro con schermo Full HD da 5,5 pollici, processore Octa Core da 64 bit e RAM da 2 GB. Entrambi i modelli sono dotati di due altoparlanti frontali con tecnologia Clari-Fi di derivazione JBL, fotocamera posteriore da 13 megapixel e connettività 4G LTE fino a 150 Mbps in download.

Perché comprarlo: display, qualità audio.

Perché non farlo: impiego eccessivo di plastiche.

Huawei P8 Lite (249 euro).

Avete sempre desiderato un Huawei P8 ma non avete mai osato acquistarlo per via del costo troppo elevato? Non disperate, c'è sempre la versione light, anzi "Lite" per usare le parole di Huawei. L'idea non è nuova nel settore, ma la casa cinese ha qui il merito di non aver calcato troppo la mano al momento di tagliare: ne esce un telefono molto economico (costa praticamente la metà del fratello maggiore), ma comunque ben attrezzato per rispondere a tutte le richieste dell'utente medio. Il P8 "alleggerito" si presenta infatti con un display da 5 pollici HD (1280 x 720 pixel), un processore Kirin 620 octa-core da 1,2GHz, 2GB di RAM e 16GB di storage espandibili tramite microSD. Come il P8, anche il P8 Lite può vantare una fotocamera principale da 13 megapixel(quella anteriore è da 5 MP) e sulla nuova versione dell'interfaccia EMUI (la 3.1) sviluppata sulla base di Android 5.0 Lollipop.

Perché comprarlo: processore e RAM affidabili, fotocamera.

Perché non farlo: design un po' anonimo.

Asus Zenfone 2 ZE551ML (349 euro).

Se già con la prima generazione Zenfone Asus aveva dimostrato di avere tutte le carte in regola per stare nella fascia più competitiva del mercato, ora - con l'uscita del secondo capitolo della serie - le ambizioni aumentano. I 4 giga di RAM (quattro!) sono la ciliegina su una torta finemente guarnita che prevede fra i vari "strati" uno schermo da 5,5 pollici Full HD, un processore Intel Atom Z3580 quad core da 2,3 GHz con supporto ai 64 bit e una fotocamera da 13 megapixel con dual flash led. L'interfaccia, basata su OS Android 5.0 (Lollipop), sfrutta l'ormai collaudata personalizzazione della casa (ZenUI) con le sue varie funzionalità esclusive. Fra queste segnaliamo la possibilità di cambiare icone e creare cartelle tematiche in modo automatico.

Perché comprarlo: prestazioni, interfaccia custom molto riuscita.

Perché non farlo: la cover posteriore non è in vero metallo.

Huawei Ascend G8 (399 euro).

L'erede del fortunato G7 è un telefono di taglia XL che ha tutto quello che serve per conquistarsi le simpatie di quanti cercano un dispositivo dal design pulito e con una dotazione al passo coi tempi ma non per questo sono disposti a spendere follie. Molte le risorse che meriterebbero una sottolineatura, ma dovendo scegliere ci sembra opportuno menzionare il display da 5,5 pollici Full HD e il lettore di impronte digitali, ormai un marchio di fabbrica della produzione Huawei. Nel mezzo non passano comunque inosservati il processore quad-core Snapdragon a 64 bit, la doppia fotocamera (quella posteriore da 13 megapixel, quella anteriore da 5), e la capiente batteria da 3000 mAh, qui gestibile attraverso un sistema di risparmio energetico evoluto. Vista la fascia di prezzo (siamo appena sotto i 400 euro) si può tranquillamente parlare di un super-dispositivo mascherato da cellulare per il popolo.

Perché comprarlo: lettore di impronte digitali, batteria.

Perché non farlo: non supporta le reti LTE di ultimissima generazione (Cat. 6).

Lg Zero (299 euro).

Trovare un punto debole a questo smartphone è un po' come cercare un ago in un pagliaio. Ché - bisogna ammetterlo - modelli di questa caratura non molto tempo fa uscivano con cartellini ben più salati. La dotazione hardware è di tutto rispetto: display da 5 pollici (1280 x720 pixel la risoluzione), processore quad-core Snapdragon 410, fotocamera posteriore da 13 megapixel, fotocamera anteriore da 8 megapixel, connettività 4G fino a 150 Mps in download, memoria interna da 16 Gb (espandibile) e - scelta singolare - RAM da 1,5 Gb. Chi non è interessato ai numeri apprezzerà comunque l'eccellente cura costruttiva dell'insieme (la scocca in alluminio e il display in Gorilla Glass 3 sono merce di lusso in questa fascia di prezzo) e la presenza di una versione di Android (5.1.1 Lollipop) tutto sommato molto recente.

Perché comprarlo: materiali, gira su una versione di Android recente.

Perché non farlo: taglio della RAM un po' limitato (1,5 GB).

Honor 7 (349 euro).

In fase di lancio lo abbiamo definito la migliore alternativa low-cost all'iPhone e non è difficile spiegare il perché: Honor 7 è - come il popolare smartphone di Apple - un dispositivo potente e ben rifinito, solo che qui il prezzo è meno della metà. La lista delle specifiche è sufficiente già di per sé per far dormire sonni sereni: display Full HD da 5,2 pollici, processore Kirin octa-core da 2.2 GHz, 3 gigabyte di RAM, slot per l'inserimento di un'espansione di memoria (utilizzabile in alternativa per una seconda nano-SIM), fotocamera da 20 megapixel, lettore di impronte digitali e batteria da 3100 mAh. Il conforto definitivo arriva dalle varie risorse dell'interfaccia che fanno di questo modello un'alternativa piuttosto unica nel suo genere: è possibile ad esempio personalizzare un tasto fisico situato sul fianco del dispositivo con tre applicazioni a scelta, utilizzare il telefono come telecomando della tv (o di altri apparecchi con controllo a infrarossi), realizzare uno screenshot o ritagliare una fotografia usando le nocche e rintracciare il telefono "chiamandolo", un po' come fosse un familiare.

Perché comprarlo: materiali, dotazione hardware, tasto fisico personalizzabile.

Perché non farlo: fotocamera senza stabilizzatore.

Roberto Catania.



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