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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 1 del 2021

Titolo: Leggere e riflettere

Autore: Redazionale


Articolo:
La rana e il leone
Un leone udì un giorno una rana che gracidava nel pantano. Gracidava tanto forte che il leone ne ebbe paura. Credeva che, per fare tanto strepito, fosse una bestia molto grossa...
Si acquattò e attese per vedere di quale bestia mai si trattasse. Poco dopo la rana saltò fuori dal pantano.
Era un animale così piccolo e innocuo...
«D'ora in poi» disse il leone «non mi voglio più spaventare, prima d'aver visto».

Lessico:
Metti la parola più adatta al posto delle «x».
1) Gracidava tanto forte che fece xxxxxxxxx il leone (impaurire; spaventare; intimorire; atterrire; tremare; scappare).
2) Il leone xxxxxxx che fosse una bestia molto grande (pensava, sospettava, temeva, riteneva, aveva paura).
Completa la morale della favola: Non bisogna fidarsi delle xxxxxxxxx.

La cicala e le formiche
All'inizio dell'autunno, le formiche esposero al sole un mucchietto di grano raccolto durante la bella stagione, per farlo asciugare. Infatti, con le prime piogge, si era un poco inumidito.
Una cicala affamata, vedendo tanta ricchezza, chiese loro un po' di grano. Le formiche le domandarono: «Perché durante l'estate non hai provveduto a raccogliere un po' di cibo per l'inverno?».
«Non ho avuto tempo» rispose la cicala. «Cantavo».
«Cantavi?» risero le formiche. «Ebbene, poiché d'estate cantavi, adesso balla...».

Sintesi:
In questa favola notissima gli animali sono simboli molto semplici e chiari.
1) Le formiche sono simbolo di ...
2) La cicala è il simbolo di ...
3) La morale della favola vuol dire che ...



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