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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

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Numero 04 del 2020

Titolo: Intervista a Nunziante per il libro sulla radio.

Autore: Luisa Bartolucci.


Articolo:
Intervista a Nunziante per il libro sulla radio.

Di Luisa Bartolucci.

Domande e risposte:

1. – Quali sono i primi pensieri e le prime sensazioni che richiama e provoca in te la parola radio?

Già da vedente e fin da bambino, la radio è stato un oggetto che mi ha attratto e mi ha affascinato, soprattutto per il fatto che non era ancora per me chiaro come facessero ad arrivare le voci da quello scatolone di legno. Ricordo ancora che, girando una manopola faceva ascoltare, oltre alle normali trasmissioni in onde medie e soprattutto la sera tardi quando tali trasmissioni terminavano, addirittura le voci di persone che conversavano tra loro, parlando di cose di tutti i giorni a gruppi di più persone.

Ovviamente, quando sono cresciuto e per averlo studiato, ho capito che si trattava delle onde corte con le quali alcuni anni dopo e come radioamatore, le ho usate per conversare con altri radioamatori che trasmettevano da località che stavano dall'altra parte della terra, praticamente sotto i miei piedi.

A 43 anni, diventato cieco, sono stato preso da altri interessi, soprattutto da quelli che mi aiutavano a superare le difficoltà che erano da vivere con la disabilità.

Man mano che è passato il tempo, il mio hobby di Radioamatore che mi ha aiutato tantissimo quando, a causa della vista, ho dovuto lasciare il lavoro, pur avendo ancora tutta l'attrezzatura che conservo gelosamente, non lo esercito più.

Comunque, oggi, come cieco, vivo la radio in tutto altro modo. Per prima cosa, essa mi trasmette tutte quelle sensazioni che gli occhi non possono più fare.

Praticamente, è come in un sogno: ascoltando chi parla o chi canta, si formano nella mente tutta una serie di immagini, non solo delle persone che stai ascoltando, ma ti giungono anche le immagini delle cose di cui parlano. Mi fanno ricordare quando la radio l'ascoltavo da vedente e chiudevo gli occhi per immaginare quello che ascoltavo, solo che ora è tutto molto naturale e con la differenza che molto spesso immagini le cose come se veramente le vedessi.

Attualmente, essendo le nuove tecnologie una delle cose che ci stanno assorbendo al loro interno, ormai si può dire che la radio è ovunque, in ogni tempo e in ogni luogo. Infatti, nei telefoni, nei computer, negli altoparlanti intelligenti, in scatolette non più grandi di una scatola di fiammiferi, abbiamo e possiamo usufruire della radio.

2. Che posto occupa e che ruolo ha nella tua vita e nella tua giornata la radio?

Purtroppo, non avendo più il tempo libero di una volta, non la utilizzo continuamente durante tutta la giornata, proprio perché, avendo assunto un ruolo con dei compiti specifici all'interno dell'associazione, non sempre la utilizzo durante la giornata.

Però, mi fa compagnia al risveglio la mattina e soprattutto la sera, quando ascolto le notizie della giornata. Lo stesso dicasi quando ci sono eventi sportivi importanti, oppure quando gioca il mio Napoli o la mia Juve Stabia, la squadra cittadina. Spesso queste trasmissioni sportive le ascolto tramite Alexa che è posizionata sulla scrivania del computer e tante volte mi fa compagnia mentre rispondo alle email o faccio altro al computer.

3. Ritieni che la radio abbia qualcosa in più rispetto agli altri mezzi di comunicazione ed informazione? Se sì, di cosa si tratta e perché?

Per me la radio ha una marcia in più, e non solo per noi disabili della vista. Infatti, come dicevo sopra, quello che trasmette la radio a chi ascolta e ad un cieco in particolare, sono le immagini che, in base alle parole che si ascoltano e in base alla voce che le trasmette, si formano piano piano e ti portano con l'immaginazione molto lontano e, talvolta, facendoti veramente sognare.

4. Quando e come hai scoperto Slash Radio web?

Quando è nata Slash Radio Web, come componente della Commissione OSI e come componente del Comitato stampa UICI, ne ho vissuto l'iter di nascita e di crescita, quindi, ne sono venuto a conoscenza direttamente da chi l'ha ideata, pensata e realizzata: Luisa Bartolucci.

5. Prova a Descrivere la nostra radio web:

Una radio che è entrata nella vita associativa in punta di piedi, tra lo scetticismo di qualcuno, l'invidia di qualche altro, ma ha saputo ritagliarsi lo spazio necessario per svolgere il suo importante ruolo di informazione in una associazione come la nostra che non sempre ha i media a suo favore, anzi. Al di la che uno strumento come questo riesce a raggiungere tutti gli associati, ha raggiunto una maturità tale che è, e sarà, l'orgoglio di tutta l'Unione.

6. In quale modalità e con quali strumentazioni o software, o applicazioni sei solito ascoltare Slash Radio web?

Generalmente utilizzo Alexa che è qui sulla mia scrivania, proprio per la semplicità con la quale si avvia, ma quando non sono a casa, talvolta tramite il computer e con il vecchio software Schreamer Radio, e se sono in giro, con l'app sul mio Smartphone. Quello che mi rammarica è il non poterla ascoltare sempre come e quando vorrei.

7. Ti senti parte della nostra radio? La consideri accogliente, coinvolgente, inclusiva?

Come faccio a non sentirmi parte di questa radio? Spesso, anzi troppo spesso, partecipo con molto piacere alle trasmissioni con le quali riesco molto più facilmente a divulgare le conoscenze sulle nuove tecnologie e tutto quello di cui la Commissione Ausili e Tecnologie si occupa, seguendo il mandato congressuale. Anche se la divulgazione delle conoscenze la faccio da ormai vent'anni tramite il giornale Uiciechi.it, devo ammettere che con la radio si è molto più diretti e rapidi nel divulgare anche le conoscenze tecnologiche.

8. Attualmente curi una rubrica mediante la quale gli ascoltatori possono ricevere importanti informazioni sulle attività della Commissione Nazionale ausili e tecnologie e riescono ad ottenere aiuto per ogni difficoltà o problema tecnico legato principalmente all’informatica. Vuoi diffonderti su questa collaborazione, che a titolo di volontariato, offri a Slash Radio Web, insieme ad un servizio di diffusione del palinsesto, anche mediante mailing-list?

Quando in un'attività associativa ci credi, poi ti comporti di conseguenza a suo favore. Infatti, da quando è nata la radio e senza che ci fosse un mandato della Direzione Nazionale o del Presidente Nazionale, anche se molto osteggiato da tanti, ho sempre divulgato su una quarantina di liste frequentate per lo più da ciechi ed ipovedenti, il palinsesto per far conoscere quello che veniva di volta in volta trasmesso.

Oggi, curare la rubrica dedicata alle nuove tecnologie, come dicevo sopra, è una collaborazione che forniamo a Slash Radio Web per offrire a tutti i gli ascoltatori di questa radio tutte quelle informazioni che serve divulgare, in modo diretto ed immediato, proprio perché, al di la che non tutti seguono costantemente la stampa associativa, so per certo che è tutto molto più rapido ed immediato.

9. di quanta importanza ritieni siano per una radio web i podcast e la diffusione, via Youtube dei contenuti migliori?

Anche se per noi disabili della vista la vita può sembrare un poco più lenta del solito per le difficoltà di informarsi insite proprio nella disabilità, con l'uso delle nuove tecnologie si può fare una vita organizzata in modo leggermente diversa dal solito. Infatti, proprio perché ci sono podcast disponibili e fruibili con molti canali che si possono usare, ci si può organizzare come meglio si crede, usufruendo dei contenuti quando si vuole e con gli strumenti che ognuno è abituato ad usare. Quindi, facendo questo tipo di ragionamento, viene da se che i contenuti messi a disposizione in differita rivestono una importanza enorme, soprattutto quando si fanno attività che non consentono di seguire tutto e sempre in diretta.

10. Ascoltatore da un lato e curatore e conduttore di una rubrica dall’altro: ruoli differenti, posizioni diverse; parlaci di questa esperienza e delle emozioni certamente duplici che avverti.

Quando mi è stato proposto di partecipare al palinsesto mensile con una rubrica nella quale la Commissione Ausili e Tecnologie poteva fornire informazioni sul lavoro che Assieme a 6 persone molto preparate faccio ormai da quasi 5 anni, devo dire che è stata una opportunità che ho colto al volo.

Con la partecipazione di due o tre componenti della Commissione e con la presenza del Referente Giuseppe Fornaro, devo confessare che è sempre emozionante partecipare e sapere che stai parlando a centinaia di persone, anche se ogni volta parliamo di cose che facciamo e sperimentiamo tutti i giorni.

Molto probabilmente, l'emozione viene indotta proprio perché essendo generalmente un ascoltatore di questa radio, sapere di essere dall'altra parte dell'altoparlante, mette un poco di soggezione. Fortunatamente tale emozione viene mitigata dagli splendidi presentatori che non ti fanno sentire mai a disagio.

11. Gli ascoltatori della nostra radio interagiscono con conduttori, fonici e redattori, ma anche tra loro. Hai qualche aneddoto simpatico e significativo da raccontare?

Ad una delle trasmissioni di alcuni anni fa per la festa delle donne, una trasmissione a premi, partecipai assieme al dott. Franco Carinato ed ho vinto un registratore Victor Stream. Questo mentre eravamo a Roma a programmare l'attuale sito http://giornale.uici.it ed il blog http://blog.uici.it.

Ci siamo recati nella sede della radio a via Borgognona prima che finisse la trasmissione, sia per partecipare di persona, sia per ritirare il premio. Dovevamo parlare prima io e poi il dott. Carinato, ma preso il microfono, per la troppa emozione provata in quel momento perché mi fecero recitare una mia poesia, mi imbambolai talmente che, anche se continuavano a dirmelo, mi dimenticai di passare il microfono e salutai i radioascoltatori, senza consentire al dott. Carinato di intervenire.

12. Cosa ti ha dato e cosa potrà ancora significare per te Slash Radio web, anche in termini di formazione?

Avere la possibilità di ascoltare tutte le cose importanti della nostra associazione, divulgate appunto con questo mezzo molto immediato e direttamente dalla voce di coloro che le divulgano, in primis per i dirigenti, ma anche per i soci, ha una grande importanza, proprio perché, o in modo diretto o tramite i podcast, non ti sfugge quasi nulla, permettendoti di essere sempre aggiornato su tutto.

13. Questa radio ha contribuito a farti conoscere meglio l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, a far giungere le informazioni in tempo reale. Pensi possa essere un valido strumento per avvicinare maggiormente gli iscritti e no al sodalizio?

Questa radio è diventata un canale di diffusione delle conoscenze di tutta l'associazione, come cultura, tecnologie e soprattutto per tutte le tantissime attività che vengono fatte per i ciechi e gli ipovedenti. Al di la che è cresciuta e sta crescendo moltissimo anche in professionalità, sarà sicuramente un punto di riferimento per tutta la categoria.

14. Sono numerosi i giornalisti, i docenti universitari, le personalità della politica e della cultura, nonché gli scrittori che Slash Radio web ha avuto l’opportunità di ospitare e che seguono la nostra pagina Facebook “Slash Radio web”. Ritieni che ciò sia utile anche per veicolare all’esterno un’immagine del cieco e dell’ipovedente rispondente alla realtà e, soprattutto, priva di vecchi stereotipi?

Certamente si, anche perché questa non è una radio per ciechi, ma al servizio dei ciechi. Il grande lavoro di divulgazione che sta conducendo ormai da anni, al di la che serve a farci conoscere meglio da tutti, ci servirà anche a contrastare anche quelle trasmissioni dei media tradizionali che, in alcune trasmissioni di larga fascia, hanno fatto danni irreparabili a tutti i ciechi italiani, divulgando lo stereotipo del falso cieco.

15. Gradisci e consideri utile la natura fortemente social della radio, che estende a tutti i propri ascoltatori, nelle forme più diverse, la partecipazione e la collaborazione?

Certamente si, proprio perché, come ho già detto, potendone usufruire i contenuti in vario modo, abbiamo tutti la possibilità di non perdere nulla. Poi, essendo diventata una bella radio, la si ascolta veramente con tanto piacere.

16. La radio si è dotata di un periodico bimestrale, Slash Magazine.

Ritengo che anche questa forma di divulgazione dei contenuti della radio, ovviamente quelli più importanti e che possono essere fruiti in differita, possono incentivare tutti i ciechi e in parte anche chi partecipa alla vita associativa, a partecipare di più a tutte le attività a favore di ciechi e ipovedenti.

17. Quale forma di interazione con la radio preferisci utilizzare?

Generalmente quando ascolto la radio, mi fa piacere intervenire tramite il sito, per far giungere un saluto o qualche domanda, ma anche per segnalare la presenza all'ascolto. Tante volte vorrei intervenire telefonicamente, ma non sempre è possibile trovare libera la linea.

18. A chi consiglieresti l’ascolto della nostra radio?

A tutti i ciechi e gli ipovedenti, ma in special modo a tutti i dirigenti, per essere aggiornati su tutte le attività che vengono svolte in ogni luogo sul territorio. Questo è un mezzo che, assieme al giornale on line, serve a tutti per tenersi informato su tutto. Lo raccomando anche a tutti coloro che a latere dell'Unione, fanno attività per i ciechi e gli ipovedenti.

19. Vi è un’intervista, o la trattazione di un tema che ti ha particolarmente colpito in questi anni e che ti piace ricordare per chi leggerà le tue parole?

Non c'è un argomento trattato nella radio che mi ha colpito in particolare, ma aver deciso d parlare di cultura e di attualità, nonché di libri importanti, facendolo coinvolgendo anche gli autori, assieme a tutte le rubriche specifiche per i ciechi e gli ipovedenti, hanno reso questa radio importante a 360 gradi, molto utile per chi vuole restare aggiornato, ma anche per usufruire dei contenuti di attualità.

20. La mia Slash Radio web: cosa rappresenta per te questo strumento messo a disposizione dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: pensieri, impressioni e considerazioni.

Forse per me è un po' diverso da tanti che vivono la condizione di disabile visivo, non solo per il fatto che ho visto fino a 43 anni e che ho usato la radio per svago prima da CB e poi da Radioamatore, (Old Man), ma anche per il fatto che sono alle prese con tante cose tecnologiche tutti i giorni, programmazione di siti, prova di programmi, controllo di accessibilità, redazione del giornale Uiciechi.it, la Commissione e le attività collegate, accessibilità per programmi e siti web, e tanto ancora, quindi molto spesso questa radio mi fa compagnia tramite Alexa mentre lavoro. Ovviamente mi fermo quando un argomento trattato mi serve conoscerlo più approfonditamente.

Questa radio me la godo quando sono in giro e durante gli spostamenti, quando attivi l'app sullo smartphone ed ascolti le voci amiche dei nostri ottimi presentatori e degli ospiti, nonché della ottima musica che i tecnici mandano in onda tra un servizio e l'altro.

Quando ci penso seriamente a questo importante mezzo di comunicazione, il mio pensiero va ai primi anni 2000, quando l'unione aveva già un servizio molto rudimentale e non mi spiego per quale motivo non è stato dato corso già allora a mettere in piedi un servizio che significasse una vera radio come lo è diventata adesso.

Spero che la nostra associazione abbia sempre i lumi e la forza di mettere in campo tutti i canali di informazione capaci di far conoscere correttamente chi sono i disabili visivi e di cosa hanno bisogno. La radio, la nostra Slash Radio Web, è uno di questi canali informativi, molto importante assieme al nostro Giornale UICI on line.

Nunziante Esposito



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