Tecnologia e autonomia: il punto della situazione.
Di Giovanni Clerici e Nunziante Esposito.
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Avere familiarità con la tecnologia oggi può risultare fondamentale per acquisire un buon livello di autonomia personale, un modo per accrescere la propria autostima e convivere meglio con la propria disabilità, che, nel mio caso, è quella visiva.
In Italia, fortunatamente, il grado di volontariato è molto alto e spesso questo fornisce dei buoni servizi ai disabili che hanno bisogno. Altrettanto sono parecchi i servizi che sono forniti da enti locali che agevolano la vita e il suo fabbisogno quotidiano nell’adempiere a molte faccende che per un disabile visivo possono anche essere una vera e propria difficoltà.
Nonostante questo, la tecnologia che negli ultimi anni ha fatto dei passi avanti, sia nel mondo informatico, sia nel mondo legato alla telefonia, ha prodotto molte soluzioni che facilitano, e non di poco, la vita ai non vedenti.
Facendo una carrellata di tutta la tecnologia applicata alla vita di tutti i giorni, desidero mettere in evidenza le cose più importanti per i disabili della vista.
Tra tutte le cose che oggi esistono, possiamo mettere al primo posto Esselunga, una catena di supermercati non ancora presente in tutta Italia ma che attualmente copre una vasta area del Paese. Con il servizio di spesa a casa tramite il suo sito apposito un non vedente è in grado di fare la spesa in piena autonomia facendosela recapitare a casa nel giorno e nell’orario desiderato, un sito pienamente accessibile tanto da poter visionare per ogni prodotto anche una scheda, la quale, nel caso di prodotti alimentari, fornisce descrizione inerenti gli ingredienti e tanti altri aspetti che oggi non sono trascurabili.
Altra tecnologia presente è quella legata alla tessera sanitaria elettronica, anche questa fornisce molte opzioni, ho potuto solo constatare quella di Regione Lombardia, anche in questo caso il sito risulta accessibile e dal quale si possono ottenere comodamente da casa propria informazioni legate alla propria salute, scaricare referti diagnostici, ricette elettroniche, cambiare il medico, prenotare visite ed esami, in questo ultimo caso devo dire però che la procedura è un po’ macchinosa, ma a dire il vero, non meno di quella che si incontra facendo la prenotazione al numero verde.
Per quanto riguarda il download dei referti dal proprio fascicolo elettronico abbiamo inoltre due aspetti importanti, uno che scaricandoli dal nostro fascicolo elettronico veniamo esonerati dal doverli ritirare in modalità cartacea, due che abbiamo a disposizione due file contenenti i referti, uno tradizionale in formato pdf, l’altro in formato p7m e cioè firmato digitalmente da chi ha prodotto il referto.
Anche per quanto riguarda i Comuni, sono già molti quelli che offrono servizi online, anche se oggi capita meno spesso di avere bisogno di certificati che sono rilasciati dal proprio Comune, in caso di bisogno poterli richiedere online e scaricarli direttamente sul proprio computer può rivelarsi una grande utilità.
Posta elettronica certificata e firma digitale sono anch’esse tecnologie oggi presenti e accessibili a tutti fornendo in molte occasioni la possibilità di risparmiare tempo e denaro per l’invio e la ricezione di documenti evitando noiose code agli sportelli postali.
Non può mancare in questa lista il servizio di home Banking che oggi è offerto da quasi tutte le banche, ricaricare un cellulare, pagare una bolletta, effettuare un bonifico, consultare il proprio conto, insomma, una molteplicità di operazioni a portata di mano in piena autonomia.
Arrivano poi in questa rassegna anche le applicazioni prodotte per smart phone studiate appositamente per l’autonomia del non vedente, credo che l’ultima sia proprio Bespecular , ma ne esistono molte altre, alcune aiutano nella mobilità, alcune possono essere di aiuto per l’autonomia in casa, magari riconoscendo i colori o il testo, molte ci permettono di consultare orari dei treni o dei bus.
Computer, che si tratti di Windows o Mac, oppure gli smartphone di una certa fascia, possono essere oggi gestiti piuttosto facilmente grazie agli screen-reader muniti di sintesi vocali incorporate in questi device. Di conseguenza l’autonomia che possono fornire questi apparecchi è notevole in ogni occasione e in ogni situazione. Basta solo avvicinarsi alla tecnologia per scoprire quanto questa può aiutare il disabile visivo nella vita quotidiana, alleggerendolo di qualche fatica e migliorando, come detto, l’autonomia personale.
Infine, una parola anche sul fattore psicologico che riguarda molto da vicino i disabili visivi: la tecnologia talvolta viene vista da chi non ne fa uso come qualcosa di impossibile da usare, difficile da imparare e talvolta si finisce per gettare la spugna ancora prima di averla presa in considerazione.
Questo è un ostacolo facilmente superabile. Infatti, solo se si pensa che, sebbene fatichiamo ad accorgercene, noi esseri umani siamo in continuo cambiamento fisico, quindi, dovremmo accettare, senza se e senza ma, anche questi cambiamenti tecnologici.
Sicuramente ci vuole un certo fattore di volontà, di passione e di apertura al cambiamento, ma è necessario accettare questo cambiamento, perché, è vero che rivoluziona la nostra vita, ma è anche vero che se usiamo le nuove tecnologie, facciamo quasi tutto quello che fanno tutti, accettando di buon grado qualche cosa che non possiamo assolutamente fare per problemi oggettivi.
Anche la pazienza è sicuramente necessaria, dato che non sempre si riesce al primo colpo ad usare tutto. Comunque, ve lo dice uno che quando ha comprato il primo computer nel 1994 da vedente, lo ha dovuto far accendere da un amico che lo possedeva da tempo e, una volta spento, non è riuscito nemmeno ad accenderlo.
Tutti, e lo dico anche a te che non hai fiducia in te stesso, possono imparare ad usare qualsiasi di questi device moderni. A nessuno è richiesto di diventare un genio, ma basta semplicemente accontentarsi di imparare, poco alla volta, in base alle attitudini e alle necessità personali. State certi che, con il tempo, la tecnologia entra a far parte della propria vita quotidiana in modo positivo.
Ed è una conseguenza, l’utilità per il disabile porta anche a chiedere agli sviluppatori, con delle segnalazioni, miglioramenti che possono non solo giovare ai disabili stessi, ma anche aiutare a capire cosa mettere in commercio e con quale accessibilità.
Per quanto riguarda la telefonia mobile, rimane ancora vivo il progetto Talks. Infatti, si riescono ancora a trovare dei telefoni rigenerati o come fondo di magazzino che supportano questo screen-reader .
Però, facendo qualche calcolo come quelli che fa la massaia tutti i giorni, oggi si trovano in commercio modelli di iPhone datati di qualche anno a prezzi molto interessanti, per cui forse vale la pena fare lo sforzo e cercare di utilizzare questi nuovi device. Inoltre, anche gli smartphone con sistema operativo Android stanno facendo passi molto importanti sul piano dell'accessibilità, quindi, se si considera che costano veramente poco rispetto agli iPhone, c'è da pensarci veramente con calma, magari facendosi aiutare a decidere da qualche tecnico preparato.
Nonostante tutto, non dobbiamo dimenticare che, comunque, chi ha potuto usufruire di un cellulare poco più di dieci anni fa, è grazie a Talks se ha potuto utilizzarlo in piena autonomia.
Ovviamente non ci si dovrà fermare qui, anzi, si dovrà migliorare la nostra preparazione anche nell'utilizzo dei nuovi device.
Oggi ci vengono forniti molti servizi e la sola cosa che ci viene chiesta è quella di non avere paura di usarli. Infatti, una volta familiarizzato con queste novità, difficilmente se ne farà a meno.
Comunque, la tecnologia può far pensare ad un allontanamento del contatto umano, ma, se l’autonomia è fondamentale per un cosiddetto "normodotato", figuriamoci per un disabile visivo. Infatti, anche se i rapporti possono sembrare freddi, da quando si usano questi nuovi device, i contatti anche per i disabili visivi non solo non si sono allontanati, ma si sono fortemente intensificati e, nel complesso, sono molto migliorati.
Non sono passati molti anni da quando è stato costruito il primo iPhone con uno screen-reader già installato a bordo, con la possibilità di attivarlo se necessario. Ha letteralmente rivoluzionato il mondo della telefonia anche per i disabili visivi.
Oggi sono molti quelli che ogni anno aspettano la novità che arriverà con il nuovo modello di smartphone. Da quell’anno, anche le applicazioni sono nate come funghi. Sono moltissime, molte riguardano l’autonomia personale e sono sempre di più quelle accessibili ai disabili visivi.
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Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Giovanni Clerici oppure a: Nunziante Esposito