Numero 5 del 2015
Titolo: Pausa di riflessione
Autore: Antonio Russo
Articolo:
I cicli economici quando sono in crisi determinano una crescita inevitabile della povertà che si riflette anche sui bisogni della vita quotidiana di tutti. Se parliamo di disabili questi bisogni sono sempre legati allo stato sociale che vive la precaria condizione di uno stile di vita spesso emarginante. Questo per dire che il valore economico delle disabilità si concentra sui servizi ad essi erogati da qualunque tipo di istituzioni.
Parlare di riformare il livello qualitativo di questi vuol dire affiancarli ad una società consapevole nella quale ci sono persone che necessitano degli altri per sopravvivere, e allora la cosa si fa complessa se si affronta il problema dei costi che la persona svantaggiata deve superare per sbarcare il classico lunario di ogni giorno.
Ci siamo già occupati su queste pagine della ventilata riforma dell'Isee, indicatore della situazione economica equivalente: non vorrei ripetermi, dato che la questione è stata anche da altri ampiamente trattata.
Per noi sordociechi i servizi specifici dati come ausili per farci superare la doppia minorazione potrebbero diventare un sogno con occhi ed orecchie ben tappati.
Riflettiamo insieme su un qualcosa che ci inquieta la coscienza, sostenuti dalla certezza di interpretare il nostro disagio nel leggere tante notizie preoccupanti per tutti.
Antonio Russo