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Numero 06 del 2019

Titolo: Legge 23 di Regione Lombardia.

Autore: Giovanni Clerici.


Articolo:
Legge 23 di Regione Lombardia.

Di Giovanni Clerici.

La Legge regionale n. 23 di Regione Lombardia permette, previa richiesta, rispettando alcuni requisiti, di ricevere dei contributi per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati.

Attualmente, parlando di tecnologia avanzata, si ha davanti uno scenario piuttosto ampio in termini di prodotti, da quelli che possono riguardare la mobilità, a quelli che possono riferirsi al miglioramento dell’autonomia personale, o di qualcosa che può comunque aumentare l’integrazione sociale del richiedente.

Anche per l’anno 2019 la Legge 23 ha ottenuto dei contributi, così dal 16 gennaio, fino a esaurimento di tali risorse, sarà possibile presentare la domanda online sul sito www.bandi.servizirl.it.

Sotto vi riporto il link dove poter approfondire alcuni aspetti di tale Legge, oltre a poter scaricare eventuali documenti informativi.

I requisiti da rispettare per poter accedere alla richiesta del contributo sono:

1. Avere un reddito isee inferiore a trentamila euro.

2. Essere residenti in Lombardia.

3. Non avere richiesto nei cinque anni precedenti il contributo per la stessa categoria di strumento, a meno che si possa dimostrare che sia necessario un aggiornamento che possa migliorare l’efficienza dello strumento precedentemente acquistato.

Per chi è già in possesso delle credenziali Spid, l’accesso e la registrazione al portale www.bandi.servizirl.it è molto semplice, oltretutto si può godere di una buona accessibilità durante la compilazione della domanda.

La procedura comporta l’inserimento di vari dati, tra questi è necessario avere a disposizione un documento in formato pdf relativo alla prescrizione dello specialista sul tipo di strumento richiesto.

Avere inoltre a disposizione un preventivo del prodotto che si intende acquistare, oppure, direttamente la fattura o ricevuta fiscale del prodotto acquistato.

Nella procedura di compilazione c’è anche uno spazio apposito dove inserire una descrizione relativa allo strumento per cui si richiede il contributo, specificandone quindi gli attributi e l’utilità che può fornire al richiedente.

Una volta completata la compilazione della domanda, allegando i documenti richiesti, rimane solo il compito di inviarla al protocollo, anche in questo caso, chi è in possesso di una firma digitale può in modo semplice e veloce portare a termine tale procedura di invio.

Dopo avere completato l’invio della domanda, ogni qualvolta si completa un processo, si riceve una mail sullo stato della domanda, lo stato comunque si può verificare in ogni momento accedendo alla propria area riservata del sito, consultando la pratica.

I contributi che si possono ottenere, come detto, variano a seconda del tipo di strumento tecnologico per il quale si richiede, per tutti vale la regola che si può ottenere un massimo del 70% della spesa sostenuta, però, esistono dei massimali che non possono essere superati.

Per farvi un esempio, in caso di un computer portatile vale la regola di un massimo del 70% con un massimale che non può superare 600 Euro.

Dopo avere sintetizzato gli aspetti più rilevanti della Legge 23 e di come si accede alla richiesta di contribuzione, voglio anche sottolineare alcuni aspetti che ritengo più che importanti e che purtroppo non sono molto chiari e anzi, risultano assenti nei vari documenti informativi.

Con un tono un po’ polemico voglio dire che se il cittadino che richiede il contributo è tenuto a rispettare alla lettera ogni punto, le istituzioni che si trovano dall’altra parte sono esonerate dal rispetto di regole che non sono state introdotte nella Legge, che in alcune sue parti, a mio avviso, risulta essere incongrua.

Il primo aspetto negativo che si è incontrato nella procedura dell’ultimo bando è stato quello per cui il richiedente che aveva allegato il preventivo, dopo l’esito favorevole della sua domanda, veniva invitato a caricare la fattura o ricevuta fiscale, procedura che il sistema informatico non permetteva e che è stato risolto solo dopo diverse settimane.

Sempre per chi si è visto accettare la domanda, non è specificato in quali tempi il contributo viene erogato, esponendo a mio avviso il richiedente a tempi incerti, mentre questi dovrebbero essere determinati nel regolamento.

Piccolo dettaglio che però credo merita considerazione, il richiedente nella domanda accetta di compartecipare alla spesa, in realtà, il richiedente, sia che presenti la fattura, sia che presenti il preventivo, per ottenere il contributo deve affrontare totalmente la spesa, di conseguenza sarebbe più giusto parlare di rimborso e non di compartecipazione.

Ultimo punto che ritengo anch’esso di una certa rilevanza riguarda i massimali che variano a seconda dello strumento tecnologicamente avanzato che si intende acquistare.

Proprio per quanto riguarda l’informatica, nello specifico per il non vedente, per acquistare un computer ed eventualmente una sintesi vocale, il massimale di 600 Euro per il computer portatile potrebbe rivelarsi una somma cospicua rispetto a quella affrontata.

Probabilmente andrebbe posta maggiore attenzione a questo aspetto, il quale se valutato in modo più congruo potrebbe rendere maggiormente equa la distribuzione dei contributi pur mantenendo i massimali e le percentuali.

Si potrebbe anche dire che a caval Donato non si guarda in bocca, però, stiamo parlando di contributi pubblici, di qualcosa che impegna molte risorse economiche, sia per quelle che vengono riconosciute ai richiedenti, sia per quelle che riguardano la gestione delle pratiche.

Quindi l’aiuto economico c’è, qualche miglioramento della Legge sarebbe doveroso al fine di tutelare maggiormente il richiedente, sia per quanto riguarda i tempi, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, il quale allo stato attuale, può mettere in difficoltà chi potrebbe trovarsi nella condizione di non poter affrontare inizialmente la spesa totale.

Per avere maggiori informazioni e per scaricare gli allegati relativi alla Legge 23 basta collegarsi al seguente sito: http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioBando/servizi-e-informazioni/cittadini/persone-casa-famiglia/Disabilita/contributi-acquisto-strumenti/contributi-acquisto-strumenti

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Giovanni Clerici



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