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Numero 03 del 2020

Titolo: Ritiro digitale della posta raccomandata.

Autore: Giovanni Clerici.


Articolo:
Ritiro digitale della posta raccomandata.

Di Giovanni Clerici.

Sebbene i tempi attuali conoscono già la corrispondenza elettronica, anche quella più evoluta come la posta certificata, risulta ancora piuttosto presente l’utilizzo della posta cartacea.

In questo articolo esaminiamo la posta raccomandata, la quale necessita la firma del destinatario per il suo ritiro, di conseguenza se il postino non trova nessuno lascia un avviso nella buca delle lettere per un successivo ritiro presso l’ufficio postale.

Facile quindi immaginare la procedura che probabilmente a molti di noi sarà già successa almeno una volta: andare all’ufficio postale personalmente o mandare un delegato, con code e perdite di tempo di cui tutti faremmo sicuramente a meno.

E che dire se per qualche motivo, magari perché siamo assenti da casa per una vacanza, non possiamo ritirare la raccomandata? Questa verrebbe rispedita al mittente, anche se il suo contenuto rimane valido a tutti gli effetti.

Fatta questa premessa, da tempo Poste italiane ha messo a disposizione uno strumento che ritengo molto valido, gratuito e di facile attivazione.

Questo si chiama ritiro digitale, il suo funzionamento è semplice e richiede pochi requisiti, il più importante è che il mittente, al momento dell’invio, attivi l’opzione del ritiro digitale della raccomandata.

Se il postino alla consegna non trova nessuno a casa a cui consegnare la raccomandata, lascia l’avviso per il ritiro all’ufficio postale e contestualmente attiva il ritiro digitale.

Il destinatario a sua volta, ovviamente se abilitato al servizio come vedremo più avanti, riceve una notifica che lo avvisa di un documento da ritirare digitalmente.

A questo punto basta autenticarsi nella propria area riservata di Ritiro digitale e seguire la semplice procedura per scaricare la raccomandata in questione.

Questa copia digitale è assolutamente identica a quella cartacea, sia nel contenuto che nel suo valore legale.

Una volta ritirata la copia digitale non abbiamo in alcun modo bisogno di ritirare quella cartacea, credo che sia una bella comodità e che può evitare parecchi fastidi.

Come detto, dato che questa procedura richiede l’attivazione di questa opzione al momento dell’invio da parte del mittente, potrebbe non essere disponibile per tutte le raccomandate, rimane però una possibilità e visto che non costa nulla, vale la pena aderirvi.

Per registrarsi al servizio innanzitutto ci si deve collegare alla pagina seguente: https:ritirodigitale.poste.it.

Nella home page troveremo comunque molte informazioni sul servizio, oltre a delle domande e risposte che possono essere di ulteriore aiuto per eventuali dubbi.

Per attivare il servizio è necessaria la registrazione, se però avete già delle credenziali di Poste, o meglio ancora una identità Spid, siete già pronti per abilitare il ritiro digitale in pochi passi.

Una volta entrati nel sistema una procedura guidata vi porta in pochi passi ad attivare il servizio e delle mail vi confermeranno l’avvenuta attivazione.

A questo punto però bisogna effettuare un ulteriore passo, attivare la firma digitale remota, strumento essenziale per ritirare digitalmente la corrispondenza, l’apposizione di questa firma durante il ritiro online del documento, tramite l’inserimento di un pin è praticamente l’equivalente della firma che apporreste alla ricevuta di consegna del postino.

Dunque, una volta attivato il ritiro digitale ci si deve autenticare nella propria area riservata, premere il pulsante impostazioni, noterete che ci saranno due voci, ritiro digitale attivato, firma remota da attivare.

Anche in questo caso basta premere il link per la sua attivazione e seguire pochi passaggi e la firma remota sarà attiva.

In sostanza si accettano le clausole contrattuali, poi si preme su continua, vi viene inviato tramite mail un codice temporaneo.

Sempre nella mail che ricevete trovate il link per terminare la procedura che vi chiede solo di impostare un vostro codice pin personale che vi servirà per firmare.

Se tutto è andato a buon fine ricevete una mail con i dati dell’avvenuta attivazione e i codici di revoca e sospensione firma che potrebbero servirvi in futuro, da salvare quindi in un vostro archivio sicuro.

Rimane quindi solo da sperare che il servizio venga preso sul serio dalla maggior parte di coloro che inviano poste raccomandate, così, chi riceve può disporre di maggiori opzioni di ritiro, anche se, come molti auspicano sicuramente, la speranza migliore sarebbe quella di diminuire drasticamente il consumo di carta.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Giovanni Clerici



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