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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 10 del 2020

Titolo: Scelte da voi

Autore: Redazionale


Articolo:
La storia delle farfalle e del loro vestito nuovo!
Un giorno di molti anni fa il sottobosco fu invaso da centinaia e centinaia di bruchi!
Tutti i folletti del sottobosco rimasero colpiti dal numero così copioso di questi animaletti, molto simpatici e anche molto pericolosi per il loro mondo.
Direte... In che modo sarebbero così pericolosi degli innocui bruchetti?
Già, chiunque penserebbe questo non sapendo che nel sottobosco nascono le foglie fatate. Sono quelle foglie che sminuzzate e triturate dalle mani sapienti dei troll diventano una specie di sabbia che spolverata sulle ali delle fate permette loro di volare.
Ebbene sì... È proprio quello che state pensando, i bruchetti sono appassionati divoratori di foglie fatate.
Per cui tutti i folletti iniziarono a preoccuparsi perché i bruchi erano veramente tanti e avrebbero potuto mangiare tutte le foglie del sottobosco ed in particolare quelle fatate.
E così accadde... Non si trovava più nemmeno una foglia fatata in alcun campo e tutte le fate si dovettero fermare. I folletti erano molto tristi perché le loro mamme fatine non potevano portarli a scuola, accompagnarli nei campi né tantomeno al mare.
Erano praticamente bloccati ognuno nei dintorni della propria casa fungo.
Il tempo passava e i bruchetti erano sempre lì che al primo germogliare di una foglia fatata arrivavano a gustarla gioiosi!
E i piccoli folletti?
Si sentivano un po' disorientati. Le mamme fate avevano iniziato a cucinare i dolci più buoni, le focacce più gustose, organizzavano dei bellissimi balletti da fare in casa con i loro folletti ed ogni occasione era buona per realizzare dei fantastici lavori insieme.
I folletti erano felici e contenti di stare con le loro mamme e comunque sentivano la mancanza della scuola, dei loro compagni e dei giochi che facevano insieme nei campi.
Nonostante questo momento così difficile vedevano che le mamme fatine erano tutte serene e tranquille.
Il folletto Tenco che era il più attento di tutti allo stato d'animo della sua amata mamma fata Verde le chiese: «Mamma, sono mesi che tu non puoi volare e non mi puoi accompagnare a scuola né tantomeno a giocare con i miei amici folletti, come fai ad essere così tranquilla?».
Mamma Fata sorrise al suo piccolo e con fare dolce disse: «È molto semplice piccolo mio... Ci sono dei momenti in cui il mondo cambia e avviene una vera e propria metamorfosi».
«Metamorfosi? Cos'è?».
«Devi pazientare qualche giorno e capirai dolce Tenco».
Infatti dopo qualche giorno nel sottobosco non c'era più nessun bruco bensì era pieno di piccoli bozzoli bianchi. Ogni bruco si era creato un piccolo vestito bianco e ci si era infilato dentro.
Tenco chiese a mamma Fata: «È questa la metamorfosi?».
«No» disse, «ma sta avvenendo... Ancora qualche giorno...».
E fu così che dopo qualche giorno da ognuno di quei piccoli vestiti bianchi non uscirono più bruchi, ma bellissime farfalle multicolori.
«Wow!» esclamò Tenco vedendo il sottobosco invaso da splendide farfalline colorate. «Ogni bruco si è trasformato in farfalla... che meraviglia questa metamorfosi!».
È inutile dire che le farfalle non mangiavano le foglie fatate per cui tutte le fatine del sottobosco tornarono a volare e tutti i loro piccoli folletti a fare la vita di prima rientrando a scuola e ritornando, felici e contenti, a giocare con i loro amici.



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