UICI Onlus - sezione La Spezia

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus
sezione provinciale di La Spezia

Relazione Programmatica anno 2010

Giunti a pochi mesi dalla scadenza del mandato di questo Consiglio, io mi posso solo limitare ad esporre quello che , chiunque ci sostituirà, dovrebbe per logica fare partendo dal panorama attuale.

In questi 5 anni le iniziative intraprese per ridare vita a questa piccola Sezione sono state molteplici; però nonostante tutti i nostri sforzi per creare eventi ricorrenti per l’autofinanziamento, non siamo riusciti tuttavia ad acquistare la solidità finanziaria.
Purtroppo la grande crisi economica che ultimamente sta coinvolgendo tutta l’Italia non ha risparmiato neanche noi, che attualmente stiamo vivendo una situazione finanziaria che io non mi sento di definire semplicemente preoccupante ma che definirei addirittura tragica.

Di queste molteplici iniziative, senza dubbio molto impegnative per l’esiguo numero di persone che effettivamente le seguono, alcune sono molto redditizie altre esclusivamente rilevanti dal punto di vista dell’integrazione sociale e qualche volta alcune anche dispendiose per la Sezione e comunque da considerare, a mio parere, ugualmente fondamentali per la visibilità della Sezione perché hanno una grande rilevanza sul piano dei servizi alla comunità.
Non dimentichiamo che a livello statutario uno degli scopi dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è anche quello di offrire servizi senza che necessariamente se ne ricavi alcunché ed è proprio per questo che io ritengo che la strada più giusta per risanare la situazione finanziaria sia, dove se ne presenti la necessità, non eliminare ma, anche grazie alla collaborazione di tutti noi, modificare tenendo conto della nostra realtà attuale.
Voglio sperare che rimangano sempre ricorrenti nonostante il grande impegno che richiedono da parte nostra quali le iniziative di raccolta fondi “la calza della befana” e “l’uovo di Pasqua” che da subito si sono rivelate molto redditizie per la Sezione.
Poco simpatiche a molti ma decisamente molto valide per l’autofinanziamento sono sicuramente le sottoscrizioni a premi e, così come si faceva un tempo, dovrebbero tornare ricorrenti nell’attività annuale della Sezione; anche le cene di beneficenza, gli spettacoli musicali e teatrali sono altri mezzi che dovrebbero diventare una prassi per le associazioni come la nostra.

Il servizio di volontariato organizzato che siamo riusciti ad attivare da noi in convenzione col Comune, è una di quelle iniziative a cui già si sta cercando di apportare dei perfezionamenti, in quanto in alcuni casi viene a gravare sul bilancio della Sezione: è già in corso un tentativo di dialogo col Comune per adeguare l’attuale convenzione alle nostre esigenze.

Contemporaneamente è in corso una trattativa per un ulteriore e più adeguato sistema di convenzione con l’A.U.S.E.R., che potrà permettere di soddisfare al meglio i bisogni dei soci, con una particolare attenzione verso quelli più anziani, o di evitare la cessazione del servizio nella malaugurata ipotesi di risposte negative, da parte dell’amministrazione comunale.

E’ da considerare sicuramente un grande traguardo sul piano sociale per una Sezione piccola come la nostra riuscire ad acquistare e rendere operativo l’ambulatorio oculistico mobile; questa attività di prevenzione ci darà finalmente una credibilità e una visibilità che non potranno che giovare alla nostra associazione, ma non si può certo dire che ci abbia portato, almeno per il momento, benefici finanziari.
Purtroppo bisogna prendere atto che questa iniziativa ha richiesto l’impegno di tutte le nostre risorse, lasciandoci veramente senza risorse economiche.
Ma non ci deve nemmeno sfiorare l’ipotesi di mandare a monte un lavoro così importante che finalmente ci permette di offrire un servizio anche a chi non è socio aprendoci la strada in un ambito fondamentale quale la tutela della salute pubblica e che incredibilmente ha coinvolto e ora vede, al di là di ogni aspettativa, impegnati insieme ben quindici oculisti della nostra provincia.

Pertanto stiamo provando quella che al momento è l’unica soluzione possibile: la richiesta di contributi ad enti e istituzioni, per le quali tali concessioni dipendono unicamente dalla sensibilità, interesse e volontà.

Il progetto dell’ambulatorio oculistico è nato con l’intento di fare attività di prevenzione della cecità sia nei confronti della cittadinanza, ossia nelle piazze della nostra provincia, sia entrando nelle scuole con visite di prevenzione ai bambini della scuola materna ed elementare e ai ragazzi della scuola media.

Questi molteplici contatti col mondo scolastico (iniziative Calza della Befana, Uovo di PasqU.I.C. e ambulatorio oculistico) si prestano perfettamente alla possibilità di ricreare un servizio che un tempo era già compito dell’U.I.C.: occuparsi della preparazione degli insegnanti di sostegno mediante l’organizzazione di corsi di formazione con cui insegnare nuovamente quelle che sono le competenze adeguate al caso specifico dei non vedenti e degli ipovedenti.

Riguardo a quelle iniziative che all’inizio ho definito solamente di integrazione sociale, senza sminuirle della loro importanza verso i nostri soci, posso però tranquillamente dire che non è così difficile trasformarle in iniziative che portino proventi alla nostra Sezione. Mi sto riferendo alla nostra attività sportiva, che attualmente si concentra sull’acquaticità, corsi di nuoto e subacquea e questo grazie alla collaborazione che esiste ormai da quattro anni col G.S.O. Gruppo Sub Ospedale La Spezia; molteplici contatti con il Poseidon, una associazione che svolge le nostre stesse attività in Calabria ormai da ben dieci anni e che dimostra il suo successo ospitando durante i suoi corsi disabili provenienti da tutta l’Europa, ci fanno ben sperare che, anche grazie alla loro collaborazione, un qualcosa di simile possa nascere anche qui da noi con la conseguente organizzazione di corsi che porterebbero proventi alla nostra Sezione.

Inoltre ricordando l’aiuto pratico che da questa collaborazione, inaspettatamente, siamo riusciti a trarre durante le nostre iniziative di autofinanziamento e anche ora per l’ambulatorio oculistico, direi che non è da escludere l’eventualità di ulteriori collaborazioni con altre associazioni di diverso ambito sportivo; questo oltretutto creerebbe nuove possibilità ricreative per il tempo libero e, forse, renderebbe più facile anche da noi quello che finora si è sempre rivelato un’impresa, con la ovvia se pur triste conseguenza di rinunciare: sto pensando all’organizzazione di gite sociali che con l’aiuto e la partecipazione anche di altri potrebbe non essere più impossibile.

Il dialogo con il Comune della Spezia è stato costruttivo anche sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche e in particolare nella sonorizzazione degli impianti semaforici del centro città con semafori finalmente adeguati alle esigenze reali degli utenti non vedenti; chiaramente questo è solo l’inizio di un piano molto più complesso volto alla autonoma mobilità dei non vedenti e degli ipovedenti nell’intera città capoluogo.
Il dialogo con il Comune della Spezia è stato particolarmente costruttivo anche perché abbiamo lavorato finalmente come parte attiva nel progetto e stiamo riuscendo a coinvolgere le istituzioni in un cambiamento convinto della mentalità con cui le istituzioni devono affrontare le problematiche e soluzioni dei cittadini con esigenze specifiche.


Per il Consiglio Sezionale
il Presidente Sezionale Perugna Monica

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