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Corriere dei Ciechi

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Numero 7-8 del 2016

Titolo: TRATTATO DI MARRAKECH- Leggere è un Diritto di tutti

Autore: Chiara Giorgi


Articolo:
Accesso all'informazione e alla cultura per le persone con disabilità e Trattato di Marrakech

E l'Italia manca all'appello. Ratificato da 20 Paesi, ultimo in ordine di tempo il Canada, il Trattato di Marrakech può finalmente entrare in vigore. Il Trattato renderà possibile il libero scambio internazionale non commerciale di materiale librario protetto dal diritto d'autore, in modo che possa essere utilizzato in formati accessibili, quali Braille e audio.
Oltre che per ciechi e ipovedenti il Trattato avrà effetti positivi anche per le persone dislessiche o con altre difficoltà di lettura.
"Come abbiamo avuto modo di illustrare durante la Conferenza "Leggere: un Diritto di tutti - accesso all'informazione e alla cultura per le persone con disabilità e Trattato di Marrakech", che abbiamo organizzato insieme all'on. Laura Coccia e con la collaborazione dell'Associazione Italiana Editori lo scorso 20 giugno alla Camera dei Deputati, in Europa solo il 5% dei libri è accessibile ai non vedenti e questo numero si riduce all'1% nei Paesi in via di sviluppo", dichiara il Presidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto. "Col Trattato di Marrakech, avremo una opportunità in più per accedere al sapere, alla cultura, alla conoscenza in una posizione di uguaglianza, cittadini tra i cittadini.
La conferenza voleva richiamare l'attenzione sul Trattato di Marrakech volto ad agevolare l'accesso alla lettura per tutti. Un Trattato internazionale adottato all'unanimità dalla Conferenza Diplomatica dell'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) a Marrakech, Marocco, il 27 giugno 2013.
"Non poter leggere come gli altri è la violazione di un diritto umano fondamentale" - dichiara Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente EBU - European Blind Union. "Col Trattato di Marrakech, si spalancheranno finalmente le porte del sapere e della cultura per milioni di ciechi e ipovedenti nel mondo. Mi piacerebbe tornare qui, più prima che poi, per celebrare la ratifica da parte dell'Unione europea e dell'Italia, rispondendo positivamente ad un'aspettativa molto diffusa tra le persone con disabilità, che vogliono leggere come o più di coloro che vedono".
"Sono contenta di aver promosso insieme all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti questo incontro che vuole affrontare il problema dell'abbattimento alle barriere, in questo caso non architettoniche ma sensoriali", dichiara l'on. Laura Coccia. "L'accesso alla cultura è un aspetto fondamentale, e deve essere garantito a tutti, in un Paese che si definisce civile".
"Le persone con disabilità hanno vissuto con grande entusiasmo l'arrivo del Trattato di Marrakech come strumento di accesso alla cultura. La mancanza di informazioni in formato accessibile pone tutte le persone con disabilità in una condizione di grande svantaggio. Come chiunque altro, esse hanno bisogno di informazioni per istruirsi, lavorare, partecipare alla vita culturale, leggere nel tempo libero e prendere parte alla società", afferma il Segretario generale EDF - European Disability Forum, Rodolfo Cattani. "Il Trattato è veramente un bell'esempio di civiltà, solidarietà e concreta cooperazione internazionale a costo zero. Ratificarlo è un dovere morale, un atto di giustizia contro la discriminazione".
Per Stefano Tortini, Vicepresidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, "il diritto alla lettura è parte integrante del diritto di studio e in questo l'Unione è sempre stata in prima linea, fin dal 1928, anno in cui fondò la Biblioteca Italiana per i Ciechi "Regina Margherita" di Monza, garantendo ai ciechi e agli ipovedenti italiani la possibilità di avere i libri per studiare. Abbiamo grande rispetto del diritto d'autore - continua Tortini - e riconosciamo il genio creativo degli autori, ma abbiamo la necessità di poter leggere e studiare. Sono numerosi i servizi e le sinergie che l'Unione ha attivato in questo campo, tra i quali ricordiamo il Centro nazionale del Libro Parlato e il servizio Evalues che permette di scaricare, ogni giorno, alcuni fra i maggiori quotidiani italiani in maniera molto semplice e del tutto gratuita".
Nel suo messaggio di saluto, Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, assicura l'attenzione del Ministero, in un confronto partecipato con le associazioni, a vantaggio dell'accessibilità dei beni culturali. "Finalmente lo scorso dicembre è stato istituito un ristretto gruppo di lavoro presso il Ministero con il compito specifico di individuare iniziative atte a rafforzare la diffusione e l'applicazione delle "Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d'interesse culturale" emanate nel 2008, nonché proporre eventuali aggiornamenti e integrazione dei contenuti".
"Da parte del Governo italiano, c'è sempre stato silenzio al riguardo", ha dichiarato David Hammerstein Mintz nel suo intervento in rappresentanza dell'Unione Mondiale dei Ciechi. "Si tratta principalmente di una mancanza di volontà politica. Il Trattato è molto utile e non fa male a nessuno, non ci sono prove - in nessun paese - dell'aumento della pirateria da parte di associazioni che si occupano della disabilità visiva. Milioni di persone sono ora in attesa di prendere in prestito libri grazie al Trattato di Marrakech. Il Trattato di Marrakech è anche stato portato alla Corte di Giustizia europea che si esprimerà nel mese di ottobre per riconoscere la competenza europea. Certo, così facendo abbiamo perso tre anni di accesso alla cultura per tutti".
"Gli editori amano i libri e amano leggere", inizia così l'intervento di Federico Motta, Presidente AIE - Associazione Italiana Editori. "E non siamo indifferenti nei confronti di quei cittadini che vogliono leggere ma non riescono a farlo. Siamo convinti che l'accessibilità sia un compito della Repubblica e nemmeno noi editori ci esimiamo dal farlo. Crediamo nella collaborazione tra gli enti coinvolti - per questo oltre l'85% dei libri vengono forniti dagli editori alla stessa Biblioteca di Monza - e crediamo nell'innovazione tecnologica, abbiamo messo a punto un sistema che possa garantire molti più libri accessibili, senza l'aumento di costi da parte dello Stato. Come è stato detto, con il Trattato di Marrakech ci troviamo in un momento di impasse di competenze tra l'Unione europea e gli Stati membri. Non aspettiamo la ratifica e la successiva Direttiva europea. Significherebbe perdere altri due-tre anni nella migliore delle ipotesi. Mettiamoci subito attorno a un tavolo: editori, persone portatrici delle diverse disabilità di lettura, e politica. Anticipiamo il processo e troviamo le soluzioni normative migliori per recepire il Trattato. È ciò che conta".
"Come Fondazione LIA ci occupiamo della promozione del libro e della lettura in tutte le sue forme tradizionali e digitali, attraverso attività di educazione, informazione, sensibilizzazione e ricerca, garantendone i principi fondamentali di accessibilità, integrazione e socialità", commenta Cristina Mussinelli, Segretario generale Fondazione LIA - Libri Italiani Accessibili. "La Fondazione si sostiene con fondi privati, svolgendo progetti speciali e offrendo consulenze e formazione specifica. Ci piacerebbe poter continuare il lavoro, soprattutto in Italia visto che abbiamo più riconoscimenti all'estero che nel nostro paese".
"Auspichiamo che presto anche l'Italia proceda alla ratifica del Trattato, sarebbe un modo di rispondere all'impegno che lo Stato ha assunto con la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità", conclude il Presidente nazionale dell'Unione Mario Barbuto.



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