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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 9 del 2009

Titolo: ITALIA - Sul filo di lana vince il buonsenso

Autore: Giuseppe Cordasco


Articolo:
Doveva essere la cronaca di una protesta che sarebbe stata lunga e clamorosa per le sue forme, e invece la storia che stiamo per raccontare si è fortunatamente trasformata in una pagina positiva per il futuro delle attività dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Le ragioni le spiega il presidente Tommaso Daniele, il cui racconto inizia proprio dalla premessa battagliera da cui tutta la vicenda aveva preso le mosse. "Da tempo vi erano una serie di questioni che con forza avevamo posto al governo - esordisce il presidente Daniele - e in risposta alle quali avevamo ottenuto sempre dei secchi rifiuti". Le richieste vertevano fondamentalmente su quattro ambiti ben precisi: il servizio civile, l'integrazione scolastica, le attività di patronato e il recupero dei tagli ai contributi statali. Questa volta però l'Unione aveva deciso di fare sul serio e al termine di un'assemblea dei quadri dirigenti si era deciso di dare vita ad una forma di protesta mai attuata in passato. "Se le nostre richieste non fossero state accolte - continua Daniele - avremmo organizzato una presenza costante e continua di 100-150 ciechi davanti a Palazzo Chigi a tempo indeterminato. In questo senso avevamo già programmato una sorta di turnazione tra tutte le nostre delegazioni regionali, che si sarebbero date il cambio e non avrebbero fatto mancare mai la propria presenza a Piazza Colonna". Ma non finisce qui, perché a tutto ciò si sarebbe sommato poi anche lo sciopero della fame che avrebbero intrapreso una serie di componenti della Direzione Nazionale dell'Unione. "Si trattava della prima volta in cui decidavamo una forma di lotta così netta e categorica - precisa il presidente Daniele -. Non che in passato non avessimo già organizzato delle manifestazioni di protesta, ma si era sempre trattato di eventi unici che avevano coinvolto per una sola volta 3-4mila persone. Per l'occasione invece l'impegno sarebbe stato più oneroso e soprattutto di più lunga gittata".



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