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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 21 del 2020

Titolo: Unione Italiana Ciechi: Mario Barbuto riconfermato presidente

Autore: Redazionale


Articolo:
(da «Sanita24.ilsole24ore.com» del 9 novembre 2020)
Mario Barbuto è stato riconfermato alla presidenza dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) per i prossimi cinque anni. La decisione è arrivata in occasione del XXIV Congresso nazionale Uici, appuntamento quest'anno legato al centenario della sua fondazione. Tra le sfide più importanti fare «sistema» con le altre associazioni e federazioni del mondo della disabilità, in una prospettiva di interesse generale.
«Un Congresso - evidenzia Barbuto - imperniato sulla forza del passato e sulla consapevolezza del presente, per costruire un futuro di uguaglianza e di cittadinanza per i ciechi, gli ipovedenti, le persone con pluridisabilità e tutti gli altri soggetti svantaggiati per una società più giusta e civile».
Il Congresso, rende noto Uici, ha visto la partecipazione da tutta Italia di 276 delegati e oltre 6000 persone che, nelle quattro giornate dei lavori hanno seguito la diretta radio, Facebook e youtube, insieme a rappresentanti territoriali dell'Unione, esponenti delle associazioni nazionali e internazionali del settore, e con la partecipazione di alcuni importanti esponenti istituzionali. Dal messaggio di apertura lavori da parte del premier Giuseppe Conte agli interventi della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, di quella per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, della sottosegretaria al ministero dell'Economia e delle Finanze Maria Cecilia Guerra e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l'editoria Andrea Martella. E con i contributi dei vicepresidenti di Camera e Senato Ettore Rosato e Anna Rossomando e del segretario della Lega Matteo Salvini.
Barbuto, il presidente riconfermato Uici, è nato a Catania. Impegnato nell'Unione fin dagli anni 70, ha ricoperto il ruolo di direttore dell'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna e quello di consigliere comunale nella stessa città.



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