Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Uiciechi.it

torna alla visualizzazione del numero 16 del Uiciechi.it

Numero 16 del 2020

Titolo: Sicurezza dell'integrità degli imballaggi anche per i disabili visivi.

Autore: Nunziante Esposito.


Articolo:
Sicurezza dell'integrità degli imballaggi anche per i disabili visivi.

Di Nunziante Esposito.

Quante volte mi sono fatto domande sull'integrità dei contenuti di quello che acquistiamo sul web, o per telefono, e ci viene consegnato a domicilio, e sto parlando soprattutto di materiale tecnologico che quasi sempre è coperto da garanzia dal venditore con rimborsi in caso di problemi o smarrimenti.

Non avevo mai pensato alla consegna quando trattasi di cibo e medicinali, anche perché, vivendo in centro, fino ad oggi non si è mai presentata l'occasione di acquistare cibo o medicinali con consegna a domicilio, nemmeno nel periodo di pandemia.

Sono rimasto alquanto sorpreso di questa richiesta fatta dalla ditta Locked4Food che ha chiesto all'Unione di valutare se la soluzione era da noi ritenuta valida.

Nella lettera che ci hanno inviato, in verità, si parlava di una scritta in braille che scompariva al momento dell'apertura dell'involucro, sia esso usato per cibi o per medicinali.

Ho pensato immediatamente a questa soluzione molto appropriata anche per noi, per farci rendere conto se i contenitori che apriamo sono stati aperti da noi per la prima volta o se qualcuno li ha aperti prima di noi.

Questa chiusura particolare, soprattutto per alimenti e medicinali è una soluzione troppo importante per non renderla nota anche ai lettori di questo giornale.

Infatti, mi chiedo come mai non avevo mai pensato alla sicurezza dell'integrità degli imballaggi.

In verità, quando sono stato contattato tramite la sede centrale da questa società che produce imballaggi per cibi e medicinali, mi sono chiesto se alla verifica di questo sistema di chiusura fossi deputato proprio io che per lo più mi interesso di tecnologie a 360 gradi e a tempo pieno.

Leggendo la email e successivamente le spiegazioni in nero che mi sono fatto leggere dal mio scanner tramite l'OCR, mi sono incuriosito non poco, ma, anche facendomi assistere da una persona vedente, non ho immediatamente percepito quale fosse questa soluzione, anche perché di braille non ne ho trovato da nessuna parte.

Il tutto mi è stato molto chiaro dopo che mi hanno detto che la soluzione era stata studiata assieme a delle persone cieche. Infatti, prima che mi incontrassi a Tirrenia con uno dei rappresentanti della ditta, dal quale ho potuto solo avere conferma che quello che avevo intuito era esatto, avevo già compreso che non si trattasse di una scritta in braille, ma di una punta di cartoncino che era presente quando il contenitore non era stato ancora aperto e che scompare quando qualcuno lo apre, quindi se il contenitore viene aperto in precedenza, questo segnale ben visibile e intercettabile non lo si trova più.

In sostanza, questo tipo di chiusura presenta un particolare cartoncino che si stacca al momento di aprire il contenitore , quindi il cartoncino di sicurezza, non essendo più presente, non mostra più quella puntina di cartone, certamente non simile ad un punto braille come erroneamente interpretato da chi lo ha ideato.

A rendere questa sicurezza ancora maggiore, è la presenza di questo segnale su entrambe le chiusure del contenitore.

Noi disabili della vista, quando la confezione è integra, al tatto percepiamo una sorta di punta di cartone su entrambe le chiusure del contenitore, ma quando queste chiusure vengono aperte, questa sorta di segnale tattile non c'è più.

Però, far applicare questa soluzione senza qualche provvedimento legislativo o una qualche raccomandazione delle autorità sanitarie non è una cosa semplice, anche se si potrebbe pretendere l'utilizzo di questo tipo di contenitore quando si acquista cibo o medicinali con consegna a domicilio.

Per una spiegazione più chiara di come stanno le cose, abbiamo il comunicato stampa della ditta che produce questi contenitori e che potete leggere di seguito. Ecco il Comunicato Stampa:

Locked4Food, l’imballaggio sicuro per il cibo a domicilio.

Secondo US Foods, il 28% dei rider assaggia il cibo prima di consegnarlo.

IGB brevetta un sistema per evitare la manomissione delle confezioni nel tragitto ristorante-casa: l’idea, innovativa ed ecosostenibile, piace alle aziende di delivery.

Milano, 05 giugno 2020 – Una chiusura di sicurezza, vero e proprio sigillo di garanzia. Una sorta di lucchetto incorporato nel packaging che garantisce la protezione e l’igiene dei cibi consegnati a domicilio. È l’idea innovativa di Industrie Grafiche Bressan, azienda di Milano specializzata nella progettazione di astucci per il settore farmaceutico e che oggi – in virtù della forte crescita del delivery – allarga la sua proposta al mondo del food. IGB ha infatti brevettato Locked4Food, un sistema innovativo che sigilla le confezioni e protegge i prodotti alimentari: il cliente potrà così essere sicuro che il cibo ordinato, una volta confezionato, non sarà aperto da nessuno durante il tragitto ristorante-casa.

La soluzione studiata e prodotta da IGB, che sta già attirando l’interesse delle aziende di delivery, risponde a una esigenza di igiene e sicurezza avanzata sia dai produttori sia dai consumatori di cibo da asporto, e che oggi diventa irrinunciabile a causa della pandemia di Covid-19 in corso. Si tratta di una garanzia per tutta la filiera: il sistema rafforzerà inoltre il rapporto di fiducia tra ristoratori, rider e cliente finale.

Aveva destato scalpore, alcuni mesi fa, il risultato di uno studio condotto da US Foods, secondo cui “il 28% dei rider ammette di aver assaggiato almeno una volta il cibo prima di consegnarlo al cliente, mentre il 54% confessa di aver aperto la confezione per annusarlo. Solo il 18% dei rider dichiara di aver consegnato il cibo senza annusarlo o toccarlo”.

“L’igiene e la sicurezza del cibo consegnato a domicilio – commenta Alessio Bressan, CEO di IGB –deve essere sempre garantita. Nonostante la protezione dalla contaminazione sia sempre stata ritenuta fondamentale, negli imballi per il trasporto del cibo, fino a oggi, non esisteva una chiusura meccanica auto-sigillante. Sono disponibili etichette in plastica che però spesso non vengono applicate correttamente oppure si scollano per il calore dei cibi. Il nostro sistema brevettato, invece, dà al cliente la sicurezza che la confezione, una volta chiusa al ristorante, non è stata più aperta”.

Ma come funziona?

Locked4Food non necessita di un dispositivo esterno per mettere al sicuro il contenuto: la struttura dell’imballaggio è dotata di un sigillo autobloccante che si attiva all’atto della chiusura della confezione. Sarà impossibile aprire la scatola senza rompere la ‘linguetta’ e anche un non vedente può facilmente rendersi conto dell’eventuale manomissione.

In pratica, il meccanismo di sicurezza è parte integrante del packaging e la decisione di apporre o meno un sigillo non è più opzionale (e quindi lasciata alla discrezionalità del punto vendita), ma obbligata: ogni confezione si sigilla automaticamente all’atto della chiusura. La soluzione brevettata da IGB risponde così alla necessità sempre più imperante di evitare le manomissioni delle confezioni dei prodotti alimentari.

Gli imballi Locked4Food sono adatti a contenere tutti i tipi di alimenti (pietanze prodotte nei ristoranti, sushi, fast food, panini, pizze) e pensati principalmente per proteggere il cibo consegnato a domicilio, ma sono consigliati anche per il cibo da asporto e il cosiddetto street food. Possono infine rivelarsi un’ottima soluzione anche per il settore catering e per la GDO.

Infine, le confezioni Locked4Food sono totalmente ecocompatibili e 100% plastic free: gli imballaggi sono in cartone, del tutto riciclabili e realizzati con materiali e processi in possesso di tutti i principali certificati di sostenibilità ambientale.

“La nostra consolidata esperienza nel settore Pharma – conclude Bressan – si è rivelata fondamentale per studiare una soluzione sicura contro eventuali manomissioni della confezione. Locked4Food protegge il cibo e tutela la salute del cliente, rispetta l’ambiente e valorizza il brand, in quanto il packaging utilizzato per la distribuzione del cibo ha un impatto determinante sul successo presso gli utilizzatori del servizio”.

Per info: www.locked4food.com

Press Office: INtono Comunicazione
Via Fossa Buracchione 84 – 41126, Modena
+39 059 7400579 / +39 059 7400 580
ufficiostampa@intono.it

***

Desidero concludere con una osservazione che è stata suffragata da prove pratiche fatte con l'aiuto di una persona vedente: non è possibile ripristinare la chiusura dopo aver aperto il contenitore facendo rompere il cartoncino di sicurezza. Infatti, non lo si può riposizionare come all'origine, perché non si regge da solo e, anche se lo si attacca con la colla, non è possibile richiudere la confezione.

Che dire, tante volte soluzioni semplici risolvono problemi non semplici da risolvere.

Nunziante Esposito



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida