Numero 4 del 2017
Titolo: RUBRICHE- Lavoro Oggi
Autore: a cura di Mario Mirabile
Articolo:
Il lavoro oggi, ma da dove si parte?
Abbiamo letto sul sito dell'Unione e sul giornale elettronico che a far data dal 6 marzo 2017, è attivo, presso la Sezione territoriale UICI di Vibo Valentia, il primo tirocinio formativo e di orientamento extracurriculare per neolaureati entro il 18esimo mese dal conseguimento del titolo, che vede coinvolta una giovane dottoressa in Scienze dell'Amministrazione presso l'Ateneo Unitelma Sapienza di Roma. Ma in che cosa consiste effettivamente questa attività? Chi è questa dottoressa e perché ha scelto proprio l'Unione per effettuare questo periodo di tirocinio?
Lo abbiamo chiesto direttamente al segretario dell'Unione di Vibo Valentia Tommaso Brezzi, tutor della tirocinante, che, soddisfatto per l'avvio del tirocinio presso gli uffici sezionali, gentilmente ha risposto ai nostri quesiti:
D. Chi è questa persona che ha scelto di svolgere il tirocinio presso di voi?
R. Si chiama Ylenia Batano, ha 24 anni e collabora già da qualche tempo con la sezione.
D. Ma è una persona non vedente?
R. No, è una persona vedente, ma è una socia sostenitrice.
D. Come si è avvicinata all'Unione?
R. Possiamo dire che ha conosciuto la realtà dell'Unione attraverso il classico passa parola; dapprima ha preso contatti con l'ufficio lavoro della Presidenza Nazionale UICI, i cui referenti l'hanno indirizzata alla sezione di Vibo.
D. È la prima volta che avete in sezione un tirocinante?
R. Sì, per noi è un’esperienza sicuramente stimolante.
D. In queste prime settimane com'è l'approccio della tirocinante alla realtà dell'Unione?
R. Sono rimasto veramente colpito. Pur se l'inizio del tirocinio ha coinciso con l'inizio del servizio civile, posso affermare che Ylenia si è integrata a pieno nel contesto e nelle attività sezionali. È una persona molto precisa e meticolosa e porta a termine scrupolosamente gli incarichi che le vengono attribuiti.
D. In cosa consiste effettivamente l'attività della tirocinante e voi cosa state facendo per farla integrare all'interno della realtà sezionale?
R. Ci affianca nell'attività di patronato, nella gestione delle pratiche del Caf e nell'organizzazione delle iniziative portate avanti dalla sezione.
Parliamone ora proprio con la tirocinante, che abbiamo intervistato mentre era in ufficio:
D. Quando si è laureata e che tesi ha discusso?
R. Mi sono laureata il 20 luglio 2016 discutendo una tesi in Filosofia politica dal titolo "Il cesarismo tra autoritarismo e democrazia plebiscitaria".
D. Mi sembra una tesi che poco si avvicina a quella che è la realtà dell'Unione. Come mai ha deciso di effettuare il tirocinio presso una sezione dell'Unione?
R. Perché già conoscevo la realtà dell'Unione avendo contribuito a portare avanti alcune iniziative.
D. Come si sta trovando?
R. Benissimo! La sezione di Vibo Valentia è una grande famiglia!
D. Quanto durerà il tirocinio?
R. Il tirocinio durerà 3 mesi, ma si può chiedere una proroga di esso.
D. Cosa si aspetta da questo periodo di formazione?
R. Di fare un'esperienza importante e di apprendere tutto ciò che mi verrà insegnato, soprattutto sulle potenzialità del volontariato e sulle svariate attività portate avanti dall'Unione.
D. Le piacerebbe continuare a lavorare o a svolgere attività di volontariato presso la nostra associazione?
R. So che non è semplice restare a lavorare presso l'Unione, ma mi piacerebbe lavorare nel terzo settore. Sto facendo anche un master presso l'Unitelma e ambisco a discutere una tesi in cui l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sia al centro. Posso dire che questo tirocinio mi ha dato la possibilità di aprirmi ad un settore del mercato del lavoro che non conoscevo.
È doveroso fare un grande in bocca al lupo ad Ylenia, che può essere da esempio e da sprone per tanti giovani che, mettendo a disposizione le loro competenze ed il loro tempo alle nostre strutture, possono ricevere in cambio l'acquisizione di competenze nei settori più svariati di cui si occupano le nostre sezioni. Anche le nostre sedi territoriali possono avvalersi di convenzioni con le università per utilizzare le competenze e la disponibilità che tanti giovani possono mettere a disposizione.