UICI Onlus - sezione Liguria - LoUIS BRAILLE

La vita di Louis Braille

Braille, Louis (Coupvray, Seine-et-Marne 1809 - Parigi 1852), educatore francese di ciechi. Non vedente egli stesso dall'età di tre anni, nel 1818 fu ricoverato all'Istituto nazionale per giovani ciechi di Parigi, dove nel 1828 divenne insegnante. L'anno successivo concepì l'idea di modificare il sistema di scrittura a punti utilizzato per i messaggi militari in codice, per consentire ai ciechi di leggere. Nacque così il sistema di scrittura Braille tuttora usato in molti paesi; attualmente, infatti, i caratteri Braille sono impiegati per la realizzazione, ad esempio, di testi scolastici, enciclopedie, monete, carte da gioco, cartelli contenenti indicazioni di pubblica utilità.

La scrittura Braille

Essa non è altro che un sistema di scrittura per non vedenti strutturato in combinazioni di punti in rilievo riconoscibili al tatto, concepito a partire dal 1829.

Ogni carattere (lettere, numeri, segni d'interpunzione, note musicali) viene rappresentato da un massimo di sei punti, variamente disposti all'interno di una casella larga due punti e alta tre.
I caratteri vengono impressi a secco dal retro del foglio. Il senso di scrittura è da destra verso sinistra e vengono letti dal diritto, da sinistra a destra.
Lo strumento utilizzato è la tavoletta, o macchinetta Braille. Essa può essere in metallo o in plastica ed è costituita da un piano righettato (scanalato) rettangolare, sormontato, lungo i bordi, da un telaietto che serve a bloccare il foglio di scrittura. Tutta la parte interna del piano scanalato è libera. Un righello, composto da piccole caselle rettangolari, guida l'utente nell'incisione. I puntini sul foglio vengono impressi con l'ausilio di un punteruolo.

I non vedenti possono inoltre scrivere con uno stilo su una lavagna gommata o per mezzo di un'apposita macchina per scrivere Braille.

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