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Kaleîdos

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Numero 7 del 2020

Titolo: Dedica d'amore

Autore: Cristina Della Bianca


Articolo:
E come vorrei parlarti della voglia, che mi prende certe sere,
di farmi sfiorare dai tuoi sguardi illeciti, profumati di mandorle e cannella.
Come vorrei assaggiarti la pelle, troppo a lungo sognata, in un'orgia di sospiri,
e rubare ore alla luna, per scrivere di noi, di tutto ciò che volevamo essere, e non fummo mai.
E come vorrei averti sempre addosso, e tenerti ancora dentro,
godendomi, fino in fondo, la garrula chiarità di questo cielo di madreperla.
Come vorrei donarti quell'ultima, ostinata carezza,
e insieme a te sentirmi donna, al tocco traslucido di una passione nuova.
Come quando, nella tiepida normalità di altre sere stropicciate di versi,
volentieri mi facevo rapire da una fantasia d'autunno, pazzesca e febbrile.
Un inno ai silenzi che accendevano, illudendole, le mie notti.
Un concerto segreto di dita, su un guanciale imbevuto di note...
Ma in questi pomeriggi di malinconie soffuse, di assoli antichi di sax,
di storie di onde difficili da spiegare, di soffici nuvole di poesia,
così ti scrivo, per ricordarmi certi incantesimi, per raggiungerti l'anima,
così ti aspetto, per innamorarmi del tuo dolore, per non far naufragare i sogni...
Falla addormentare.
Falla addormentare, nell'ora in cui la notte cede il passo all'alba.
Falla addormentare, nell'attimo in cui ama stiracchiarsi dentro un sogno appena fatto.
Falla addormentare, sopra cuscini di fieno, in certe aurore lattiginose.
Perché lei è donna e bambina, realtà e magia, illusione e poesia.
Lei è oscurità e stella, carezza e profumo, musica e peccato.
Lei è un nocciolo amaro di allegria, una dolce scheggia di freddo.
Lei è alito lieve di libellula, freschezza di anguria e pompelmo.
Lei è notte tra le dita, valzer di versi, brezza garbata e leggera.
Perché lei è vellutati aromi di vaniglia, mandorla e spezie.
Lei è preamboli di note agrumate che nuotano nell'aria, nuvole turgide di pioggia.
Lei è fragranze di pelle, pelle che parla, pelle che si cerca.
Lei è arabeschi del destino, intrecci di traiettorie impreviste.
Lei è delicati ricami d'anima, danze giocose di bimbi, preludi di un notturno perfetto.
Falla addormentare, al ritmo di un cantico lunare, ancora prigioniera di certe tue magie.
Falla addormentare, per scongiurare il buio, grazie a sorprese e occasioni sempre da inventare.
Falla addormentare, sfiorandola di parole che sanno già d'infinito.
Cristina Della Bianca



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