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Corriere dei Ciechi

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Numero 9 del 2019

Titolo: ATTUALITÀ- L'Odissea scoperta con il tatto

Autore: Redazionale


Articolo:
Nello splendido scenario del Parco Gole dell'Alcantara situato fra Catania e Messina per una sera i ragazzi dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti accompagnati dalla Presidente dell'Istituto Helen Keller, Linda Legname, protagonisti alla rappresentazione dell'Odissea.
Lo spettacolo, che ha fatto registrare il sold out per tutto il periodo estivo, è stato un adattamento della famosa opera di Omero che ha visto la regia di Giovanni Anfuso che con le sue parole ci svela i segreti di questa messa in scena: "Odisseo - ha spiegato - è il protagonista assoluto di quest'ultima opera, un personaggio tanto potente da sdoppiarsi. È l'Uomo di fronte alla scommessa di se stesso, l'Uomo che non si è arreso e vuole a tutti i costi indagare. Un guerriero, ma che sente le responsabilità nei confronti degli altri, dell'altra parte di noi".
Nelle parole invece dell'attrice Liliana Randi, che ha interpretato Atena, le emozioni vissute in palcoscenico: "È un'enorme emozione sentire il pubblico che applaude e partecipa. Una bella soddisfazione per noi della Compagnia. Gli applausi ci ripagano dalla fatica di aver provato e riprovato questo meraviglioso testo, per tante notti fino all'alba".
Forti di questo successo e di questa esperienza tutta la Compagnia ha voluto far vivere, però, una serata speciale ai ragazzi del Campo abilitativo, promosso dall'UICI, facendoli prima assistere alla rappresentazione e poi concedendogli un momento di conoscenza tattile davvero straordinario.
Ma adesso, ascoltiamo il racconto dei protagonisti che nel loro diario di bordo hanno descritto questa serata del 1 settembre u.s.

"All'Odissea di domenica 1 settembre u.s. ha assistito un nutrito gruppo - una trentina - di non vedenti e ipovedenti guidato da Linda Legname, presidente del Centro Helen Keller, la scuola cani-guida di Messina. Linda Legname, dopo aver visto una delle prime repliche insieme con il presidente nazionale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, ha organizzato la gita alle Gole nell'ambito di un Campo abilitativo dell'Uici.
Dopo lo spettacolo, gli attori si sono messi a disposizione dei ragazzi non vedenti e ipovedenti per far "vedere" i loro costumi. Una visione tattile, ovviamente, che passava dalle mani.
"Un'esperienza davvero strabiliante questa serata - ha detto Ignazio Grillo, trapanese, uno dei ragazzi del gruppo - perché prima abbiamo percepito suoni e odori della natura che ci hanno consentito di immergerci completamente in questo spettacolo. Ci sembrava quasi di vivere le vicende di Ulisse, di essere i suoi compagni di viaggio. E gli attori sono stati molto bravi nell'illustrare lo stato d'animo dei personaggi, facendoci immedesimare nei loro sentimenti. Un processo catartico che ci ha purificati interiormente".
Anche Costanza Carnemolla, siracusana, ha parlato di "esperienza meravigliosa".
"Nonostante - ha spiegato - fossimo reduci da un campo e avessimo pochissime ore di sonno, nessuno di noi si è annoiato. Anzi. Il tempo è stato gestito al meglio e io ho seguito con gusto lo spettacolo dall'inizio alla fine anche perché il regista ha saputo raccontare quest'Odissea in maniera diversa. Ogni scena era costruita in modo tale che si potessero percepire emozioni e sensazioni. Poi le voci degli attori, secondo me, erano affascinanti. E anche il fatto di aver seguito lo spettacolo seduti sul greto del fiume è stato bellissimo".
"Dopo quindici giorni - ha raccontato Linda Legname - sono tornata a vedere l'Odissea con i miei ragazzi del Campo abilitativo. Avevo raccontato loro della mia esperienza qui alle Gole ed erano curiosi ed entusiasti. Così, tra le tante attività del Campo, dalle immersioni subacquee alla scherma, dall'autonomia personale a quella domestica, ci siamo voluti regalare anche quest'evento culturale. E vedere i ragazzi così entusiasti per lo spettacolo ci ha rafforzato nella convinzione che nei nostri Campi abilitativi vadano inserite attività dedicate a una cultura capace di raccontare la realtà che viviamo facendo riflettere".



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