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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

Vigevano, una città a ostacoli

Da La provincia pavese del 13/11/2011

Autore: Gualco-Bombonato

VIGEVANO. Barriere, scalini, marciapiedi sconnessi, auto parcheggiate davanti agli scivoli. La città continua a essere un percorso a ostacoli per i disabili. Le associazioni che assistono e sostengono i portatori di handicap e le loro famiglie lo hanno segnalato ieri, per l'ennesima volta, con una dimostrazione pratica. Ma hanno studiato anche un progetto per rendere completamente accessibili i percorsi dalla stazione a piazza Ducale e da piazza Ducale al mercato. La carrozzina di Andrea Gramegna, referente della Uildm di Vigevano, è stata lo strumento per mostrare sul campo quanto sia ancora difficile percorrere la città per chi è portatore di disabilità motoria o visiva, ma anche per chi spinga un passeggino. Il viaggio è cominciato in piazza Ducale. Con Andrea Gramegna c’erano Nicola Stilla, presidente regionale dell’Unione ciechi, Antonio Scarioni, presidente dell’Anffas Vigevano, Paolo Colli, presidente dell’associazione Ghan di Vigevano, Andrea Piccolini, consulente dell’Unione ciechi, Renato Gandolfi, assistente del professor Alessandro Greco del Dipartimento di Ingegneria edile del territorio dell’Università di Pavia, che ha collaborato ad elaborare il progetto “Progettare senza barriere”. In cammino con il gruppo c’era anche l’assessore Andrea Ceffa. In piazza Ducale l’acciottolato è improponibile pr chi viaggia in carrozzina. Ma anche passando sulla parte lastricata si incrocia il percorso di biciclette e auto. Non va meglio sotto i portici, dove gran parte dei negozi non ha rampe d’accesso e dove i gradini di discesa dalla piazza al livello strada sono un vero e proprio salto. Altri problemi in via Roma: non esistono indicazioni sul punto in cui finisce l’isola pedonale e comincia la zona aperta al traffico. Un grave inconveniente, soprattutto per i non vedenti, che si potrebbe eliminare differenziando il selciato. Piazza S. Ambrogio ha marciapiedi a raso, ma tutti i negozi hanno scalini e le fioriere ostacolano il passaggio. «Tra i nostri obiettivi – afferma Colli – c’è anche quello di sensibilizzare i commercianti ad attrezzare con rampe d’accesso i negozi». Ma si insiste anche sull’educazione al senso civico dei cittadini. In via Rocca Vecchia l’unica rampa di discesa dal marciapiedi è ostruita da un’auto e la carrozzina deve scendere da un gradino piuttosto alto. Andrea Gramegna richiama allora lo slogan “Se vuoi il mio posto prendi il mio handicap” adottato a Como contro la sosta selvaggia che ostacola il percorso dei disabili. Via Marazzani offre marciapiedi sconnessi e senza scivoli. Svoltando a destra nel controviale verso la stazione si trovano, oltre a marciapiedi alti, rampe di accesso ai passi carrai ripide e scivolose: una trappola per carrozzine e portatori di handicap visivi. Per raggiungere la stazione non c’è altra scelta che percorrere un tratto sull’asfalto del viale fino alle strisce pedonali e anche qui bisogna aspettare un bel po’ prima che una macchina si fermi per lasciar passare la carrozzina. Alla stazione l’attraversamento dei binari non è facile e le ruote della carrozzina fanno fatica sui solchi che dividono i pannelli. «Senza contare – dicono i volontari – che sulla linea Milano-Mortara non esiste ausilio per salire sui treni». Tutti problemi che lo studio “Progettare senza barriere” vuole affrontare e risolvere, in collaborazione con le scuole, creando percorsi accessibili e attrezzati di mappe tridimensionali e in Braille. Per lo studio anti-barriere, che riguarda Vigevano e Pavia, servono 30mila euro. Al Comune ne sono stati chiesti 3mila. «Abbiamo riconvocato la Commissione barriere archittettoniche – afferma l’assessore Ceffa – e il primo obiettivo è intervenire in qualche zona. C’era uno studio che speriamo di poter rifinanziare, compatibilmente con la situazione di bilancio».
di Lorella Gualco e Simona Bombonato

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