UICI Onlus - sezione Liguria - la vista

La vista

Vista Senso che consente di percepire gli stimoli luminosi presenti nel mondo esterno.
Gli organi della vista sono presenti in molte specie del regno animale, dagli organismi più semplici a quelli più evoluti.
Le strutture più semplici sono costituite da recettori luminosi che permettono agli animali che li possiedono di percepire il movimento e le ombre.
Per vista vera e propria si intende, tuttavia, la trasformazione degli stimoli luminosi in immagini cerebrali. Questo processo viene espletato dagli occhi che sono in grado di recepire gli stimoli luminosi e di tradurli in impulsi nervosi destinati a raggiungere i centri della visione, localizzati nel cervello.

PRINCIPI FONDAMENTALI

Attraverso la vista vengono percepiti il colore, la forma, l'estensione tridimensionale, il movimento degli oggetti e le distanze esistenti tra essi.
Il processo della visione inizia quando le onde luminose comprese in un determinato intervallo di lunghezze d'onda colpiscono le cellule fotosensibili della retina. Oltre che dalla lunghezza d'onda delle onde luminose emesse dall'oggetto stesso, la percezione visiva dipende anche da caratteristiche specifiche dell'occhio.

In base ai principi dell'ottica, un punto posto al di sopra della linea della visione viene messo a fuoco sulla retina in un punto posto al di sotto del suo centro e viceversa. Sulla retina si forma, cioè, un'immagine capovolta degli oggetti.
Un aumento delle dimensioni dell'immagine retinica è generalmente associato all'avvicinarsi di un oggetto; lo stesso effetto può essere, tuttavia, ottenuto con l'uso di una lente, anche se la distanza reale tra l'occhio e l'oggetto rimane invariata o addirittura aumenta.

VISIONE STEREOSCOPICA

L'uomo e gli altri animali in grado di mettere a fuoco un oggetto con entrambi gli occhi sono dotati di visione stereoscopica, la quale permette di percepire la profondità del campo visivo. Il principio della visione stereoscopica può essere descritto come il processo visivo che si effettua con l'uso dello stereoscopio, uno strumento che presenta un'immagine ripresa da due angoli visivi leggermente diversi, in modo che gli occhi possano fonderla in una singola immagine tridimensionale.

DIFETTI DELLA VISTA

Il più comune disturbo della vista è provocato dalla presenza, generalmente transitoria, di cristalli o di altri piccoli corpi opachi negli umori dell'occhio.
Molto più gravi sono la cataratta, l'opacità del cristallino che si sviluppa in seguito a una lesione meccanica, all'invecchiamento o a carenze alimentari, e l'opacità della cornea; entrambe queste patologie vengono curate con procedure chirurgiche e di trapianto.

Debolezza della vista
L'emeralopia è una difficoltà di adattamento visivo alla luce crepuscolare, dovuta a carenza di vitamina A nell'alimentazione.
La nictalopia è caratterizzata da una capacità visiva in condizioni di scarsa illuminazione superiore a quella in piena luce.
L'ambliopia è un indebolimento della vista, apparentemente non causato da un danno strutturale dell'occhio, che può essere conseguente a un'intossicazione da farmaci, alcol o tabacco, oppure associato a isteria o uremia.

Difetti visivi
La miopia e l'ipermetropia sono provocate da una mancanza di simmetria della forma del bulbo oculare, cioè da un'incapacità dei muscoli oculari di modificare la forma del cristallino in modo che possa mettere a fuoco con precisione l'immagine sulla retina.
La miopia può essere corretta con l'uso di lenti biconcave, mentre l'ipermetropia richiede lenti convesse.
La presbiopia è conseguente alla perdita di elasticità dei tessuti oculari dovuta all'invecchiamento; di solito compare dopo i 50 anni ed è simile all'ipermetropia.
Tutte queste condizioni possono essere corrette rapidamente con l'uso di lenti adatte.
L'astigmatismo è dovuto alla deformazione della cornea o del cristallino, che perdono il loro normale contorno sferico, assumendo una maggiore curvatura lungo un meridiano rispetto all'altro.
L'anisoiconia è una condizione frequente, in cui le immagini prodotte in un occhio hanno dimensioni diverse rispetto a quelle che si formano nell'altro.
Difetti, debolezza o paralisi dei muscoli esterni del bulbo oculare possono provocare difetti della vista come la diplopia o sdoppiamento della visione e lo strabismo. Nei casi più lievi, lo strabismo può essere eliminato con l'uso di lenti a cuneo, mentre nei casi più gravi è spesso necessario un intervento chirurgico sui muscoli oculari.

CECITA'

La cecità può essere provocata dalla compressione del nervo ottico, da un trauma oppure da un distacco della retina; talvolta è possibile operare una correzione di questo difetto per mezzo di un intervento chirurgico.

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