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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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Che cosa è e come è fatto un url.

Per racchiudere in un unico "indirizzo" tutte queste informazioni è stato creato uno schema detto URL (Uniform Resource Locator), ossia Localizzatore Uniforme di Risorse.

Un URL assume normalmente la forma seguente:

  • metodo://nomemacchina:porta/nomeoggetto dove il metodo (di accesso alla risorsa, anche detto schema) può valere solitamente http, ftp, telnet, news, mailto o file a seconda del protocollo che si deve utilizzare; il nome-macchina è il nome (letterale o IP) del computer su cui si trova l'oggetto; la porta (solitamente sottintesa, nel qual caso si assume un valore standard che varia a seconda del protocollo scelto) è il numero della porta con cui si intende comunicare con la macchina (argomento tecnico che possiamo per adesso sorvolare); il nomeoggetto è il nome completo (percorso e nome del file) dell'oggetto.

Anche qui, non preoccupatevi se non avete afferrato subito tutto: più avanti troverete vari esempi di URL, e comunque la pratica vi sarà di grande aiuto.

La stragrande maggioranza delle macchine collegate alla rete - almeno, quelle su cui vengono realizzati gli ipertesti, gli archivi di software... - sono grossi calcolatori che funzionano con il sistema operativo Unix; pertanto i nomeoggetto seguono per definizione (e anche quando la macchina a cui ci si collega è un PC) le convenzioni dello Unix, e non, ad esempio, dell'MS-DOS.

Nella pratica, questo significa alcune cose importanti da tenere a mente:

  1. Le barre che compaiono negli URL sono diritte (cioè / ) e non rovesciate ( ) come quelle dell'MS-DOS!
  2. Mentre per quanto riguarda il metodo e il nomemacchina non c'è differenza tra maiuscole e minuscole (sebbene comunemente si usino solo minuscole), per quanto riguarda il nomeoggetto la differenza c'è: scrivere i nomi dei file o delle directory in maiuscolo, in minuscolo, o con l'iniziale maiuscola e il resto minuscolo fa differenza, e può impedirvi di recuperare l'oggetto!

In realtà, lo schema dell'URL varia leggermente a seconda del protocollo scelto, per cui può essere utile esaminare alcuni esempi:

  • http://www.cl.ais.net/mkurth/atsfaq.html, questo indirizzo corrisponde all'ipertesto atsfaq.html (gli ipertesti sono ndividuati dall'estensione .html o .htm) posto nella directory mkurth situata nella directory radice (root) del computer www.cl.ais.net (ossia, il computer www situato nel sottoinsieme cl del sottoinsieme ais del dominio net), da trasferire seguendo il protocollo HTTP.
  • http://www.polito.it/~bertola/, questo indirizzo, simile al precedente, presenta però alcuni aspetti particolari. Per prima cosa, vi è indicato un percorso (/~bertola/) ma non un nome di file; in questo caso, e solo per il protocollo HTTP, viene sottinteso il nome di file index.html (notare l'estensione di quattro caratteri: nello Unix non c'è la limitazione a tre caratteri!); se questo file c'è, esso viene letto come ipertesto (vista la sua estensione .html, che indica appunto un ipertesto); se questo file non c’è, a seconda della configurazione del sito, viene presentato un elenco dei file contenuti nella directory indicata e l'utente può sceglierne uno, o viene restituito un messaggio d'errore. Va inoltre notato il carattere speciale ~ (se non l'avete sulla tastiera del vostro PC, potete realizzarlo tenendo premuto il tasto Alt sinistro, digitando il numero 126 sul tastierino numerico, e quindi rilasciando Alt). Esso indica che il nome seguente è il nome di un "utente" del computer, e non un normale percorso sull'hard disk. Di fatto, la scrittura /~bertola/ è un altro modo per indicare la directory public_html (è un nome convenzionale, che significa "ipertesti pubblici"!) posta all'interno dell'area dell'utente bertola. Per farla breve, indirizzi contenenti ~ corrispondono solitamente a pagine scritte da singoli utenti nel proprio tempo libero ( home page), mentre gli indirizzi senza ~ si riferiscono solitamente a pagine ufficiali dell'ente o dell'azienda possessori del computer. Si noti infine la barra ( / ) finale: con molti browser non è necessaria, ma è utile abituarsi a metterla in quanto indica e permette di sapere immediatamente che l'ultimo nome scritto prima (nel nostro caso, ~bertola) rappresenta una directory e non un file.
  • ftp://ftp.coast.net/SimTel/win3/sysutil/3dk24.zip, questo indirizzo individua il file 3dk24.zip (che, come dice l'estensione, è un archivio realizzato con PkZip) situato nella directory /SimTel/win3/sysutil/ (sono tre directory una dentro l'altra: notare che SimTel è diverso da simtel!) del computer ftp.coast.net e da trasferire mediante il protocollo FTP e da un sito FTP anonimo. L'inserimento dell'URL di un file su di un browser provocherà lo scaricamento del file (ossia la copia dal computer remoto al proprio) e una azione che varierà a seconda dell'estensione del file, che può essere configurata dall'utente e che generalmente sarà poi il salvataggio su disco.
  • ftp://ftp.sunet.se/pub/pc/, questo indirizzo individua la directory (come si desume dalla barra finale: se non ci fosse, individuerebbe un file) denominata pc e contenuta nella directory pub della root directory del computer ftp.sunet.se, alla quale si vuole accedere tramite il protocollo FTP usato in modo anonimo. L'inserimento in un browser dell'URL di una directory con protocollo FTP provoca la visualizzazione dell'elenco dei file contenuti in essa, preceduto in certi casi da messaggi informativi predisposti dall'amministratore del sito remoto.
  • telnet://165.113.211.4:4801, questo indirizzo individua un collegamento mediante il protocollo TELNET con il computer 165.113.211.4 (individuato non mediante il suo nome letterale, ma mediante il suo indirizzo IP) usando la porta numero 4801.
  • gopher://gopher.polito.it/, questo indirizzo determina un collegamento con il gopher del Politecnico di Torino. Verranno presentati una serie di menu che permetteranno di scaricare file di vario tipo.
  • mailto:bertola@athena.polito.it, sui browser che supportano la spedizione di posta, ossia tutti quelli pubblicati negli ultimi due anni, l'immissione di questo indirizzo provoca l'apertura di una finestra nella quale è possibile inserire un messaggio. Il messaggio viene successivamente spedito, seguendo il protocollo SMTP, all'utente bertola del computer o dominio athena.polito.it (si veda la sezione sugli E-mail per il significato di @!).
  • news:it.faq, questo indirizzo individua il newsgroup it.faq, sottintendendo il "nomemacchina" (che sarà quindi quello specificato come default nella configurazione del programma che si sta usando per leggere le news).
  • file:///C|/Doc/inizio.htm, il metodo file serve per recuperare file direttamente dal proprio hard disk, senza usare la rete; in questo caso, l'indirizzo corrisponde al file inizio.htm posto nella directory C:\Doc di un PC con Windows. Si noti che l'indirizzo rispetta comunque le convenzioni Unix sopra citate: le barre sono state convertite da rovesciate a diritte, e i due punti - carattere che negli URL, come visto, indica il numero di porta - sono stati convertiti nella barra verticale (quella che, sulle tastiere italiane, è normalmente posta sull'ultimo tasto in alto a sinistra). Le barre iniziali sono tre e non due, in quanto dovrebbero esserci le due barre iniziali, poi il nome della macchina, poi un'altra barra, ma il nome della macchina è sottinteso!

Ho fatto esempi relativi a tutti i metodi di accesso normalmente usati; in realtà, molti browser recenti utilizzano internamente altri metodi non standard per indicare altri tipi di risorse, che comunque l'utente non dovrebbe utilizzare direttamente.

In conclusione, va detto che non tutti i programmi usati in rete si servono degli URL per individuare l'oggetto che l'utente desidera. Tipicamente, l'uso degli URL è associato all'uso di un browser: in essi è possibile chiedere al programma di recuperare un oggetto fornendo direttamente l'URL.

Invece, se si utilizzano altri programmi, ad esempio per la posta, o per il trasferimento di file, o per la lettura delle news, normalmente verrà chiesto di identificare l'oggetto fornendo le stesse informazioni (nome del computer, nome del file...) in un modo diverso e variabile da programma a programma.

La grande innovazione degli URL, che è alla base dell'esplosione di Internet avvenuta negli ultimi anni, è proprio quella di racchiudere in un unico insieme di caratteri tutte le informazioni necessarie per individuare un oggetto messo in rete!