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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

Protocollo tra l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipoventi e l'Unione Province d'Italia

Sede Centrale 23/03/2010 presiden@uiciechi.it

PROTOCOLLO TRA L’UNIONE PROVINCE D’ITALIA
E
L’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS
Roma, 24 marzo 2010


Premesso

- che le Province concorrono con i Comuni, a svolgere i compiti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali, che attengono in maniera precipua ai bisogni di tutte le persone con disabilità, tra cui i ciechi e gli ipovedenti, nonché i compiti di progettazione e di realizzazione della rete dei servizi sociali;

- che attraverso il conferimento dalle Regioni sono stati trasferiti alle Province, nell’ambito delle rispettive competenze, le funzioni e i compiti relativi alla promozione ed al coordinamento operativo dei soggetti e delle strutture che agiscono nell'ambito dei servizi sociali, con particolare riguardo alla cooperazione sociale, alle istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza e al volontariato;

- che sono state delegate alle Province preminenti funzioni amministrative in tema di programmazione e gestione amministrativa del servizio scolastico, con particolare riguardo alle funzioni e ai compiti volti a consentire la concreta e continua erogazione del servizio di istruzione;

- che sono stati attribuiti alle Province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, i compiti e le funzioni concernenti, fra l’altro, i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio;

- che in base al generale principio di sussidiarietà, sia verticale che orizzontale, qualificato dal Trattato di Maastricht come principio cardine dell'Unione Europea, viene espressamente riconosciuto il ricorso alle organizzazioni del terzo settore, e in particolare alle associazioni nazionali di promozione, tutela e rappresentanza delle persone disabili, che garantiscono la prossimità del livello decisionale a quello di attuazione e attraverso le quali il cittadino ha la possibilità di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi che incidano sulle realtà sociali a lui più prossime, prime fra tutte quelle a maggiore rischio di esclusione ed emarginazione, come quelle connesse alle varie forme di disabilità;

Considerato, altresì,

- che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è l’organizzazione che per legge e per statuto ha il compito di tutelare e rappresentare i diritti e gli interessi di tutti coloro che in Italia soffrono di minorazioni della vista (si vedano al riguardo il DLCPS 1047/1947, l’art. 115 del D.P.R. 24.7.1977, attuato dal DPR 23.12.1978 e confermato, più di recente, dall’art. 4, comma 6, della legge 12.3.1999, n. 68);

- che scopo precipuo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - ONLUS, è operare senza fini di lucro per l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, in particolare l'integrazione dei ciechi e degli ipovedenti nella società;

- che l’Unione promuove ed attua, anche mediante la creazione di apposite strutture operative, ogni iniziativa a favore dei ciechi e degli ipovedenti, in base a specifiche convenzioni con le pubbliche amministrazioni competenti o, relativamente a tipologie d’interventi non realizzate da queste, previa comunicazione alle medesime, e n particolare:
a) favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi e degli ipovedenti, la loro equiparazione sociale e l'integrazione in ogni ambito della vita civile, promuovendo allo scopo specifici interventi;
b) promuove ed attua iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi e degli ipovedenti;
c) promuove ed attua iniziative per l’istruzione dei ciechi e degli ipovedenti e per la loro formazione culturale e professionale;
d) promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi e per gli ipovedenti, favorendone il collocamento lavorativo e l’attività professionale in forme individuali e cooperative;
e) attua iniziative assistenziali rispondenti alle necessità dei ciechi e degli ipovedenti, con particolare attenzione ai pluriminorati e agli anziani;
opera nel campo tiflologico e tiflotecnico per garantire la disponibilità di sempre più avanzati strumenti;
g) promuove ed attua le attività sportive volte allo sviluppo psicofisico dei non vedenti e degli ipovedenti, anche in collaborazione con altri organismi”;

Considerato

- che l’Unione delle Province d’Italia (UPI) è l’Associazione che, in virtù della rappresentanza di tutte le Province italiane, escluse le Province autonome di Trento, Bolzano e Aosta, svolge compiti di valorizzazione, promozione, supporto tecnico e politico in favore delle associate e promuove la realizzazione di un ordinamento amministrativo che valorizzi le Province come enti esponenziali delle popolazioni residenti nell'ambito delle rispettive circoscrizioni territoriali;

- che l’UPI promuove e potenzia, nel rispetto dell’autonomia delle associate, l’attività delle Province al fi


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