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Numero 10 del 2017

Titolo: Novità dal Web.

Autore: Barbara Lispi.


Articolo:
Novità dal Web.

Di Barbara Lispi.

Ecco le novità dal Web:

1. Acrobat Reader DC installa un'estensione per Chrome. Se sul proprio PC è installato Adobe Acrobat Reader DC oppure se s'installa da zero, si noterà come l'ultima versione cerchi di installare una nuova estensione in Google Chrome che prova a diventare il componente predefinito per la gestione dei PDF, anche se non può attivarsi senza l'abilitazione dell'utente. Questa estensione è configurata per inviare statistiche anonime sul suo uso e richiede il permesso di accedere ai dati di qualunque sito aperto in Chrome. Se tale componente non piacesse, basterà negare l'abilitazione o eliminarlo. Chrome può essere utilizzato anche come visualizzatore di PDF predefinito, quindi, non c'è bisogno di ricorrere a software di terze parti.

2. Autocompletamento dei moduli: attenti ai campi nascosti. Secondo il ricercatore finlandese Viljami Kuosmanen, i dati inseriti nei moduli online sarebbero a rischio. Compilando un modulo online, il browser richiama la funzione di autocompletamento che consente di non scrivere, ex novo, email, nome, cognome ecc. Un sito che chiede la mail e il nome, potrebbe raccogliere molte più informazioni di quante chieda, grazie a una lacuna di Chrome, Safari, Opera e delle estensioni come LastPass. L'utente invia nome, cognome ed email ma il sito riesce a raccogliere, se è usato l'autocompletamento, dati come l'indirizzo di residenza, il nome dell'azienda e i numeri telefonici.

3. Windows 10 sarà più attento alla privacy: ecco come. Molti hanno criticato Windows 10 perché non consente di disabilitare la telemetria e l'invio d'informazioni a Microsoft sullo stato del sistema. Microsoft, starebbe lavorando a delle modifiche che permetteranno agli utenti di capire quali dati siano condivisi e d'attivare una serie d'impostazioni per regolare il comportamento di Windows 10. Con il lancio di Windows 10 Creators Update, poi, gli utenti potranno decidere quali dati condividere con Microsoft nell'ambito del servizio di telemetria; sono una serie di opzioni di configurazione in più che saranno mostrate durante la procedura d'installazione o di aggiornamento di Windows 10.

4. Google, accordo in vista con il fisco italiano. Dopo l'accordo con Apple dell'anno scorso, il fisco italiano starebbe per fare lo stesso anche con Google che avrebbe accettato di versare una somma compresa tra 270 e 280 milioni di euro all'agenzia delle Entrate. Google così chiuderà ogni contestazione legata al mancato versamento dell'IRES, imposta sul reddito delle società, in Italia dal 2009 al 2013. Analoghe verifiche fiscali sono in corso anche nei confronti di società come Facebook e Amazon.

5. Apple presenta il suo file system APFS, migrazione automatica da HFS+. Apple, lo scorso anno aveva anticipato la sostituzione dello storico file system HFS+, usato dal 1998, con APFS (Apple File System). In beta già dallo scorso giugno, APFS, il nuovo file system Apple, sostituirà, in macOS, HFS+. La versione beta di iOS 10.3 per iPad e iPhone già usa per default il nuovo file system e fa migrare i dati automaticamente da HFS+ a APFS. Non manca molto, quindi, all'adozione di APFS su tutti i prodotti Apple.

6. Microsoft sfida i Chromebook con Intune e nuovi PC Windows 10 economici. Microsoft prova a entrare nelle scuole presentando nuovi economici PC Windows 10 da 189 dollari anche grazie alla nuova app Intune for Education che consente di gestire tutti i sistemi da un unico pannello di amministrazione. Quest'App, basata sul cloud, permette di interagire con un massimo di 30 40 pc per aula. I docenti possono definire fino a 150 impostazioni sui PC collegati decidendo quali app usare, quali browser, quali elementi visualizzare nel menu Start ecc. Le varie impostazioni sono molto utili per definire profili diversi considerando che nella maggior parte dei casi i PC sono condivisi tra più studenti.

7. Malware nel Play Store infetta 2 milioni di dispositivi. I ricercatori di Check Point hanno scoperto un nuovo malware distribuito attraverso una ventina di app pubblicate sul Play Store: HummingWhale, variante del noto HummingBad scoperto a metà del 2016, avrebbe già infettato circa 2 milioni di dispositivi aggredendo i device durante l'installazione di app malevole. Installate le app, il Device Android è messo in comunicazione con un server Command and Control gestito dagli aggressori che permette di veicolare nuovo codice malevolo oltre a una serie d'inserzioni pubblicitarie.

8. Android Instant Apps: cosa sono e come funzionano. Android Instant Apps è una funzione che consente di usare alcune app Android senza installazione. L'idea è di rendere accessibile un'applicazione direttamente dal motore di ricerca oppure cliccando un link. Secondo gli ingegneri di Google, qualunque sviluppatore può rendere la propria app compatibile con Instant Apps: basterà solamente "modularizzarla", così da renderne disponibili le principali caratteristiche anche all'infuori dell'applicazione stessa. Google, comunque, spiega che si tratta di una funzionalità ancora sperimentale.

9. Windows 10, più difese contro gli exploit zero-day. Secondo Microsoft, Windows 10 sarà sempre più abile nel riconoscere e neutralizzare nuovi codici exploit. Con l'aggiornamento Anniversary Update versione 1607 di Windows 10, premendo la combinazione tasti Windows+R e poi digitando winver, si potranno vedere i nuovi livelli di difesa introdotti contro il codice potenzialmente dannoso. Queste nuove misure di sicurezza sono state inserite non soltanto in Windows 10 Enterprise ma in tutte le edizioni di Windows 10, comprese la Pro e la Home.

10. La crittografia end-to-end di ProtonMail passa per Tor. Inviare un messaggio che si autodistrugga? Inviare un'email con la certezza che non sia letta da terzi? ProtonMail è un servizio che risponde a queste esigenze. Realizzato da un gruppo di esperti del CERN e del MIT, ProtonMail utilizza server situati fisicamente in Svizzera e offre la garanzia di messaggi cifrati end-to-end. Il team di sviluppo di ProtonMail ha deciso di offrire una caratteristica in più: da oggi gli utenti del servizio possono utilizzarlo dalla rete Tor collegandosi con un indirizzo onion, ossia https://protonirockerxow.onion.

11. Cortana per Android si lega con la schermata di blocco. Microsoft porterà l'assistente digitale Cortana su Android. Dall'Italia la versione di anteprima di Cortana per Android non è ancora scaricabile dal Play Store ma si può installare scaricando il file APK. L'ultima versione di Cortana per Android riesce a legarsi con la schermata di blocco del sistema operativo. Gli utenti possono quindi interagire con Cortana senza sbloccare il telefono e senza che siano alterate le impostazioni della schermata di blocco stessa. Almeno per il momento, però, Cortana non richiede l'introduzione di un PIN di conferma quindi potrebbero interagirvi anche persone che hanno la disponibilità fisica del Device, ma non sanno come sbloccarlo.

12. Microsoft entra nel mercato degli e-book con Windows 10. Microsoft entrerà nel mercato degli e-book; si evince da alcuni indizi trovati nel codice di Windows 10 Mobile facenti riferimento a un nuovo store non ancora lanciato. Il nuovo negozio online dovrebbe essere integrato nel Windows Store, ampliando l'offerta anche agli e-book. Microsoft ha aggiunto il supporto diretto per il formato EPUB in Windows 10 Creators Update, aggiornamento che sarà distribuito nel mese di aprile. Edge sarà proposto come il lettore di e-book predefinito mentre i contenuti potranno essere scaricati gratuitamente o acquistati dal Windows Store attingendo a un ampio catalogo di autori ed editori.

13. Google da oggi gestisce anche le ricerche offline. Da oggi i servizi Google su Android permetteranno di gestire anche le richieste degli utenti in assenza di connessione di rete, o con una connessione dati instabile. Grazie all'aggiornamento già in corso di distribuzione, le ricerche richieste all'app Google da un Device Mobile non saranno ignorate neanche in assenza di connessione. Tutte le richieste fatte in modalità offline, inclusa la modalità aereo, saranno conservate e gestite non appena la connessione sarà di nuovo utilizzabile. Secondo Google, questa nuova funzionalità è molto agile e non influirà negativamente sull'autonomia della batteria.

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Barbara Lispi



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