UICI Onlus - sezione Liguria - cataratta

La cataratta. Tipi di cataratta. Sintomi. Terapia.

Cataratta Patologia dell’occhio caratterizzata dalla opacizzazione del cristallino dell'occhio.
Si distingue dall'opacità della cornea e può interessare solo il cristallino (cataratta lenticolare), la parte anteriore o posteriore della capsula del cristallino (capsulare) o entrambe le strutture (capsulolenticolare).

La cataratta senile si dice "matura", ossia pronta per la rimozione chirurgica, quando tutto il fluido del cristallino è stato assorbito. Dopo l'operazione, nella maggior parte dei casi l'applicazione di apposite lenti a contatto o di occhiali permette di riacquistare una buona capacità visiva.

TIPI DI CATARATTA

La cataratta da trauma, provocata da una lesione perforante della capsula del cristallino, talvolta guarisce spontaneamente, mentre in altri casi viene complicata da altri fattori che possono creare un danno permanente.

La cataratta congenita è dovuta a un imperfetto sviluppo del cristallino o a infiammazione e la cataratta giovanile può essere ereditaria; in entrambi i casi il cristallino risulta bianco e molle.

La cataratta senile, caratterizzata da indurimento del cristallino, è la forma più diffusa e relativamente comune nei soggetti oltre i 50 anni d'età. Colpisce entrambi gli occhi, esordendo con segni scuri che si estendono dalla periferia verso il centro del cristallino, oppure di punti, che alla fine rendono opaco tutto il cristallino. Generalmente questa forma procede con il riassorbimento del liquido del cristallino, il distaccamento del cristallino dalla capsula e la sua degradazione, accompagnata dall'ispessimento della capsula.

SINTOMI

La cataratta non provoca dolore e non è accompagnata da infiammazione. Nei casi gravi causa cecità poiché ostruisce il passaggio della luce, anche se il paziente riesce comunque a distinguere il chiarore dal buio.

TERAPIA

Trattamento chirurgico della cataratta
La cataratta è una patologia del cristallino dell'occhio, che da trasparente diviene opaco e biancastro o, nei casi più gravi, scuro. La funzione visiva del paziente risulta molto compromessa, anche se permane la capacità di percepire le variazioni luminose. Attraverso un intervento chirurgico, il cristallino può essere estratto e sostituito con una lente sostitutiva. Ciò richiede l'incisione della cornea (cheratotomia) e, quindi, la rimozione delle aderenze tra il cristallino e le altre strutture oculari, che normalmente hanno lo scopo di mantenere la lente in posizione corretta. L'intervento può essere attuato in anestesia generale o locale; può essere totale o parziale, secondo che il cristallino venga interamente rimosso con la capsula che lo avvolge, o parzialmente sezionato ed estratto dalla capsula, che resta in sito.

Oggi questa forma di cataratta viene curata efficacemente per mezzo di un intervento chirurgico, durante il quale la struttura malata viene estratta; essa può essere sostituita da un cristallino artificiale, oppure può essere sostituita nelle sue funzioni da lenti correttive aventi la stessa potenza del cristallino asportato (circa dieci diottrie). L’estrazione del cristallino può anche essere effettuata mediante criochirurgia o chirurgia del freddo, con un’operazione che prende il nome di crioestrazione.

Torna alla pagina precedente. Torna alla Home Page.