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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 10 del 2019

Titolo: Per i più piccini

Autore: Redazionale


Articolo:
Parolina intrusa
Individua la parolina che si è intromessa in queste frasi.
1) Marta mette lo smalto marmellata rosa sulle unghie.
2) I bambini della terza stanno facendo il compito in terrazzo classe.
3) Il cane di Lollo dorme sempre appeso sotto il tavolo.
4) Nonna Giulia prende l'ascensore per ballare salire al sesto piano.
Soluzione:
1) marmellata
2) terrazzo
3) appeso
4) ballare

Giochiamo con le lettere
Leggi con attenzione le parole e indovina qual è la lettera giusta che va inserita al posto della «x». Sarà la lettera «o» oppure la lettera «e»?
Elefantx; xca; sxdile; tavxlo; cxrda; cestinx; orolxgio; xrba; xste; velierx; bxttiglia; fxrchetta; pallxne; scalxtta; finxstra; tappxto; cuscinx; pxnna; quadrx; bxrsa.
Soluzione: Elefante; oca; sedile; tavolo; corda; cestino; orologio; erba; oste; veliero; bottiglia; forchetta; pallone; scaletta; finestra; tappeto; cuscino; penna; quadro; borsa.

Colmi
Qual è il colmo per un topolino? Muoversi a gattoni!
Qual è il colmo per l'uomo più veloce del mondo? Avere i piedi puzzo-lenti!
Qual è il colmo per un canguro? Saltare il primo giorno di scuola!

Indovinelli
1) C'è una brunetta lustra e perfetta che è saporita lessa e arrostita, nasce in montagna ed è la...
2) Ho la testa dura dura, ma il cervello fino fino, se mi spezzi con gran cura sono un ghiotto bocconcino.
Soluzione:
1) castagna
2) la noce

Barzelletta
Pierino ha l'influenza e il medico lo visita a lungo. «Dottore!» interrompe Pierino. «Mi dica la verità: quando dovrò tornare a scuola?».

Filastrocche
Ottobre
Il tuo pennello dipinge
i boschi e i prati.
È pieno il mio cestello
di grappoli dorati.
La castagna e il riccio
sorridon tra le foglie.
Viva l'autunno...
e tutto ciò che si raccoglie.

La castagna
C'è un frutto rotondetto,
di farina ne ha un sacchetto:
se lo mangi non si lagna,
questo frutto è la castagna.
La castagna in acqua cotta
prende il nome di ballotta.
Arrostita e profumata
prende il nome di bruciata.
Se la macino è farina:
dolce, fina, leggerina:
se la impasto che ne faccio?
Un fragrante castagnaccio.

Foglie gialle
La nonnetta nello scialle
si rannicchia intirizzita.
Piovon foglie e foglie gialle
sulla terra insonnolita.
Nubi fosche, nubi nere
van pel cielo a torme a frotte;
calan rapide le sere
scende rapida la notte.
Anita Ferrarese

Ghiga e Ghega sono maghe
Ghiga e Ghega sono maghe,
son megere con le rughe
o, la gente dice, streghe.
Fanno gesti, pappe grigie,
purghe, gemiti e magie,
piogge gelide o roghi,
velenosi sughi ed aghi:
basta solo che le paghi.
R. Piumini

Zia Titti racconta
La fata dei denti
Enrico è un bambino con i capelli rossi e il nasino pieno di lentiggini. Ha le guance tonde e un adorabile nasino a patata. Purtroppo gli sta succedendo qualcosa di molto imbarazzante. Ormai ha sei anni e comincia a perdere i dentini. Il primo a cadere è stato uno di quelli davanti. Che rabbia, povero Enrico. Gli amichetti della scuola lo prendono in giro, ma non solo. Anche la bambina con le trecce bionde della prima si mette a ridere quando Enrico la saluta e le fa un sorriso. Anche se mamma e papà cercano di consolarlo, magari mettendo alcune mille lire sotto il suo cuscino facendo finta che arrivano dalla Fata dei dentini, Enrico è sempre di cattivo umore. «Perché devono cadere i denti?» chiede sempre il piccolo alla nonna. «Non capisco perché, dopo avere sofferto per farli crescere, devono cadere ancora e poi ricrescere» si domanda spesso guardandosi allo specchio. La nonna gli ha spiegato che basta avere un po' di pazienza e poi tutti i denti torneranno al loro posto, più forti di prima. Ma Enrico non si accontenta e vorrebbe accelerare i tempi, per non dover più sopportare gli scherzi dei compagni di classe. Una mattina, però, arrivò il momento della vendetta, anche se pacifica. Arrivò a scuola e vide che Michele, il bullo della classe, era triste e chino sul banco. «Ha perso il primo dente», sussurrò Eleonora. Quella mattina Enrico seguì le lezioni sereno e tornò a casa di buon umore. Finalmente poteva dividere con qualcuno la sua frustrazione!

Ninna nanna ninna nanna
Fai la nanna bimbo amato
fai la nanna sopra un prato
di viole tutto adorno
che profumino il tuo sonno.
Fai la nanna gioia mia
che la mamma non va via
i suoi occhi come stelle
scalderanno la tua pelle.
Fai la nanna pargoletto
fai la nanna stretto al petto
sogna nuvole argentate
dove regnano le fate
sogna nuvole d'argento
dove volano bambini coccolati
in braccio al vento
come tanti palloncini.
Fai la nanna tesoruccio
chiudi i sogni in un astuccio
e conservali geloso
lungo tutto il tuo riposo.
Fai la nanna cuor di panna
dormi stretto alla tua mamma
che ti canta la canzone
per donarti un'emozione.
Fai la nanna fiorellino
fai la nanna nel giardino
dove margherite gialle
fanno il nido alle farfalle.
Dormi e sogna cuoricino
e percorri il tuo cammino
di saggezza e di sapienza
conservando l'innocenza.



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