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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 14 del 2020

Titolo: Un appuntamento importante

Autore: Angela Pimpinella


Articolo:
Terza Giornata Nazionale del sordocieco
Anche quest'anno si è celebrata la Giornata Nazionale delle persone sordocieche; la modalità è stata quella on-line per rispettare le regole vigenti. La moderatrice della Giornata è stata Sara De Carli, una giornalista che scrive nell'ambito dei problemi delle disabilità; ha iniziato presentando il primo intervento fatto dal presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto che ha sottolineato la differenza tra distanziamento fisico e distanziamento sociale, aggiungendo che la percentuale di pluridisabilità è in forte aumento e che bisogna lavorare insieme per cercare di risolvere tutte le problematiche.
Di seguito è stato presentato il presidente della Lega del Filo d'Oro Rossano Bartoli che ha posto l'attenzione su questo periodo molto difficile; hanno dovuto sospendere tutte le attività, i ricoveri e lasciare ogni responsabilità alle famiglie. Ha sottolineato non solo l'invisibilità di queste persone ma anche delle associazioni che lavorano per queste. E poi infine ha voluto ricordare la prima sordocieca donna a far valere i propri diritti in Italia: Sabina Santilli.
È poi arrivato il momento del mio intervento in qualità di coordinatrice della commissione nazionale pluridisabilità Uici, ed ho voluto richiamare l'attenzione sul ruolo importante che Hellen Keller ha avuto a livello mondiale in ambito riabilitativo e che ancora oggi per noi rimane un modello da seguire. Ho poi informato sul progetto della Network pluridisabilità per sottolineare nuovamente l'importanza di lavorare e batterci per i diritti tutti insieme.
Anche se il periodo è stato molto difficile siamo comunque riusciti ad attirare l'attenzione sulle nostre problematiche sorte in questo difficile periodo che hanno portato alla stesura dell'articolo 9 comma due che riduce il distanziamento sociale.
A seguire la testimonianza di Francesco Mercurio, presidente del comitato delle persone sordocieche della Lega del Filo d'Oro, che ha voluto descrivere questo brutto periodo e le sue difficoltà che sono poi state più o meno quelle di tutti e quindi ha voluto essere portavoce del disagio dei sordociechi.
Abbiamo voluto portare anche un gruppo di volontari che collaborano principalmente con l'Irifor per raccontare la loro esperienza. Il primo è stato Massimiliano Imparato da Napoli: tantissimi anni fa conobbe un sordocieco, Antonio Russo, il quale gli ha insegnato a comunicare in Malossi e da lì si è aperto per Massimo un nuovo percorso di vita che ha portato tutto questo ad essere poi il suo lavoro.
A seguire Anna Maria Magrini da Ancona volontaria in circa 30 soggiorni e ha voluto raccontare il suo inizio un po' difficile ma che poi ha avuto un risvolto positivo sia per lei che per i sordociechi. Anna ci ha voluto dire che anche se non lo si fa come lavoro si può sempre dedicare una settimana per i sui amati sordociechi.
Dopo Anna è intervenuta Belinda Mancini da Roma, operatrice tiflodidattica che ha voluto presentare la realizzazione di un progetto riabilitativo per una persona sordocieca affetta da sindrome Uscher2 e che frequenta il Centro regionale S. Alessio Margherita di Savoia, un progetto mirato al potenziamento delle capacità comunicative e culturali fondamentali per l'accesso all'inclusione sociale.
A seguire è stata la volta della novella volontaria Simona Spirito di Latina che lavorando con i ciechi e attraverso varie esperienze è venuta a conoscenza del corso Malossi a cui ha partecipato spinta da una forte curiosità; in seguito le si è presentata l'opportunità di partecipare ad un soggiorno organizzato dall'Irifor, e nonostante una paura iniziale ora consiglia a tutti di vivere questo tipo di esperienza.
Come ultimo intervento abbiamo ascoltato Daniele Orlandini, un genitore di una ragazza di 27 anni seguita dalla Lega del Filo d'Oro. Durante questo periodo avendo chiuso tutto hanno dovuto essere oltre che genitori anche fisioterapisti, psicologi, educatori... ma nonostante tantissime difficoltà, per la prima volta hanno trascorso lui e la moglie tantissimo tempo insieme alla loro ragazza.
Come potete notare i contenuti sono stati molti e consistenti e hanno messo in evidenza vari aspetti della sordocecità e tutte le difficoltà sorte durante il periodo di covid-19, ma hanno messo in evidenza anche l'altra sfaccettatura, cioè di come il sordocieco possa essere una risorsa se si riescono a sfruttare tutte le sue potenzialità e fare in modo che possa essere integrato nella società.
Queste celebrazioni sono occasioni per far conoscere il mondo dei sordociechi e sensibilizzare l'opinione pubblica verso questa disabilità di cui ancora oggi si sa molto poco.
Angela Pimpinella



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