CHI siamo noi?

Periodico quadrimestrale di informazione dell'Unione Ciechi della Campania

Anno 1 Numero 3  Novembre 2003

Registrazione del Tribunale di Napoli n. 24 del 28/2/2003

 

Sommario

L’ Editoriale

 

Iniziative regionali

Continua la battaglia per il finanziamento di gestione pag 2

Iniziative regionali

Notizie in breve pag 4

Un bastone per i non vedenti pag 5

News da pag 6

 

Vita Associativa

La prevenzione della cecità pag 8

Iniziative ed attività delle sezioni provinciali pag 14

 

Osservatorio Normativo

L’indennità di frequenza anche all’asilo nido pag 21

 

I nostri diritti

La giornata nazionale per l’abbattimento

delle barriere architettoniche pag 24

 

Chi collabora con noi

Il Centro di Documentazione giuridica pag 26

 

Guardiamoci intorno

Navigando in Internet pag 27

Notizie in pillole pag 27

 

Sport

L’attività sportiva svolta dai disabili pag 31

 

 

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Tempo di bilanci

 

L’anno sta per volgere al termine e nasce spontanea l’esigenza di fare bilanci.

 

Quanto abbiamo fatto e quanto avremmo potuto fare per sostenere moralmente e materialmente la nostra categoria?

All’inizio di questo anno, ricorrendo la celebrazione dell’anno europeo del disabile, abbiamo ritenuto fosse doveroso metterci in discussione deliberando una relazione programmatica per l’anno 2003 quanto mai ambiziosa.

Ma chi vive sulla propria pelle la esperienza difficile di una “quotidianità al buio” sa che nessuno obiettivo è ambizioso, ma al contrario doveroso, se esso è in grado di trasformare gli ostacoli posti sul cammino dei non vedenti in nuove opportunità di emancipazione migliorative della qualità di vita, nel senso di renderla più libera, più autonoma e più indipendente.

Permettemi una punta di orgoglio nell’affermare che la grossa parte dei nostri obiettivi associativi, punti cardine del programma di azione 2003 dell’Unione Italiana Ciechi – Consiglio regionale della Campania, sono stati ampiamente soddisfatti.

In una scuola in continuo cambiamento abbiamo continuato a garantire che l’integrazione scolastica fosse una scelta irreversibile e mai più discutibile pur trovando nuovi ostacoli in una legislazione innovativa non sempre garantistica.

Per sostenere l’accesso ad un mercato del lavoro in inesorabile flessione per qualsiasi figura professionale, e  ancora di più se il lavoratore è disabile, abbiamo portato avanti il progetto organizzativo dei corsi per qualifiche equipollenti decretati dal D.M. 10-1-2000.

Abbiamo incoraggiato la nascita di gruppi sportivi nelle Sezioni provinciali al fine di favorire la socializzazione e promuovere lo sviluppo psicofisico dei non vedenti residenti nel territorio e in questo ambito ottenuto successi insperati.

Sul piano assistenziale ci siamo adoperati affinché prevenzione e riabilitazione fossero concetti imprescindibili per qualsiasi iniziativa socio-sanitaria: capillare è stata la nostra azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica al delicato problema della prevenzione e della profilassi e finalizzata a che la riabilitazione dei minorati della vista, di competenza delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni, comprenda ogni iniziativa finalizzata alla autonomia e alla integrazione sociale e nel contesto lavorativo.

Un percorso lineare e responsabile al servizio di chi combatte per integrarsi pienamente, ma sofferto perchè, con una punta di amerezza, posso affermare che tutti i nostri pensieri, i nostri programmi, le nostre azioni di questo anno sono state condizionate, sia moralmente che materialmente, dal taglio dei fondi regionali destinati al contributo di funzionamento.

Il nostro sodalizio e il suo attivismo non può declinare dalle responsabilità che gli competono: è per questo che, da un anno, combattiamo senza mai demordere affinchè quel contributo di cui siamo, dal 1982, destinatari e che abbiamo sempre dimostrato di aver proficuamnete impiegato non sia discutibile nè per noi nè per l’ente Regione.

 

Pietro Piscitelli

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Iniziative regionali a cura di Rosanna Sangiuliano

 

Continua la battaglia  per il finanziamento di gestione

 

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ATTRAVERSO LE  PAROLE DEL PRESIDENTE REGIONALE UIC, PROF. PIETRO PISCITELLI, E DELL’AVV. STEFANO SPORTELLI, MEMBRO DELLA DIREZIONE NAZIONALE

 

D: E’ trascorso un anno da quando, dalle pagine di questo nostro periodico, rivolgemmo all’ente Regione un appello a che non fosse drasticamente ridotto il cd. finanziamento di gestione predisposto nel suo ammontare annuale con legge regionale di bilancio in favore dell’Unione Italiana Ciechi. Che cosa è accaduto da allora?

 

Risposta del Presidente regionale: All’appello dello scorso anno, inizialmente disatteso, hanno fatto seguito una serie di iniziative messe in campo dall’UIC – Consiglio regionale della Campania: dai meri contatti informali con la segreteria della Giunta regionale e con la Commissione Bilancio ,cui hanno fatto seguito incontri istituzionali, si è in breve passati ad una presa di posizione pubblica, con l’indizione di una conferenza stampa, l’11 novembre 2002, nel corso della quale è stato divulgato un documento nel quale risultavano esplicitati i motivi alla base dello stato di agitazione della categoria che conta ben 10.000 ciechi nel solo territorio della Regione Campania.

D: Quali risultati sono stati ottenuti?

 

Risposta dell’avv. Sportelli: La nostra reazione forte, ma civile ha dimostrato di essere incisiva in quanto dal paventato taglio dei fondi regionali nell’iniziale misura del 40 % si è passati ad un taglio meno cruento determinato nella misura del 10%.

D: Qual è la situazione attuale?

Risposta del Presidente regionale: Con delibera giuntale del 13 dicembre 2002  si è nuovamente disposto che il finanziamento di gestione per l’anno 2003 a favore dell’UIC – Campania fosse ridimensionato di un ulteriore 20%, con il risultato tristemente evidente secondo cui dall’anno 2001 ad oggi il totale percentuale delle riduzioni finanziarie a danno delle attività istituzionali dell’UIC è del 30% (10% per l’anno 2002; 20% per l’anno 2003).

D: Qual è la posizione associativa in proposito?

Risposta dell’avv. Sportelli: Le alterne e sofferte vicende dell’ultimo anno ci hanno convinto che al fine di consentire al nostro ente di perseguire i propri compiti istituzionali in materia di istruzione, di formazione e lavoro, di sport e tempo libero, di assistenza burocratica e di prevenzione della cecità, di cui pure la Regione ha sempre riconosciuto l’elevato rilievo sociale, non è possibile lasciare che l’ammontare del finanziamento sia esposto a variabili congiunture politiche in quanto determinato annualmente con legge di bilancio ai sensi L.R.24-12-1997, n.20.

D: Qual è l’obiettivo associativo perseguito?

Risposta del Presidente regionale: Occorre ripristinare il quadro normativo anteriore alla L.R.24-12-1997, n.20, prevedendo un finanziamento ad hoc, con vincolo di esclusività per l’UIC come già nella L.R.2-8-1982, n.34. A nostro favore quest’ultima legge prevedeva che all'onere finanziario annuo si facesse fronte con uno stanziamento in termini di competenza e di cassa, di cui al capitolo 1465 del bilancio regionale, denominato precipuamente: "Contributo all'Unione Italiana Ciechi". Per realizzare questo obiettivo siamo ancora una volta disposti a manifestare pubblicamente il nostro malcontento, con la dignità che sempre ci contraddistingue ma con una fermezza ancora maggiore perchè solo garantendo una fattiva operosità dell’UIC la nostra categoria può concretamente aspirare ad una vita libera da condizionamenti e all’insegna della pari opportunità sociale.

 

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Iniziative regionali

 

Notizie in breve

 

 

La Fase regionale del torneo di scopone scientifico

 


La Presidenza Nazionale nell’intento di potenziare e migliorare l’attivita’ associativa concernente il tempo libero ha indetto, con circolare n.104, un Torneo Nazionale di scopone scientifico da realizzarsi, in diverse fasi, nell’ambito locale, provinciale, regionale e nazionale.
 A livello regionale il torneo è stato organizzato secondo il criterio dell’eliminazione diretta tra le coppie partecipanti prevedendo che ogni incontro fosse disputato al meglio di tre partite con un punteggio di 15.

La fase regionale si è svolta il 4 ottobre scorso presso i locali dell’UIC di Napoli.

 

Ciascuna sezione, ad eccezione di Avellino, ha preso parte al torneo inviando due squadre; questi I partecipanti:

-        per la sezione di Benevento Donato Agostinelli/ Luigi Mazzone e ………/Giovanni Trancucci;

-        per la sezione di Caserta Francesco Trovato/Dell’Aversana Anna e Salvatore Palladino/Michele Bruno;

-        per la sezione di Napoli Giovanni D’Alessandro/Gennaro Vilardi e Vittorio Ciniglio/Giuseppe Nardone;

-        per la sezione di Salerno Francesco Cafaro/………. e Ivano Amato/………..

 

Tra le coppie di giocatori partecipanti, le 2 coppie di Caserta sono giunte a disputarsi l'accesso alla fase nazionale: la coppia Palladino/Bruno ha prevalso sull'altra assicurandosi, oltre una targa premio, la partecipazione alla fase finale.

La fase nazionale, di cui si prevede lo svolgimento a Tirrenia nel mese di novembre p.v. verra’ organizzata con formula ad eliminatoria diretta con recupero (o della doppia eliminazione): alla coppia 1° classificata sarà assegnato un premio vacanza di tre giorni all inclusive presso il complesso alberghiero di Tirrenia.

 

Rosanna Sangiuliano

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Iniziative regionali a cura di Rosanna Sangiuliano

 

 

Un bastone per i non vedenti

 

 

Già da tempo, il LION CLUB del distretto 108/YA – comprendente i territori regionali di Campania, Calabria e Basilicata – è attivo per una politica di sostegno alle necessità dei non vedenti. Nel 2001, grazie ad un gemellaggio con il Lions Club d’oltralpe (L.C. Paris Butte Montmatre), il Lion Club Quarto Flegreo ha avuto modo di conoscere la cd. canne electronique, strumento innovativo per l’orientamento e la mobilità dei non vedenti che il club parigino aveva messo a punto con la collaborazione del CNR francese.

I risultati proficui conseguiti per l’autonomia nella mobilità dei ciechi che, oltralpe, hanno fatto uso di tale strumento, hanno suggerito al Lion Club Quarto Flegreo di avviare un progetto distrettuale dal nome “Un bastone per i non vedenti” che si avvale della collaborazione dell’Unione Italiana Ciechi – Consiglio regionale della Campania e dell’Istituto Domenico Martuscelli  proponendosi la finalità di fornire ad un numero selezionato di  non vedenti tale presidio e di istruirli al suo corretto uso grazie a formatori specificamente addestrati con stage svolti presso la sede parigina.

La canna bianca elettronica è un ausilio che nasce dalla combinazione del bastone bianco (o canna bianca) e dell’apparecchio TOM POUCE o in alternativa del TELETACT, strumentazioni elettroniche messe a punto dall’ing. Renè Farcy del CNR francese.

Il TOM POUCE è un detector della grandezza di un pacchetto di sigarette che sfrutta la tecnologia dei raggi infrarossi e, pertanto, funziona sia in totale assenza di luce che in presenza di luce artificiale o solare,  mentre il TELETACT può essere definito un profilometro laser per la percezione dello spazio.

Questi due sistemi elettronici, alimentati da pile alcaline di capacità 1,5 volts, applicati alla semplice canna bianca, come suoi complementi, consentono a chi la impugna di ricevere un segnale vibratorio ogni qual volta il raggio esplorante incontra un ostacolo a raggio corto (cioè a portata di mano), a raggio medio (cioè a un grande passo avanti), a raggio lungo (cioè a due grandi passi avanti).

Solitamente il raggio corto ed il raggio medio vengono utilizzati all’interno di ambienti chiusi, mentre al raggio a lunga portata si fa ricorso negli ambienti esterni al fine di migliorare il comfort e la spigliatezza del non vedente nei suoi spostamenti; in ogni caso il raggio  esplorante può essere adattato dall’utilizzatore nel senso della lunghezza, della profondità e della portata conferendo al non vedente una maggiore padronanza spaziale.

Le condizioni di utilizzazione variano da - 18° C a   45 °, inoltre la canna elettronica è impermeabile agli spruzzi d’acqua e, dunque, può essere utilizzata anche in caso di pioggia. 

Questa breve descrizione tecnica consente di comprendere la valenza di tale ausilio: l’obiettivo più ambizioso è che esso sia riconosciuto in qualità di presidio terapeutico e annoverato nel Nomenclatore tariffario per poter essere erogato gratuitamente agli assistiti del Servizio sanitario nazionale, ovvero con contribuzione alla spesa sanitaria, soprattutto alla luce dei recenti interevnti chiarificatori del Ministero della Salute in merito al concetto di riabilitazione.

E’ noto, infatti, che la Presidenza nazionale dell’UIC si prodiga da anni per ottenere che il Ministero della Salute definisca un concetto di riabilitazione maggiormente estensivo rispetto a quello tradizionalmente ristretto ai soli interventi di tipo sanitario, ricomprendendovi anche gli interventi diretti all’ampliamento della sfera di autonomia ed alla integrazione sociale.
Dopo un primo pronunciamento ministeriale rimasto pero’ quasi inapplicato per la genericita’ della formulazione, ora il Ministro della Salute, Prof. Girolamo Sirchia è intervenuto con nota DPV.5/H-F12/259 (datata 28 aprile 2003), con la quale viene affermato il principio che la riabilitazione dei minorati della vista, di competenza delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni, deve comprendere ogni iniziativa finalizzata alla autonomia e alla integrazione sociale e nel contesto lavorativo.
La nota del Ministero fa specifico riferimento ai corsi di orientamento e mobilita’, di autonomia personale e domestica, di informatica e per l’inserimento lavorativo mirato.

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News da……

 

IL CENTRO DI CONSULENZA TIFLODIDATTICA

 

 

L’UTC - unità territoriale di coordinamento costituita dal Centro di consulenza tiflodidattica a supporto all’integrazione scolastica degli alunni ipovedenti e non vedenti ha organizzato, anche quest’anno, una serie di incontri programmatici con le categorie coinvolte nel delicato processo dell’inserimento scolastico dei disabili della vista: dirigenti scolastici, genitori e docenti di sostegno.

 

Questo il calendario degli incontri:

-        per la provincia di Avellino 17 e 18 settembre;

-        per la provincia di Benevento 2 ottobre;

-        per la provincia di Caserta 15 ottobre;

-        per la provincia di Napoli 29 ottobre;

-        per la provincia di Salerno 15 novembre.

 

Gli incontri si svolgono all’insegna del costruttivo scambio di informazioni ed esperienze fra le diverse categorie, impegnate a vario titolo nel processo di integrazione scolastica: in primo luogo viene dato spazio al dibattito con i genitori degli alunni non vedenti inseriti nella scuole di ogni ordine e grado, al fine di vagliare proposte e suggerimenti migliorativi della qualità dello studio degli studenti che si trovano ad affrontare innumerevoli disagi, a livello di barriere architettoniche e di strumentazioni didattiche congrue rispetto alla loro minorazione.

Di seguito viene trattato un tema di particolare interesse: quest’anno si è discusso della necessità di supportare il delicato momento di transizione alle scuole superiori e, dunque, il successivo  orientamento agli studi in modo che esso sia stimolante per la minorazione e non ulteriormente pregiudicante.

In chiusura, i responsabili del Centro di consulenza tiflodidattica, Dott.ssa Patrizia Farina, della Biblioteca per ciechi “ Regina Margherita” di Monza, prof. Pietro Piscitelli, del Centro del libro parlato, Dott.ssa Maria Cristina Ciccarelli e del Centro di trascrizione Braille (Dott.ssa Annarita Gallo), con la presenza della rappresentante degli insegnanti di sostegno (prof. Maria Pia De Gennaro) illustrano le modalità di accesso ai servizi proposti dalle singole istituzioni e le varie possibilità di adeguarle ai singoli casi.

 

Carmela Silvestri

 

IL CENTRO DEL LIBRO PARLATO

 

Il Centro di distribuzione regionale del Libro Parlato di Napoli ha attivato, in virtù di una convenzione con il Comune di Casavatoreun servizio di prestito di audiolibri a soggetti con difficoltà di lettura operante presso la biblioteca comunale della stessa cittadina. Il servizio, attivo dal 6 ottobre u.s., è finalizzato a consentire agli utenti di fruire delle strutture della biblioteca per consultare il catalogo del Centro Nazionale del Libro Parlato e richiedere i nostri volumi. La biblioteca comunale rappresenterà il luogo di raccordo tra il territorio di competenza e il centro di distribuzione del Libro Parlato di Napoli. La biblioteca di Casavatore, tra l'altro, serve molti comuni limitrofi ed in particolare quelli di Casoria ed Arzano, nei quali verrà data ampia diffusione dell'iniziativa.

 

Arianna Sbarra

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Vita associativa a cura di Vincenzo Massa e Rosanna Sangiuliano

 

 

La prevenzione della cecità

 

LA SEZIONE UIC DI SALERNO INAUGURA L’ANNO PER LA PREVENZIONE

 

I LAVORI DEL CONVEGNO DEL 20 SETTEMBRE

 

Il 20 settembre scorso, l’ente Provincia di Salerno ha ospitato presso le proprie sale l’annuale convegno per la prevenzione della cecità organizzato dalla locale sezione provinciale UIC.

Autorevoli le presenze tra i relatori e tra le autorità convenute personalmente o per il tramite di loro rappresentanti. Tra queste il vice prefetto, intervenuto in rappresentanza del Prefetto, Dott. Enrico Laudanna.

In apertura i saluti del Presidente sezionale UIC, prof. Tommaso Sica, che ha sottolineato  l’alta valenza umana, culturale e sociale di questa occasione il cui obiettivo è quello di indurre una approfondita riflessione sul tema della prevenzione nella convinzione - indotta dalla sua esperienza personale e dalla lunga militanza associativa - che essa sia un primario strumento nella lotta contro la cecità.

Queste le sue parole.

Bisogna prevenire la cecità e non subirne gli effetti, spesso dirompenti sull’equilibrio di vita di colui che ne è affetto. Il nostro programma associativo è quello di proclamare, proprio in questa sede, l’anno della prevenzione affinchè sia sollecitata la formazione nell’opinione pubblica della cultura della prevenzione e siano intraprese azioni positive (ad esempio screening di massa svolti in tutto il territorio della Provincia) per arginare ogni possibile rischio che disturbi oculari evidenti o latenti si tramutino in danni più o meno irreversibili al dono della luce. A tal fine, in seno all’Unione Italiana Ciechi di Salerno è stata costituita una commissione operativa composta da soci UIC, da personalità del mondo sanitario (dirigenti ASL e oculisti) e da funzionari amministrativi che promuoveranno ogni iniziativa utile per difendere il dono più bello che la natura ha donato all’uomo: il bene della vista.

Unanimi opinioni hanno espresso le autorità associative ed istituzionali convenute.

Il Presidente della Provincia di Salerno, Dott.Alfonso Andria, ha sottolineato, con una breve introduzione ai lavori del convegno, quale e quanta sinergia l’Amministrazione provinciale abbia inteso instaurare, negli ultimi anni, con l’Unione Italiana Ciechi. Insieme abbiamo portato avanti numerose iniziative con lo scopo comune di educare i giovanissimi e l’opinione pubblica tutta ai temi e alle problematiche della cecità. Il nostro terreno privilegiato è la scuola che, per la sua missione educativa, costituisce un insostituibile veicolo di promozione e di azione sul territorio. Che un’attività di prevenzione, quale quella messa a punto dall’Unione Italiana Ciechi trovi nella scuola un punto di riferimento è una idea sicuramente felice, come dimostra il riverbero, sempre positivo, che le iniziative messe in campo congiuntamente a favore del mondo scolastico ha finora dato.

Il Presidente regionale UIC, prof. Pietro Piscitelli ha affermato: Non è mai abbastanza quello che viene fatto per conservare la funzionalità del canale sensoriale visivo in una società come la nostra che si fonda sulla cultura delle immagini. La prevenzione della cecità deve essere acquisita come stile di vita di tutta la società.

L’avv. Stefano Sportelli, membro della Direzione nazionale, osserva che certamente la fattività delle iniziative sezionali al fine della diffusione della cultura della prevenzione potrebbe essere favorita e meglio garantita se nella nostra Regione si fosse data attuazione al dettato normativo della L.284/1997 laddove prevede finanziamenti finalizzati alla costituzione di Centri di ipovisione (cd. centri CERVI). Il nostro prossimo obiettivo a garanzia del programma di prevenzione è quello di esercitare pressione affinchè a livello regionale vengono assunte le decisioni e le azioni concrete, nonché sbloccati i fondi di cui alla citata legge.

La prima relazione “L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE DELLA CECITA’ NELLA SOCIETA’ DI OGGI” è stata curata dal Presidente nazionale UIC, prof. Tommaso Daniele.

I concetti di prevenzione e di riabilitazione sono entrati con molto ritardo nella cultura italiana: solo con la legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale (L.833/1978) prevenzione e riabilitazione diventano principi ispiratori dell’azione sanitaria; altrettanto in ritardo è stato recepito e valorizzato il concetto della riabilitazione visiva, intesa sia nel senso del recupero della funzione visiva, sia nel senso di un recupero sociale dell’ipovedente con il superamento dei problemi che una ridotta visualità comporta a livello di mobilità, di orientamento spaziale, di comunicazione interpersonale.

Questo ritardo nella tutela normativa dei citati concetti si è, poi, riverberato, sui programmi di azione messi a punto dall’Unione Italiana Ciechi che, inizialmente, non si è interessata degli ipovedenti e, dunque, della loro possibile riabilitazione funzionale e sociale, nonchè della prevenzione dei danni che, trascurati, avrebbero potuto trasformare un soggetto ipovedente in un soggetto non vedente.

Solo sul finire degli anni 70, il tema della prevenzione e della riabilitazione si è fatto strada nella politica associativa, anche in concomitanza con l’affermarsi della cultura delle immagini, secondo cui l’immagine è il canale privilegiato di trasmissione delle informazioni, delle sensazioni, delle emozioni. L’associazione ha, infatti, avvertito su di sè bensì la responsabilità di chi conosce questa grave menomazione di fare in modo che sempre meno individui  siano colpiti da essa. Recependo come assunto il risultato di una ricerca scientifica, condotta in Russia, che dimostra che ben l’83% delle informazioni che vengono metabolizzate dal nostro cervello derivano dal canale visivo, l’11 % attraverso l’udito, il 3, 5% attraverso l’olfatto, l’1,5% attarverso il tatto, l’1% attraverso il gusto, l’UIC ha cominciato ad occuparsi del tema della prevenzione e della riabilitazione costituendo la cd. Banca degli occhi attraverso il Centro Don Gnocchi, facendosi promotrice della costituzione della sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e successivamente garantendo un’assistenza oculistica e oftalmologica mobile con gabinetti oculistici all’interno di 8 camper in giro per l’Italia presso i quali chiunque può visitarsi gratuitamente.

Al Dott. Rosario Di Landro, oculista, già Primario presso l’ospedale civile di Eboli il compito di introdurre la seconda relazione sul tema “COME FARE PREVENZIONE NEL CAMPO SCOLASTICO E SOCIALE”

Nell’arco della nostra vita di cecità è in agguato in ogni momento, attraverso malattie ed infortuni; la nostra azione deve tendere a sollecitare le Autorità ad attuare interventi più significativi in favore della prevenzione destinando ad essa somme ingenti che NON possono essere a carico del volontariato. Dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze perchè gli uomini di tutto il mondo conservino l’immenso bene della vista e questo può avvenire soltanto se si attua una vera prevenzione prenatale, in età scolare, negli ambienti di lavoro ed in età matura.

Una profilassi è veramente efficace se si realizza prima che il danno abbia potuto verificarsi; la PREVENZIONE PRIMARIA, che consiste nell’agire sulle cause del supposto evento morboso, cercando di eliminarle, rappresenta quindi il momento profilattico principe. D’altra parte, il depistage rappresenta il cardine della PREVENZIONE SECONDARIA in quanto consente di individuare precocemente un evento morboso e di operare per eliminare la situazione patologica o almeno per fermarne l’evoluzione e limitarne i danni.

Per attuare una sicura prevenzione oftalmologica bisogna iniziare dai feti diffondendo ed attuando le norme di eugenetica prematrimoniale.

Negli ultimi cinquant’anni si è assistito, nei paesi industrializzati, ad un significativo cambiamento nell’eziologia della cecità neonatale ed infantile, con un aumento dell’incidenza delle malattie genetiche e/o metaboliche che, in alcuni paesi di piccola estensione, dove evidentemente i matrimoni tra consanguinei hanno una frequenza più alta, supera il 50%.

La prevenzione della cecità legata a malattie genetiche e/o metaboliche va effettuata studiando prima del matrimonio il corredo genetico per individuare i fattori di rischio ed evitarli o correggerli con tentativi terapeutici. Così, ad esempio, nel caso della omocistinutia, un errore congenito nel metabolismo della metionina, che provoca ectopia lentis (ovvero spostamento del cristallino) e ritardo nello sviluppo psico-intellettivo, si ha una risposta favorevole alla terapia medica. Così ancora nella sindrome di Lowe, in cui si ha sempre una cataratta congenita, nel 100% dei casi, ed un glaucoma congenito nel 50% dei casi, la precocità dell’intervento chirurgico riesce ad evitare l’instaurarsi di un’ambliopia (cioè una visione molto ridotta) che spesso rende vano o quasi l’esito dell’intervento stesso; questi bambini devono essere operati nei primi sei mesi di vita e possibilmente subito corretti da un punto di vista rifrattivo.

La cataratta, il glaucoma, il diabete, la degenerazione maculare legata all’età rappresentano oggi le patologie responsabili del maggior numero di casi di cecità in tale età. La necessità di una diagnosi precoce, una corretta e capillare educazione sanitaria oftalmica e la sensibilizzazione del pubblico anche mediante i “mass media” sono strumenti indispensabili per poter evitare i danni alla vista.

La cataratta è la causa di cecità che più facilmente può essere rimossa. Le tecniche chirurgiche sviluppatesi negli ultimi anni e la parallela evoluzione delle tecniche anestesiologiche hanno consentito di rendere meno invasivo l’intervento, più rapido il recupero visivo, minori i costi, il che consente di moltiplicare il numero di pazienti recuperati alla vita sociale soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Il glaucoma, considerato oggi come la secoda causa di cecità nel mondo dopo la cataratta, ingenera un gruppo di malattie caratterizzate da neuropatia ottica  progressiva, è di solito bilaterale ma asimmetrico e può presentarsi con livelli di pressione intraoculari molto variabili. Le diverse forme hanno in comune l’escavazione ed il pallore della testa del nervo ottico e la perdita del campo visivo periferico. La valutazione attenta dei pazienti di età superiore ai 40 anni, la presenza sul mercato di sempre nuovi e più attivi farmaci, il miglioramento delle nostre conoscenze scientifiche e delle risorse tecnologiche a nostra disposizione hanno fatto sì che diminuisse notevolmente il numero di pazienti ciechi o ipovedenti per tale malattia.

Il diabete rappresenta oggi la seconda causa di cecità nei paesi industrializzati e la quinta in età lavorativa. La qualità dell’assistenza fornita ai pazienti diabetici è migliorata molto negli ultimi tempi e questo ha portato ad un allungamento della vita media di questi soggetti, ad una riduzione della frequenza delle complicanze acute ed ad un aumento parallelo di quelle croniche (micro e macro-angiopatia). A livello oculare, la cataratta precoce e la retinopatia sono le manifestazioni più frequenti. La prima può facilmente essere eliminata; la seconda, che si presenta nel 25% della popolazione diabetica nella sua forma meno grave e nel 5% in quella più compromettente (retinopatia proliferante), può essere evitata o comunque attenuata nelle sue complicanze. Considerando che fattori che condizionano l’insorgenza della retinopatia diabetica sono: la durata del diabete mellito, la qualità del controllo metabolico, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, la carotidopatia ostruttiva, il fumo di sigaretta, è possibile ridurre i rischi di tali complicanze. E’ possibile prevenire in gran parte dei casi la perdita della vista intervenendo con la fotocoagulazioneArgon-laser quando la retinopatia, pur avendo raggiunto caratteristiche a rischio, non ha ancora determinato i sintomi visivi. Nei casi più gravi oggi è possibile praticare la vitrectomia, che aumenta del 50% le probabilità di mantenere un’acuità visiva di 5/10..

Questi risultati si possono raggiungere solo effettuando programmi di screening regolari della retinopatia diabetica a rischio, con il coinvolgimento attivo di oculisti, diabetologi e medici di famiglia, come raccomandato dai protocolli europei per l’attuazione della dichiarazione di Saint Vincent.

Così pure per la degenerazione maculare legata all’età, che in Italia colpisce un milione di persone dopo i 50 anni, con una incidenza maggiore negli ultrasessantenni, il ricorso alla fluorangiografia, alla fluorangiografia con verde indocianina, la recente introduzione della tomografia ottica hanno permesso di definire e classificare nuove forme di lesioni, in precedenza poco note e di estendere le possibilità di trattamento.

Ampio risalto è stato dato alla prevenzione, identificando alcuni fattori di rischio, quali l’ipertensione arteriosa ed il fumo. Lo studio AREDS ha ridato speranza alla possibilità di poter rallentare la progressione della malattia grazie alla somministrazione di sostanze antiossidanti e di oligoelementi. La ricerca di base si sta impegnando ad identificare le basi molecolari e genetiche della malattia. La terapia genica, il trapianto di epitelio pigmentato e di fotorecettori, le cellule staminali e la protesica rappresentano le frontiere più avanzate della ricerca tesa ad aprire nuovi orizzonti.

La ovvia conclusione di queste brevi considerazioni scientifiche ci insegna che un’attenta, capillare e mirata opera di prevenzione può conservare all’uomo quello che è il bene principale per una vita serena: la VISTA!

I lavori del convegno si sono conclusi con la relazione del Dott. Mariano Orza, neurologo, dirigente sanitario distretto ASL  Salerno 2 - Mercato San Severino sul tema “COME FARE RIABILITAZIONE”.

Suscitano grande allarme i dati rilevati dall’OMS sull’incidenza dell’handicap visivo che indicano la presenza nel mondo di 45 milioni di ciechi e di 275 milioni di persone con handicap visivi, di cui il 90% distribuiti nei Paesi in via di sviluppo, nonché il documentato trend di crescita di questa minorazione che, presumibilmente, nell’arco di un ventennio rischia di divenire un grave problema non solo di salute pubblica, ma anche socio-economico per gli Stati membri della comunità internazionale - in considerazione del pesantissimo costo sociale che la cecità comporta - come dichiarato dal direttore generale dell'OMS, dott.ssa Gro Harlem Bruntland.

Alla luce di queste illuminanti considerazioni statistiche come fare riabilitazione?

Occorre, anzitutto, uniformare i sistemi di visura, di quantificazione della funzionalità visiva in modo conforme ai parametri dell’ICF, classificazione e internazionale del funzionamento, della  disabilità e della salute messa a punto dall’OMS.

In secondo luogo, considerati i condizionamenti che una ridotta funzionalità visiva comporta a livello dell’integrazione sociale e di quanta parte di essi possa essere ridimensionata grazie ad una efficace riabilitazione, occorre promuovere ed attivare progetti di recupero operanti in ambito socio-sanitario secondo le indicazioni forniteci dal legislatore con l’art. 3 del D.Lgs. 502/1992 e del decreto di attuazione D.P.C.M. 14 febbraio 2001 e, dunque, con la finalità di operare una piena inclusione sociale.

 

 

LA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE DELLA CECITA’

 

Nell’ambito della campagna di prevenzione della cecità avviata dalla sezione UIC di Salerno si muove la commissione provinciale a carattere operativo, la cui composizione ed il cui programma di azione sono stati presentati dal Presidente UIC di Salerno in occasione del convegno del 20 settembre. Queste le sue parole.

Il lavoro svolto al servizio del nostro sodalizio e l’esperienza maturata mi suggeriscono che lo spazio per la prevenzione è sempre poco rispetto alla grandezza e alle potenzialità dei suoi benefici. Ancora una volta mi preme ricordare come l’UIC debba fare i conti con le ridotte  risorse finanziarie che incidono pesantemente sulle proprie  linee di azione  e sulle conseguenti progettazioni. La commissione che abbiamo costituito avrà un compito arduo poichè oltre la programmazione degli interventi di prevenzione si dovrà far carico di trovare i giusti sostegni economici affinché essa abbia ampio respiro.

 

Questo l’organigramma della commissione operativa:

 

Presidente: Prof. Tommaso Sica, coaudiuvato dall’Ufficio di presidenza UIC di Salerno

Vicepresidente operativo: Dott. Cava Paolo

Segretario operativo: Dott. Orza Mariano

Incaricato dei rapporti con i Comuni e le Aziende sanitarie locali: Dott. Daponto Pasquale

Incaricato delle relazioni in occasione di seminari, convegni, incontri zonali: Dott. Di Landro Rosario coaudiuvato dal Segretario operativo

Addetto ufficio stampa: Consigliere UIC Vincenzo Massa

 

 

La commisissione porterà avanti la campagna di prevenzione nelle seguenti zone operative:

 

Agro nocerino-sarnese - Nocera inferiore

Vallo dell’Irno – Mercato San Severino

Salerno, Cava de’Tirreni, Costiera amalfitana, zona del picentino – Salerno

Zona Sele – Battipaglia

Zona Cilento – Vallo della Lucania

Zona Vallo del Diano, Zona golfo di Policastro - Sapri

 

Questi gli obiettivi di immediata azione della commissione:

 

·       Predisporre un documento contenente il programma di azione e il piano finanziario da inviare a tutti i Comuni della Provincia

·       Programmare incontri zonali tenendo conto della ripartizione del territorio iniziando, come primo incontro, dalla zona della Valle dell’Irno

·       Stampare e diffondere a largo raggio opuscoli informativi 

·       Programmare contatti con oculisti, pediatri, operatori scolastici e sanitari

·       Richiedere alla sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità il noleggio di una unità mobile oftalmica per poter raggiungere le zone più impervie del territorio provinciale e meno collegate con il centro delle zone operative suindicate

 

Il 4 ottobre scorso si è svolta la prima riunione della commissione la cui prima decisione operativa è stata la predisposizione di un questionario di carattere medico-oculistico sulle malattie dismetaboliche e degenerative da inviare alle scuole al fine di individuare le fasce da sottoporre a visita di controllo.

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Iniziative ed attività delle Sezioni Provinciali

 

Sezione provinciale di Avellino

 

Il Centro tiflotecnico campano in visita ad Avellino

 

Nello scorso giugno, il Centro tiflotecnico della Regione Campania, nella persona del suo responsabile – Dott. Giuseppe Sportelli – ha illustrato, con dimostrazioni pratiche gli ultimi ritrovati informatici ad uso dei non vedenti. La dimostrazione si è svolta alla presenza di soci e studenti a cui i sussidi sono destinati. La volontà unanime è quella di operare affinchè tali sussidi, la cui valenza è indubbia per l’autonomia del non vedente, siano recepiti come sussidi terapeutici a norma del Nomenclatore tariffario predisposto dal Ministero della Salute e, pertanto, erogati gratuitamente agli assistiti o con partecipazione alla spesa.

 

A giorni i semafori sonori

 

La felice intuizione del Prof. Michele D’Urso, rappresentante dell’UIC di Avellino, di avviare una collaborazione con il caporedattore del quotidiano Il Mattino, Dott. Lello Venezia, al fine di trovare finanziamenti per l’installazione di semafori sonori ai principali incroci cittadini, è giunta a concretizzazione. A giorni è prevista l’installazione dei dispositivi acustici che consentono al minorato della vista un più facile orientamento nelle strade cittadine. Questi i nominativi di coloro che hanno dato pronta adesione all’appello UIC: Dott. Mario Papa, Questore di Avellino; Dott. Luigi Giordano, manager dell’ospedale  Moscati; Dott. Giovanni Lettieri, Presidente dell’Unione Industriali e il direttore della Banca della Campania di Avellino.

 

Una nuova postazione informatica

 

A fronte del contributo di 7.500 euro disposto dall’Amministrazione provinciale di Avellino, rappresentata dall’Ing. Francesco Maselli, in favore della locale sezione UIC per l’acquisto di strumentazioni tifloinformatiche adeguate a consentire l'alfabetizzazione informatica dei soci, a giorni si provvederà alla stipula del contratto di comodato con il Centro tiflotecnico della Regione Campania che ha vinto la gara indetta per l’acquisto degli ausilii informatici.

 

L’impegno della sezione in favore dei soci ultrasettantenni

 

E’ dato statistico che la grossa parte dei soci dell’Unione Italiana Ciechi appartenga alla fascia di età degli ultrasettantenni. E’ una fascia di età molto delicata, nella quale ai condizionamenti che la minorazione visiva comporta si aggiungono le difficoltà che l’età, la solitudine degli affetti e gli acciacchi portano con sè. Partendo da questa considerazione, la sezione di Avellino, nella persona del Prof. Michele D’Urso, si è fatta promotrice di un progetto che prevede visite domiciliari in favore di soggetti ultrasettantenni, anche non necessariamente soci dell’UIC. In tal senso il progetto potrebbe divenire una valida occasione per il reperimento di nuovi soci.

 

 

Sezione provinciale di Benevento

 

Al via il corso per qulifiche equipollenti

 

Finalmente a breve anche per la provincia di Benevento avrà inizio il corso di operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni con il pubblico istituito con il D.M. 10-1-2000. Il corso, autorizzato e finanziato dalla Regione Campania, prevede che la frequenza sia riservata a quindici non vedenti in attesa di occupazione per una durata complessiva di novecento ore.

Le materie oggetto di studio comprenderanno l’informatica, l’apprendimento delle lingue straniere, ma soprattutto le varie nozioni e tecniche della comunicazione con il pubblico e le nozioni inerenti il centralinismo telefonico.

L’operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni con il pubblico costituisce un’evoluzione della tradizionale figura professionale del centralinista telefonico e può certamente ambire ad una più facile occupabilità, facendosi strada in un mercato del lavoro così poco favorevole per l’inserimento dei centralinisti telefonici.

 

Carmela Silvestri

 

Siglato un protocollo di intesa con la Provincia di Benevento

 

Con protocollo di intesa sottoscritto dall’Amministrazione provinciale, è divenuta realtà la destinazione del Centro servizi del volontariato “suor Floriana Tirelli”, struttura sita presso l’ex caserma dei vigili del fuoco al viale Mellusi della città capoluogo, a sede per le attività di alcune ONLUS operanti sul territorio, tra cui l'UIC.

La struttura in questione è dotata, tra l’altro, di un’ ampia sala conferenze utilizzabile per le diverse manifestazioni e assemblee della categoria.

 

Carmela Silvestri

 

 

Sezione provinciale di Caserta

 

Incontriamoci alla Reggia

 

Nello splendido e suggestivo scenario del giardino inglese, sito nel parco della Reggia vanvitelliana, prestigio e vanto della città di Caserta, si è svolta il 5 ottobre scorso, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, la manifestazione "Incontriamoci alla reggia", organizzata nell'ambito delle iniziative per l'anno del disabile dalla FAND (Federazione delle Associazioni Nazionali dei Disabili) col patrocinio della Sovrintendenza ai beni architettonici, artistici, storici ed etnoantropologici delle Province di Caserta e Benevento.

Un nutrito gruppo di non vedenti e altri invalidi si sono ritrovati alle ore 9.00 presso l'ingresso principale della Reggia alla quale hanno avuto accesso gratuito con i loro accompagnatori.

Un servizio di navetta, anch'esso gratuito, ha accompagnato i visitatori fino alla piazzola antistante il giardino inglese, dove è stato allestito uno stand espositivo di opuscoli informativi sui servizi UIC  e del materiale ad uso dei non vedenti.

A gruppi di 15 persone i non vedenti sono stati accompagnati dal personale della Sovrintendenza lungo un breve percorso sperimentale tattile e olfattivo. Tutti hanno avuto l'opportunità di osservare tronchi poderosi con la comune corteccia ruvida e tronchi  assai particolari nonché la diversità e la particolarità di foglie e frutti; chi ha voluto, strofinando le foglie, raccolte nella mattinata e depositate in cassette situate lungo il percorso, ha potuto, con piacevole sensazione olfattiva, sentire anche le varie fragranze.

In piena sintonia con la meraviglia e la suggestione di questo scenario le voci deliziose del soprano Grazia Ricciardi e del tenore Luigi Ricciardi, accompagnati al pianoforte dal maestro Giuseppe Carpano e al flauto dal maestro Pietro Vinciguerra, hanno allietato l'udito dei visitatori con arie di opere e canzoni tratte dal repertorio napoletano classico.

Sono intervenute alla manifestazione anche alcune autorità, alle quali va il nostro "grazie". Un "grazie" particolare e sentito va al personale della Sovrintendenza, che, con perizia e cortesia, ha tenuto alto l'interesse dei visitatori. Un affettuoso "grazie" anche agli artisti, con i quali ci complimentiamo e cogliamo l'occasione per formulare loro i nostri auguri per una brillante carriera. Non può mancare il nostro "grazie" per l'impegno e l'abnegazione al Consiglio sezionale dell'UIC di Caserta e all'ufficio di segreteria, nonché alle altre associazioni intervenute.       .

 

Francesco Trovato    

 
Attivato uno sportello di ascolto sulle tematiche sociali

 

Presso il Comune di San Pietro Infine, l’assessore ai servizi sociale, Sig. Giuseppe Zenga, che ricopre, altresì, la carica di Presidente della sezione UIC di Caserta si è fatto promotore della proposta di costituzione di uno sportello a carattere consulenziale sui temi dell’invalidità, degli infortuni, delle malattie professionali, del rapporto di lavoro dipendente, nonchè di ascolto sulle tematiche sociali.

Il servizio di sportello sarà assicurato dai rappresentanti della CISL di Caserta del patronato INAS-CISL e dall’Ufficio legale dell’UST-CISL e dei Comuni partecipanti, cui oltre il Comune di San Pietro Infine si aggiungono i Comuni di Mignano Montelungo, Marzano Appio, Rocca D’Evandro, Conca Campania.

Presso lo sportello è garantita la presenza e l’assistenza di un rappresentante dell’UIC e delle varie associazioni di categoria dei disabili.

Lo sportello sarà attivo tutti I venerdì dalle ore 17 alle ore 18: il 1° ed il 3° venerdì del mese la consulenza è resa sulla materia dell’assistenza e della previdenza sociale; il 2° ed il 4° venerd’ sulla materia lavoristica in generale.

Per ogni altra necessità consulenziale lo sportello è attivo tutti giorni, di mattina e di pomeriggio, presso la sede CISL di Vairano Patenora, in Via Libertà (Tel. 0823/644815).

 

 

Notizie dalla sezione

 

In data 1° settembre sono riprese, dopo la pausa estiva, le attività formative che si svolgono presso i locali della sezione UIC di Caserta: il corso per centralinisti telefonici di cui è prevista la conclusione il 21 ottobre e il corso di secondo livello per la formazione degli addetti agli uffici relazioni con il pubblico.

La sezione esprime viva soddisfazione per i risultati conseguiti dai nostri 4 studenti universitari, ai quali forse quest'anno se ne aggiungerà un quinto. Di essi 3 sono iscritti alla Facoltà di giurisprudenza di S. Maria Capaua Vetere e uno alla Facoltà di lettere di Cassino. Solo uno di essi studia utilizzando ausili informatici, scannerizzando i testi e correggendoli, il che gli comporta un impegno non indifferente, ma gli ottimi risultati lo ripagano del sacrificio a cui va incontro. Gli altri 3 utilizzano invece, per quanto è possibile, testi già incisi su cassette o comunque ne richiedono l'incisione. Va notato anche che questi 4 studenti sono veramente ammirevoli in quanto, nello stesso tempo, frequentano il corso di secondo livello.

Il 4 settembre è stato celebrato il matrimonio della nostra socia Giovanna Piccolo e il 6 settembre quello del consigliere sezionale nonché presidente dell'U.NI.VOC. di Caserta

Vincenzo Del Piano ai quali cogliamo l'occasione per rinnovare i nostri auguri e le nostre felicitazioni.

 

Francesco Trovato             

 

 

Sezione provinciale di Napoli

 

 

L’Amministrazione provinciale acquista un camper oftalmologico

 

L'Amministrazione provinciale di Napoli, guidata dal dott. Amato Lamberti, tiene in grossa considerazione l’attività resa dall’UIC per la prevenzione della cecità. Memore del successo riscontrato dall’iniziativa del camper itinerante, che ospita una completa ed efficiente unità oculistica ed oftalmologica, l’Amministrazione provinciale ha disposto un fondo per l’acquisto di un camper attrezzato da affidare in comodato gratuito alla sezione napoletana dell’UIC.

Con un protocollo di intesa, l’Amministrazione provinciale ha affidato all'UIC di Napoli il monitoraggio di tutti gli alunni frequentanti le scuole di ogni ordine e grado comprese nel suo territorio, in quanto  dati statistici  ci lasciano appurare che la grossa parte degli studenti non si è mai sottoposta a visita oculistica, che, invece, rappresenta il primo doverso screening per una corretta prevenzione.

 

Giuseppe Ambrosino

 

 

I corsi di formazione professionale

 

Anche la sezione UIC di Napoli ha avviato, dopo la pausa estiva, i corsi di formazione professionale per la qualifca di Operatore Centralinista Telefonico e per la qualifica equipollente di Operatore Addetto alla gestione delle Banche Dati.

Grandi aspettive sono maturate intorno ad essi da parte della dirigenza associativa e dei partecipanti.

 

Giuseppe Ambrosino

 

Splendido soggiorno estivo

 

Nello scorso mese di luglio, numerosi soci della Sezione napoletana dell'Unione Italiana Ciechi, hanno goduto di un gradito soggiorno estivo organizzato dalla "Tarallo Tour".

Il soggiorno, di due settimane, si è svolto presso l''hotel villaggio "Torre Normanna" ubicato nel piccolo paesino di Altavilla Medicea (PA), sulla splendida costa che va dallo stesso capoluogo siciliano e Cefalù.

I vacanzieri hanno partecipato a tutte le attività di villaggio: gare sportive, giochi di gruppo, gite in canoa, spettacoli di varietà, e hanno preso parte a due escursioni, visitando

i centri storici di Cefalù e di Monreale, abilmente guidati da Carlo Tarallo ed il suo gruppo.

 

Giuseppe Ambrosino

 

 

Sezione provinciale di Salerno

 

La borsa di studi OLIVIERI MATTEO

 

Lo scorso 20 settembre, presso la sala della Provincia di Salerno si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio OLIVIERI MATTEO.

Il concorso prende il nome da un benefattore dell’UIC di Salerno ed è – come precisato dal Presidente nazionale UIC, prof. Tommaso Daniele intervenuto in questa occasione – la testimonianza del valore fondamentale che l’Unione Italiana Ciechi attribuisce alle tematiche dell’educazione e dell’istruzione dei ciechi nella consapevolezza che la cultura è la strada principale per una positiva integrazione sociale. La cultura è - per  i non vedenti - l’elemento essenziale per essere presenti nella società come soggetti produttivi e non oggetto di assistenza.

Il concorso è riservato agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori della Provincia di Salerno ed è bandito con il patrocinio del Servizio provinciale della pubblica istruzione con lo scopo di sensibilizzare i giovani a conoscere e a riflettere sui problemi che “una quotidianità al buio” crea, e a indurre in loro la precisa consapevolezza che i coetanei non vedenti o ipovedenti non sono diversi, ma uguali a loro quanto a possibilità di crescere culturalmente. Numerose sono state le scuole che hanno aderito all’iniziativa, dimostrando che i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti percepiscono con grande sensibilità le problematiche della cecità. Lo stesso Presidente dell’Amministrazione provinciale, Dott. Alfonso Andria, ha avuto parole di encomio per la comunità scolastica salernitana così felicemente ricca di iniziative, così partecipe e protagonista sul piano dell’azione, perchè portatrice di una strordinaria vitalità, di una grande vivacità a livello culturale e di una grande sensibilità che è presente nel corpo docente e nella dirigenza scolastica.

 Presso la sezione UIC sono, infatti, pervenuti un cospicuo numero di elaborati che una apposita commissione costituita dall’Uffcio di presidenza dell’UIC di Salerno (Prof. Sica Tommaso, Sig. Massa Vincenzo e Sig. De Maio Giovanni,  da un funzionario del CSA di Salerno (dott.ssa Naddeo) e da un dirigente scolastico (preside Santoriello) ha giudicato severamente. Gli elaborati svolgevano la seguente traccia:

E’ UN DOVERE UMANO E SOCIALE EFFETTUARE UN’ATTENTA PREVENZIONE DELLA VISTA E CIO’ PERCHE’ NON AUMENTI IL NUMERO DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI: ESPONI LE TUE RIFLESSIONI.

Questi i giudizi della commissione:

Per la scuola superiore:

1° classificato Autuori Anna Lucia  classe V sez. C Liceo scientifico statale “Da Procida” di Salerno

L’elaborato nella prima parte rivela conoscenza approfondita della realtà umana e sociale del non vedente; nella seconda parte denota una particolare sensibilità e conoscenza delle tecniche preventive della cecità. Nel complesso l’elaborato è più che ottimo.

2° classificato Rega Filomena classe V sez. B Liceo scientifico statale “Da Procida” di Salerno

L’elaborato è pienamente aderente all’assunto della traccia. La candidata dimostra sensibilitàe conoscenza del problema della prevenzione della cecità. Nel complesso l’elaborato è ottimo.

Per la scuola media:

1° classificato Colasante Jessica classe 3 sez. A Scuola media statale “E. Siciliani” di Nocera Inferiore

Lo svolgimento è armonioso in tutte le sue parti e dimostra particolare sensibilità e penetrazione delle tematiche proposte. Nel complesso è più che ottimo.

2° classificato Cimmino Monica classe 1 sez. A Scuola media statale “San Tommaso D’Aquino” di Salerno

L’elaborato dimostra sensibilità e conoscenza del problema proposta. Lo svolgimento è condotto con valide argomentazioni. Nel complesso è ottimo.

Ai primi classificati è stato riconosciuto un premio in danaro dell’ammontare di 310 euro; ai secondi classificati un premio dell’ammontare di 207 euro.

 

Rosanna Sangiuliano

 

 

Le attività promosse dal Consiglio sezionale UIC di Salerno

 

E’ prevista per metà ottobre la ripresa del servizio di assistenza postscolastica domiciliare, finalizzato ad affiancare gli alunni non vedenti o ipovedenti inseriti nella scuola comune con docenti specializzate che agevolano le attività di studio nella fascia pomeridiana postscolastica. Il servizio di assistenza è destinato a 18 alunni residenti nella provincia salernitana e si articola in 200 ore di sostegno fino alla conclusione dell’anno scolastico 2003-2004. Sul fronte del lavoro, si segnala che dopo due lunghissimi anni di trattative fra le parti, il 19 settembre u.s. con una comunicazione ufficiale della prefettura relativa alle associazioni di categoria dei disabili più rappresentative della Provincia di Salerno, si è posto fine alla dibattuta querelle, con strascichi anche giudiziari, dell’individuazione dei componenti della commissione che vigila sulla giusta applicazione della L.68/99 sul collocamento lavorativo dei disabili. Nel territorio della Provincia di Salerno, purtroppo, si è assistito, in questi anni, ad applicazioni restrittive della legge 68/99, ma da oggi, con questa vittoria ci auguriamo si possa imboccare una strada meno irta di ostacoli e più fruttuosa per quanti, giustamente, aspirano a nuove opportunità di inserimento sociale attraverso il lavoro. Infine, va detto, che in maniera definitiva si è conclusa la vicenda che vedeva coinvolti i centralinisti dell’ASL-SA3 che per un lungo periodo si sono visti negare l’indennità di mansione con il riconoscimento, a breve, delle spettanze in busta paga.

 

Vincenzo Massa

 

L’esperienza del museo tattile anche a Salerno

 

30 OTTOBRE è una giornata particolarmente attesa dalla sezione UIC di Salerno e da tutti soci della Valle dell’Irno. Presso le sale del Comune di Mercato S.Severino sarà ospitata per dieci giorni una mostra tattile che sarà presentata nell’ambito del convegno inaugurale della settimana dedicata al percorso culturale per i minorati della vista.

L’iniziativo è parte di un ambizioso progetto che l’UIC di Salerno, con la partnership dell’Assoziazione Magna Grecia e della Sovrintendenza intende mettere in campo: l’istituzione di un museo tattile che faccia sua l’esperienza positiva del Museo Omero di Ancona, primo museo tattile italiano. L’obiettivo è quello di estendere, sull’onda di riscontri positivi da parte degli utenti, i confini di pertinenza territoriale del progetto al di là della Provincia di Salerno, in ambiti regionali e interregionali fino a prevedere che il museo tattile sia unico per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Come ha avuto modo si dottolineare il Dott. Daponto Pasquale, sovrintendente ai beni culturali: si tratta di una iniziativa segno di grande civiltà perché finalmente si fa strada il riconoscimento del diritto dei ciechi di fruire dell’immenso patrimonio artistico presente in Italia.

Nella stessa giornata sarà inaugurata nel comune di Mercato San Severino una sezione zonale dell’UIC, la cui referente è la signora Patrizia Landi.

 

Vincenzo Massa

 

Progetto Albachiara

 

Albachiara è un progetto che nasce dalla collaborazione, sancita con una ufficiale convenzione, tra l’UIC e la Fondazione Juventus di Sala Consilina con l’obiettivo di operare in favore di un nuovo modo di intendere l’integrazione dei non vedenti, dando priorità alla persona nella sua globalità e nella sua identità e non alla minorazione da cui risulta affetta. Finalità ultima è modificare l’approccio da parte del disabile al proprio disagio, ampliarne i fronti relazionali facilitando le relazioni interpersonali, aumentare la stima di sè attraverso una visione allargata delle proprie potenzialità: in poche parole migliorarne la qualità della vita. Il progetto – che prende il nome dal reparto non vedenti pluriminorati della Fondazione Juventus nel quale ci si occupa di operare in favore della più efficace riabilitazione pluridisciplinare degli ospiti – è articolato in tre fasi: indagine sociale sul territorio al fine di individuare l’utenza di riferimento; valutazione delle potenzialità personali grazie alla quale sono state individuate le spinte motivazionali perchè ognuno dei disabili acquisisse consapevolezza di sè; operatività di progetto con la creazione di laboratori, mirati alla produzione di lavoro finito secondo un percorso formativo finalizzato ed integrante idoneo ai bisogni di ognuno.

Le risultanze progettuali sono state significative: il gruppo umano ha creato, in breve, una forte coesione amicale, le attività di laboratorio sono state svolte con indipendenza e creatività al punto da aprire la strada a molteplici ed ulteriori proposte etoregenee.

 

Rosanna Sangiuliano

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Osservatorio normativo a cura di Rosanna Sangiuliano

 

L’indennità di frequenza anche all’asilo nido

 

Un importante pronuciamento della Corte Costituzionale

 

Con sentenza n.467/2002, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell'art. 1, comma 3, della legge 11 ottobre 1990, n. 289 (Modifiche alla disciplina delle indennità di accompagnamento di cui alla legge 21 novembre 1988, n. 508, recante norme integrative in materia di assistenza economica agli invalidi civili, ai ciechi civili ed ai sordomuti e istituzione di un'indennità di frequenza per i minori invalidi), nella parte in cui non prevede che il beneficio economico dell'indennità mensile di frequenza sia concesso anche ai minori diversamente abili che frequentano l'asilo nido.

Nel pronunciarsi sulla norma censurata, la Corte ha non solo riconosciuto ai minori disabili un diritto a contenuto economico precedentemento loro escluso, ma anche riaffermato il loro diritto all’educazione e all’integrazione così come previsto dall’articolo 12, comma 1, della 104/1992 laddove sancisce che “al bambino da 0 a 3 anni handicappato è garantito l'inserimento negli asili nido”.

L’intervento della Corte Costituzionale è stato sollecitato dal Tribunale di Torino nel corso di un procedimento civile proposto contro l'INPS, per il rifiuto da quest’ultimo opposto all’erogazione dell'indennità di frequenza a favore di un bambino disabile inserito nell'asilo nido. Il rifiuto dell'INPS veniva da quest’ultimo giustificato con il riferimento alla L. 289/1990, che riconosce l'indennità mensile di frequenza solo ai mutilati e agli invalidi civili minorenni che frequentino centri specializzati nel trattamento terapeutico e nella riabilitazione, scuole di ogni ordine e grado a partire dalla materna o, infine, centri di formazione o di addestramento professionale. La lettera della legge sarebbe- secondo l’INPS - chiara nell’escludere gli asili nido in quanto fuori dall'ordinamento scolastico e dalla cd.fascia dell'obbligo, e non assimilabili ai centri di formazione professionale o di riabilitazione, e addirittura  interpretata in modo elastico farebbe ritenere che l’esclusione dal beneficio è giustificata dalla circostanza che i disabili con meno di tre anni necessitano al loro fianco della famiglia più che degli insegnanti.

La Corte, come detto, è stata di diverso avviso.Questi i passi più salienti della sentenza.

“Il servizio fornito dall'asilo nido non si riduce ad una funzione di sostegno alle famiglie nella cura dei figli o di mero supporto per facilitare l'accesso dei genitori al lavoro, ma comprende anche finalità formative, essendo rivolto a favorire l'espressione delle potenzialità cognitive, affettive e relazionali del bambino. Le finalità di educazione e formazione sono peraltro confermate a livello normativo, essendo ora gli asili nido riconosciuti come strutture dirette a garantire la formazione e la socializzazione delle bambine e dei bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni ed a sostenere le famiglie e i genitori (art. 70 L. 28 dicembre 2001, n. 448 - legge finanziaria 2002).
La funzione di favorire lo sviluppo della personalità del bambino assume, dunque, una caratterizzazione particolare rispetto ai bambini di età inferiore ai tre anni con difficoltà a socializzare. Tanto è vero che il legislatore ha ritenuto di dover garantire al bambino da 0 a 3 anni handicappato l'inserimento negli asili nido (art. 12, comma 1, L. 5 febbraio 1992, n. 104 - legge quadro sull’handicap).
L'esclusione della provvidenza economica per l'ipotesi dei bambini di età inferiore ai tre anni contraddistinti dalle difficoltà sopra descritte non trova, quindi, alcuna giustificazione nell'ordinamento che, anzi, espressamente riconosce e tende a favorire l'inserimento degli handicappati nelle suddette strutture, considerandole come dirette a garantire la formazione e la socializzazione.
Può ben dirsi, pertanto, che, insieme alle pratiche di cura e riabilitazione e al proficuo inserimento nella famiglia, la frequenza dell'asilo nido sia un essenziale fattore per il recupero del bambino che si trovi nelle condizioni di disabilità descritte dall'art. 1 della L. 289/1990, nonché per il superamento della sua emarginazione, in un complesso intreccio in cui ciascuno di tali elementi interagisce sull'altro e, se ha evoluzione positiva, può operare in funzione sinergica ai fini del complessivo sviluppo della personalità.
Se l'apprendimento e l'integrazione nella scuola possono dirsi funzionali ad un più pieno inserimento dell'handicappato nella società e nel mondo del lavoro, la formazione e la socializzazione soddisfatte sin dai primi mesi di vita attraverso la partecipazione all'asilo nido si appalesano funzionali proprio ad un pieno e proficuo inserimento del bambino nella scuola, la cui frequenza è assicurata e favorita con le provvidenze economiche previste dalla disposizione censurata”.
 
Questo importante pronunciamento della Corte Costituzionale apre la strada a quanti, genitori di bambini disabili da 0 a 3 anni iscritti al nido, siano interessati ad attivare l'iter per il riconoscimento e l’erogazione dell'indennità mensile, nei termini e con le modalità descritte dalla circolare INPS 22 gennaio 2003, n.11.

In particolare, la citata circolare reca disposizioni attuative secondo le quali per ottenere l’indennità di frequenza i genitori dei bambini in situazione di handicap devono presentare domanda alla sede INPS territorialmente più vicina, corredando l’istanza con il certificato di frequenza all’asilo-nido.

 

 

 

 

Legge 11 novembre 1990, n. 289 (Modifiche alla disciplina delle indennità di accompagnamento di cui alla legge 21 novembre 1988, n. 508, recante norme integrative in materia di assistenza economica agli invalidi civili, ai ciechi civili ed ai sordomuti e istituzione di un’indennità di frequenza per i minori invalidi)

 

Art. 1. Beneficiari.

1. Ai mutilati ed invalidi civili minori di anni 18, cui siano state riconosciute dalle commissioni mediche periferiche per le pensioni di guerra e di invalidità civile difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, nonché ai minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze di 500, 1.000, 2.000 hertz, è concessa, per il ricorso continuo o anche periodico a trattamenti riabilitativi o terapeutici a seguito della loro minorazione, una indennità mensile di frequenza di importo pari all’assegno di cui all’articolo 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118, e successive modificazioni, a decorrere dal 1° settembre 1990.

2. La concessione dell’indennità di cui al comma 1 è subordinata alla frequenza continua o anche periodica di centri ambulatoriali o di centri diurni, anche di tipo semiresidenziale, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap.

3. L’indennità mensile di frequenza è altresì concessa ai mutilati ed invalidi civili minori di anni 18 che frequentano scuole, pubbliche o private, di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola materna, nonché centri di formazione o di addestramento professionale finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti stessi.

4. Il requisito della frequenza continua o anche periodica, nonché la condizione di cui al comma 1, sono richiesti anche per i minori che si trovino nelle condizioni indicate al comma 3.

5. L’indennità mensile di frequenza è erogata alle medesime condizioni reddituali dell’assegno di cui al comma 1 e ad essa si applica il medesimo sistema di perequazione automatica.

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I NOSTRI DIRITTI  a cura di Rosanna Sangiuliano

 

LA GIORNATA NAZIONALE PER L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

 

Un’occasione per veicolare la "cultura del rispetto"

 

Con proprio decreto (D.P.C.M. 28 febbraio 2003), il Presidente del Consiglio dei Ministri ha indetto la "Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche" che si terra' la prima domenica di ottobre di ogni anno.

Da anni, il legislatore nazionale propone come obiettivo della normativa edilizia la garanzia dell'abbattimento delle barriere architettoniche in adempimento dei principi costituzionali di non discriminazione e di pari opportunità.

Già con la legge 9 gennaio 1989, n. 13, sono state  previste misure per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati  e, con il successivo D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503, sono state emanate le norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

Nonostante esista un quadro normativo garantistico quale quello sopra delineato, di fatto, sono ancora numerosi gli ostacoli che, a livello architettonico, impediscono o rendono difficoltosa la piena diffusione della cd. cultura del rispetto che si estrinseca nella totale partecipazione delle persone in situazione di disabilità alle attività economiche e sociali del proprio territorio.

Occorre, pertanto, sollecitare una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica alle tematiche della vivibilità del territorio e del miglioramento della mobilità dei disabili affinché il problema delle barriere architettoniche venga vissuto come un problema sociale e non come un problema di una ristretta minoranza.

La giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche diventa così un momento unitario di attenzione sociale al problema dell'abbattimento delle barriere architettoniche, momento all'interno del quale le amministrazioni pubbliche operano in coordinamento e sinergia con le associazioni e gli organismi privati operanti nel settore assumendo, anche congiuntamente e nell'ambito delle rispettive competenze, iniziative di promozione per la sensibilizzazione al tema delle barriere e sostenendo azioni concrete per favorire l'integrazione delle persone in situazione di disabilità, degli anziani e di quanti comunque sono limitati nella mobilità, incontrando difficoltà a camminare per strada, a salire sui mezzi pubblici, ad andare a scuola, all'università, al cinema, a teatro.

L'iniziativa di inaugurare il cd. FIABA DAY - dal nome dell'associazione proponente (FIABA - Fondo per l'Abbattimento delle Barriere Architettoniche) nata nel 2000 e sostenuta anche dal CNEL (Consiglio nazionale dell'economia  e del lavoro) ha come obiettivo secondo il Presidente Giuseppe Trieste "l'abbattimento delle barriere create dall'isolamento, dall'ingiustizia sociale e dall'emarginazione per diffondere una nuova cultura della fruibilità dove tutti gli spazi siano effettivamente accessibili a tutti".
La giornata ha coagulato le adesioni di molte Regioni ed enti locali (nove Regioni, undici province e undici comuni) intorno ad un protocollo d'intesa che rappresenta una piattaforma di intenti comune: rafforzare la vigilanza degli organismi che garantiscono l'osservanza delle normative esistenti; promuovere studi per snellire e armonizzare le normative esistenti all'interno di testo unico sulle barriere architettoniche; attuare studi di fattibilità per il loro abbattimento con il coinvolgimento di enti, istituzioni, associazioni, operatori e cittadini.

E' intanto all'esame del Parlamento un progetto di legge, composto da 8 articoli, volto a garantire l'effettivo ottemperanza ai vincoli edilizi posti dalla legislazione già vigente e ad impedire che nelle future costruzioni nuove e insormontabili barriere vengano erette ad ostacolare l'integrazione nel tessuto sociale dei 6 milioni di disabili italiani.

 

La celebrazione  della prima giornata per l'abbattimento delle barriere architettoniche, il 5 ottobre scorso, è stata densa di avvenimenti. Il Ministero dei Beni culturali ha disposto che su tutto il territorio nazionale fosse garantito l'accesso gratuito ai musei per i portatori di handicap ed i loro accompagnatori, mentre a Palazzo Chigi si è svolta una “visita senza barriere” aperta alle persone con disabilità che ne avevano fatto richiesta entro il 10 settembre.
Ad accogliere gli ospiti è stato il Ministro per le Pari opportunità Stefania Prestigiacomo, che ha condotto i visitatori attraverso le sale più rappresentative del Palazzo del Governo le cui caratteristiche storiche e funzionali  sono state illustrate dall'architetto di Palazzo Chigi.

A confermare la sinergia Governo-disabili la firma di un protocollo di intesa per la diffusione delle buone pratiche in materia di abbattimento delle barriere architettoniche tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della funzione pubblica e FIABA (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche).

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Chi collabora con noi a cura di Paolo Colombo e Rosanna Sangiuliano

 

 

IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE GIURIDICA

 

Il Centro Nazionale di Documentazione Giuridica sull'handicap visivo "Gianni Fucà" (dal nome del suo fondatore) è un organo nato in seno all'Unione Italiana Ciechi con lo scopo di coadiuvare le istituzioni che operano al servizio dei minorati della vista e, più in generale, delle persone portatrici di handicap, svolgendo attività di consulenza e documentazione in ogni ambito del sapere giuridico.

 

Questi, in particolare, gli ambiti di riferimento:

·       ordinamento costituzionale ed amministrativo;

·       ordinamento internazionale;

·       ordinamento civile e commerciale;

·       ordinamento fiscale e del settore non profit;

·       legislazione in materia di handicap; 

·       legislazione delle autonomie locali e delle istituzioni aderenti;

·       profili penalistici connessi all'operatività delle istituzioni di tutela.

 

Concretamente, il CDG si occupa di svolgere ricerche normative su questioni specifiche che siano state sollecitate da associazioni di tutela o da privati, siano essi o meno soci dell’Unione Italiana Ciechi, nonché ricerche giurisprudenziali - di diritto e di merito - relative a concrete fattispecie; di redigere proposte di legge - afferenti alle problematiche dell’handicap - corredate delle relative motivazioni e relazioni, nonché pareri su singole fattispecie ovvero su proposte di atti e convenzioni sottoposte al vaglio da parte delle istituzioni interessate.

Il Centro si avvale della collaborazione di una rete esterna di consulenti, specializzati nei diversi ambiti giuridici, nonché degli uffici della Presidenza Nazionale della Unione Italiana Ciechi, operanti presso la sede centrale di Roma.

Al fine di monitorare l'attività del CDG, in termini qualitativi e quantitativi, si è prevista la costituzione di un comitato, che funge da autorità di controllo e di indirizzo, nel quale siede un rappresentante di ciascuna delle seguenti istituzioni pro ciechi: la Biblioteca italiana per ciechi Regina Margherita di Monza; l'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità; l' I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione); la Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi.  

Nello svolgimento della propria attivtà di consulenza, il Centro si avvale di una serie di supporti tecnico-informativi e di aggiornate fonti di documentazione giuridica, nonché di una propria banca dati giuridico-amministrativa, contenente le principali disposizioni normative, sia primarie che secondarie, corredate dagli orientamenti giurisprudenziali più recenti ed eloquenti e dagli atti amministrativi più significativi in merito agli argomenti di maggior interesse per i ciechi e gli ipovedenti.

Il Centro sito in Caserta, in via Ferrarecce, Complesso Sole, Palazzo Selenia, è coordinato dall'Avv. Paolo Colombo, che ne è responsabile e al quale abbiamo rivolto alcune domande.

In che modo un qualsiasi interessato può attivare la consulenza giuridica del CDG?

 

Semplicemente facendone richiesta per iscritto, corredando l’istanza di tutta la documentazione necessaria, ai seguenti indirizzi:

POSTA: cdg c/o U.I.C. sez. prov.le, Via Ferrarecce- Complesso Sole, Palazzo Selenia 81100 CASERTA
FAX: 0823/216029
e-mail: cdg@uiciechi.it

 

Quali sono i pareri più richiesti?

 

Il Centro di documentazione giuridica si occupa delle problematiche legate all'handicap a 360°, in particolare, però, sono più frequenti i quesiti relativi alla materia del lavoro e previdenziali.

 

Quali servizi sono fruibili attraverso il portale del Centro?

 

Tramite il portale, che si può consultare all'indirizzo www.cdg.uiciechi.it, si può accedere, complilando un modulo di registrazione, ad una ricca e articolata banca dati relativa alla legislazione giurisprudenziale e pareri, e si possono formulare direttamente con molta facilità dei quesiti.

 

 

Il sito è strutturato secondo i criteri dell'accessibilità informatica?

 

Il portale è stato progettato e realizzato nel completo rispetto delle norme W3C sull'accessibilità che, per loro caratteristica, consentono l'accesso alle pagine anche agli utenti disabili e a chi ha istallato sul proprio computer un browser di vecchia generazione.

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Guardiamoci intorno

 

 

Navigando in  internet…

 

TUTTE LE LEGGI A PORTATA DI MOUSE

 

Il Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione ha elaborato un portale, all’indirizzo  www.normeinrete.it , che permette a chiunque di accedere in maniera agevole ad un archivio normativo molto vasto.

Il portale nasce in conformità ad un progetto messo a punto dal Ministero della Giustizia per venire incontro alle necessità dei comuni cittadini di conoscere il quadro legislativo nazionale.

Nel sito è possibile effettuare una ricerca testuale della normativa di interesse, le cui caratteristiche sono rispettose delle norme sull’accessibilità informatica per i non vedenti. Attraverso questo motore di ricerca si può avere accesso a normative eterogenee: comunitarie, statali e regionali, nonché avere a disposizione pareri, sentenze, decisioni, studi e documentazioni istituzionali. La consultazione del sito è gratuita, inoltre è possibile iscriversi a una newsletter per conoscere le ultime novità normative, novità accessibili anche da un link che suddivide i provvedimenti normativi per materia: finanza e fisco, sanità, trasporti ecc.

Attraverso il link servizi on line le amministrazioni pubbliche offrono al cittadino l’opportunità di disbrigare pratiche burocratiche in rete, permettendogli così di evitare lunghe file e disagi.

 

Carmela Silvestri

 

PARCHI PER TUTTI

 

www.parchipertutti.it è un sito promosso dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e da ACLI anni verdi che si propone lo scopo di consentire la massima fruibilità dei parchi per tutti i cittadini.

Infatti, molti parchi sono scarsamente accessibili, hanno troppi ostacoli che impediscono ad esempio, al non vedente, di destreggiarsi nelle aree verdi in maniera autonoma durante una semplice passeggiata, laddove, piccoli accorgimenti di modesto valore economico e di grande utilità sociale potrebbero permettere un migliore utilizzo da parte di tutti delle aree verdi. Il sito si propone proprio di sensibilizzare tutti gli operatori a venire incontro alle esigenze dei disabili ma anche degli anziani, in modo da garantire una fruibilità dei parchi e delle aree naturali protette proprio a tutti.

 

Carmela Silvestri

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Notizie in pillole

 

IStiTUITO UN GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE  SUI TEMI DELLA DISABILITA’

 

Con nota dell’11 marzo 2003, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome ha proposto di avviare un confronto tra Governo, Regioni, Autonomie locali ed Associazioni maggiormente interessate sui temi della disabilità, allo scopo di definire percorsi condivisi alla luce della legge quadro sui servizi sociali (n.328/2000) e della riforma del Titolo V della Costituzione (L.cost.3/2001).

Da questo confronto è sorta la necessità di attivare un gruppo di lavoro interistituzionale sulle tematiche della disabilità” le cui attività riguardano:

-        ricognizione delle iniziative regionali e locali sul tema della disabilità nella sua trasversalità, anche con riferimento ai provvedimenti adottati in attuazione dell’atto di indirizzo e coordinamento 14 febbraio 2001 in materia di prestazioni socio – sanitarie e del DPCM 29 novembre 2001 sui  LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria);

-        verifica dello stato di attuazione della L.104/1992 e formulazione di eventuali proposte di modifica ad essa;

-        approfondimento specifico di alcune tematiche tra cui quella della mobilità con particolare riferimento al trasporto scolastico;

-        proposte di rimozione delle barriere architettoniche;

-        rifinanziamento del progetto “DOPO DI NOI” di cui al D.M 13 dicembre 2001, n.470 rivolto ai soggetti con disabilità grave privi di famiglia.

 

Rosanna Sangiuliano

 

 

 

Adeguati gli importi delle sanzioni a tutela del collocamento dei centralinisti non vedenti

 

Con D.M. 29 luglio 2003 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha provveduto al periodico adeguamento degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dall'art.10 L.29 marzo 1985, n. 113 sul collocamento obbligatorio dei centralinisti non vedenti all'indice del costo della vita.

Questi i nuovi importi:

-        euro 105,70 per l'ipotesi dell'inottemperanza all'obbligo di comunicazione - gravante sui datori di lavoro pubblici e privati soggetti alle previsioni della L.113/1985 - ai competenti  uffici del lavoro delle caratteristiche dei centralini telefonici, con la precisazione delle linee urbane e dei posti di lavoro di cui sono dotati, del numero e delle generalità dei centralinisti telefonici privi della vista e vedenti (art.5, comma 1 L.113/1985);

-        euro 2.113,40 per l'ipotesi dell'inottemperanza all'obbligo di comunicazione agli uffici del lavoro da parte dei datori di lavoro, che procedono alla installazione o trasformazione di centralini telefonici, del numero delle linee urbane e dei posti di lavoro di cui sono dotati (art.5, comma 2 L.113/1985);

-        euro 21,13 e euro 84,53 calcolato per ogni giorno lavorativo e ogni posto riservato e non coperto in caso di inottemperanza all'obbligo di assunzione da parte dei datori di lavoro privati che, essendo obbligati ai sensi della L.113/1985, non assumono i centralinisti telefonici non vedenti.

 

 

Rosanna Sangiuliano

 

 

31 milioni di euro al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili

 

Con D.M. 21 luglio 2003  il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dà attuazione all'art.14 della L.12 marzo 1999, n.68 che prevede l'istituzione del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi connessi al collocamento lavorativo.  Il citato decreto provvede al riparto degli stanziamenti fra le varie Regioni: alla Regione Campania è assegnato un ammontare pari a 41.906,14 euro.

 

Rosanna Sangiuliano

 

L’autonomia dei non vedenti

 

Oggi per i non vedenti la vita è molto più agevole che in passato, grazie alle nuove tecnologie che, in molti casi, sembrano azzerare il divario tra chi non vede e chi non ha nessuna difficoltà o disabilità.

E’ il caso di un apparecchietto da applicare al proprio telefono e grazie al quale con la pressione di un tasto, fin dal secondo squillo telefonico, una voce digitale informa il non vedente del numero dell’utente che lo sta chiamando. Sfruttando il medesimo meccanismo l’apparecchio, permette di conoscere gli ultimi 10 numeri che hanno chiamato l’utente.

Anche l’uso degli elettrodomestici, per il quale si richiede la manovra di pulsanti multifunzionali e di menù visivi, è divenuto più accessibile.

La LG Electronics, per esempio, ha prodotto un innovativo modello di forno a microonde MS-283 TD Talking dotato di una guida vocale che segnala all’utente l’attivazione e lo stato di avnzamento delle funzioni di cottura. Inoltre, è possibile registrare brevi messaggi per lasciare dei pro memoria ai familiari. Il menù comandi è , infine, dotato di segni braille.

Anche l’evoluzione dell’automazione applicata alle automobili, potrebbe, prossimamente trasformare in realtà il sogno di guidare un auto a chi ha problemi di ipovisione. Il Centro Ricerche della Fiat ha realizzato il prototipo della macchina intelligente. Basterà avvicinarsi all’auto per essere riconosciuti come i legittimi proprietari e veder aprirsi le portiere da sole e protendersi in fuori il sedile, per una comoda salita e senza problemi di accessibilità per chi ha limitazioni di carattere fisico; il sedile prende la forma del corpo del proprietario, precedentemente memorizzata. Questa macchina inoltre è capace di “vedere, pensare, decidere”, il suo nome è TRIPMATE, che significa: compagna di viaggio. Il prototipo, ha sensori sul muso e sulla coda, per mantenere la distanza di sicurezza, riceve istruzioni direttamente dalla segnaletica stradale, ad esempio: limitare la velocità, dare precedenza. Il sistema di navigazione GPS, già attivo su molte auto, condurrà il veicolo fino alla destinazione impostata sul computer di bordo.

 

Margherita Carbone

 

 

 

ETICHETTE IN BRAILLE ANCHE A TAVOLA

 

Una piccola iniziativa adottata da un enotecnico ha permesso di fare un ulteriore passo in favore dell’autonomia quotidiana dei non vedenti nella loro qualità di consumatori: con l’etichettatura in Braille una azienda siciliana si pone, in tal senso, all’avanguardia.

Il vino con l’etichetta in Braille è un “nero d’avola”, denominato “Filicona- Elodoro DOC”, vino adatto ad accompagnare arrosti, selvaggina e formaggi stagionati. Si tratta di un vino apprezzato, tanto da meritare la denominazione di origine controllata. L’interesse sociale suscitato dall’iniziativa è stato tale per cui l’azienda siciliana ha programmato di adottarla anche per l’etichettatura anche per l’olio di sua produzione.

 

Carmela Silvestri

 

 

 

Nasce il Braille music Kit

 

Braille Music KIT è il nome di un prodotto software che permette di editare musica direttamente in linguaggio Braille usando la normale tastiera del PC.

Studiato appositamente per utenti non vedenti e basato sulle regole del Manuale Internazionale di Notazione musicale Braille edito nel 1996 dall'Unione Mondiale ciechi, è l'unico prodotto in commercio di questo tipo.

Permette di convertire un file musicale scritto in Braille in un altro formato stampabile in nero attraverso il programma Finale e viceversa, permette di convertire file musicali realizzati con il programma Finale, in Braille.

All’indirizzo http://www.dodiesis.com/asp/bmk.asp?language=1 sono illustrate le caratteristiche tecniche dell’editor musicale e illustrati I requisiti di sistema per l’installazione del programma.

 

Rosanna Sangiuliano

 

 

Cellulari per non vedenti

 

Vodafone ha annunciato che metterà presto in commercio cellulari Nokia 9200 Communicator appositamente studiati per i non vedenti.
I cellulari saranno infatti dotati di tecnologia Eti-Eloquence text-to-speech di SpeechWorks e di Talks, un'applicazione di accessibilità prodotta da Brand Grober.
Grazie a questa tecnologia sarà possibile per i non vedenti mandare e ricevere SMS o scaricare nuove suonerie.

 

Rosanna Sangiuliano

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Sport

 

L’attività sportiva svolta dai disabili

 

La FISD cambia volto: nasce il CIP

 

 

 

 

La pratica dello sport da parte dei disabili può vantare una storia pluridecennale e travagliata. Alle difficoltà che la disabilità - quale che ne sia la natura e la tipologia - comporta nello svolgimento dell'attività sportiva, si sono aggiunte per primi anni dell'esperienza sportiva della dimensione handicap, anche ostacoli organizzativi relativi alla nascita di forme di aggregazione sportiva.

Inizialmente i disabili si aggregarono in federazioni sportive che si distinguevano tra loro per la specificità della disabilità rappresentata: nacquero, così la FISHa (Federazione Italiana Sport Handicappati) rappresentativa delle disabilità motorie e mentali, la FSSI (Federazione Sportiva Silenziosi Italiani) rappresentativa della categoria degli affetti da sordomutismo e la FICS (Federazione Italiana Ciechi Sportivi) rappresentativa dei non vedenti.

Nel 1990, su sollecitazione del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) al congresso di Montesilvano in Abruzzo, le citate federazioni si unificarono nella FISD (Federazione Italiana Sport Disabili) con la finalità di promuovere, diffondere e disciplinare in modo unitario ed esclusivo l’attività sportiva  a livello promozionale, di alto livello e paraolimpica dei disabili fisici, ciechi e mentali, sia in Italia che all’estero per oltre 25 discipline sportive.

La storia successiva della FISD si è caratterizzata per alcune scissioni verificatesi nel suo seno: quella dei disabili dell'udito che, nel 1996, hanno ricostituito l'originaria federazione di appartenenza, e quella interna all'originaria FISHa che si è suddivisea nei due settori della disabilità fisica e mentale, connotate evidentemente da specificità molto differenti fra loro.

Con l'approvazione della L.15 luglio 2003, n.189 che detta norme per la promozione della pratica dello sport da parte dei disabili, la pratica sportiva da parte di chi è affetto da disabilità viene circondata da una serie di garanzie che riverberano il loro effetto sul piano organizzativo e finanziario ed umano.

Dal primo punto di vista, va detto che la FISD assume la natura di  Comitato italiano paraolimpico per l'organizzazione e la gestione delle attivita' sportive praticate dalle persone disabili. Le attività svolte in tale veste saranno, poi, oggetto di individuazione con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanarsi nell'arco di tre mesi dall'entrata in vigore della legge; in ogni caso tali attività dovranno svolgersi in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi emanati dal Comitato internazionale paraolimpico.

Sul versante finanziario, l'art.1 della legge destina un contributo straordinario di 500.000 euro - gravante su un fondo speciale del Ministero dell'economia e delle finanze - finalizzato alla promozione e lo sviluppo della pratica sportiva di base e agonistica delle persone disabili. Tale contributo è concesso alla FISD per ciascuno degli 2003, 2004, 2005.

Infine, con l'art.3 si sottolinea indirettamente la funzione sociale dello sport praticato dai disabili, nella convinzione che esso favorisca una vera e piena integrazione sociale.

Il CONI si impegna, in tal senso, presso il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), nonché presso ogni organo istituzionale competente in materia di sport e presso le federazioni sportive nazionali, affinche' sia promosso e sviluppato, con risorse adeguate, nell'ambito di tali strutture, di concerto con il Comitato italiano paraolimpico (ex FISD) lo sport dei disabili.
Conformemente al principio delle pari opportunità, la legge impone, altresì, che alle Paraolimpiadi, sia riconosciuto agli atleti disabili lo stesso trattamento premiale ed economico riservato agli
atleti normodotati alle Olimpiadi e che sia concesso  agli atleti guida di atleti disabili il
diritto di accompagnarli sul podio in occasione delle premiazioni.

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Per ricevere gratuitamente il periodico in nero tramite servizio postale compilare coupon e inviarlo alla sede della Sezione UIC territorialmente competente (oppure telefonare al numero 0815498834)

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CHI SIAMO NOI?

Periodico quadrimestrale di informazione a cura del Consiglio regionale dell’UIC CAMPANIA

 

Direttore responsabile

Pietro Piscitelli

 

 Coordinamento regionale

Rosanna Sangiuliano

Comitato di redazione

Pietro Piscitelli

Tommaso Sica

Vittorio Ciniglio

Comitato stampa

Giuseppe Ambrosino (NA)

Vincenzo Massa (SA)

Carmela Silvestri (BN)

Franco Trovato (CE)

Hanno collaborato a questo numero: Margherita Carbone, Paolo Colombo, Arianna Sbarra, Stefano Sportelli

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