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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 8 del 2009

Titolo: Anziani oggi: quali strutture?

Autore: Laura Santi


Articolo:
Ci sono dei punti fermi che compaiono costantemente quando si indaga la condizione degli anziani ciechi negli istituti o nelle case di riposo. Che il dualismo «istituti per ciechi - case di riposo comuni» significhi una realtà drasticamente diversa, è sotto gli occhi di tutti. Ma c'è più di tutto una sensazione, un umore dominante che pervade i pareri, i racconti, le testimonianze di chi opera negli istituti per ciechi. Ed è una domanda di fondo: «dove stiamo andando?». Il fattore demografico che rende l'universo ciechi-anziani sempre più sparuto, il fattore economico e delle risorse sociosanitarie, una storia - e una geografia - degli istituti frammentaria, fanno apparire il fenomeno come «residuale», in via d'estinzione. L'universo dei ciechi anziani - o anziani ciechi, che non è la stessa cosa - ospiti degli istituti, è un qualcosa di cui si parla di straforo, e le scarsissime risorse sul web stanno lì a testimoniarlo. Una storia e una geografia a dir poco disomogenee, in cui l'unico tratto trasversale comune è la consapevolezza di volere (e dovere) capire quale direzione finalmente prendere. C'è chi ci prova, a livello individuale. Ci sono i «case histories» di buona gestione, più spesso al nord ma anche al sud. Ci sono poi i «carrozzoni». C'è chi cerca di ripensare i servizi, lasciandosi alle spalle il secolo scorso. Ma alla fine dei giochi, la materia è un magma indistinto.



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