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Numero 09 del 2019

Titolo: Assistenza al voto.

Autore: Giovanni Clerici.


Articolo:
Assistenza al voto.

Di Giovanni Clerici.

Anche quest’anno le elezioni europee e amministrative chiameranno al voto molti cittadini italiani.

Per quanto riguarda i disabili, questi hanno diritto di assistenza durante la fase di voto, la possibilità quindi per un non vedente di essere accompagnato e assistito per la compilazione della scheda elettorale.

Questo diritto si può esercitare in più modi: quello probabilmente più semplice, ma anche definitivo, sta nel farsi apporre la dicitura di diritto di assistenza al voto direttamente sulla tessera elettorale.

Per ottenere tutto ciò bisogna recarsi nel proprio Comune di residenza, portando con se la tessera elettorale, il verbale di invalidità comprovante la disabilità e un documento di riconoscimento. L’ufficiale di Stato Civile, verificati i requisiti, procede a rilasciare la dicitura di assistenza sulla tessera elettorale.

La Legge che regola questo diritto è la 17/2003, che permette a chi ne ha diritto di farsi assistere al voto da qualsiasi cittadino purché iscritto alle liste elettorali.

Un cittadino disabile, che per qualche motivo non ha fatto aggiornare la propria tessera elettorale con la dicitura del diritto di assistenza al voto, può comunque procedere in un altro modo.

Ci si deve presentare alle urne, munito di un certificato rilasciato da un apposito medico competente, il quale prescrive la necessità del disabile di essere assistito al voto.

Va ricordato che il certificato rilasciato dal medico ha una validità limitata nel tempo, potrebbe quindi rendersi necessario il suo rinnovo.

La Legge è questa e le Leggi vanno rispettate, anche se non si può negare che qualcosa di più si potrebbe e si dovrebbe fare, per rendere il voto maggiormente accessibile, specialmente ai disabili visivi.

Questa maggiore accessibilità potrebbe venire dal voto elettronico; nel frattempo, la tanto decantata privacy, oltre che quel diritto di segretezza del voto, per questa categoria di elettori a mio avviso è seriamente compromessa.

In sostanza, quello che avviene è che il cittadino disabile in questo contesto produce un solo ruolo di presenza, dato che tutto quello che concerne il voto viene espletato da chi lo accompagna dentro la cabina elettorale.

Se per la Legge ciò di cui munirsi sono solo dei requisiti e dei documenti, al cittadino non resta che munirsi anche di tanta fiducia, che in questo caso, deve essere totale.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Giovanni Clerici



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