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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 3 del 2021

Titolo: 4 gennaio, Giornata Mondiale dell'alfabeto Braille

Autore: Redazionale


Articolo:
Nella giornata che celebra l'importanza del Braille per l'integrazione e l'autonomia dei non vedenti e che quest'anno è ricorsa nel pieno di una gravissima pandemia mondiale, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha denunciato: le persone con disabilità visiva sono tra le più esposte al contagio perché è soprattutto attraverso il tatto che possono interagire con il mondo e compiere gli atti fondamentali della vita. Abbiamo chiesto al Ministro Speranza e al Commissario Arcuri massima attenzione e priorità nell'accesso alla vaccinazione per le persone non vedenti ormai allo stremo dopo mesi di emergenza.
In occasione del 4 gennaio, data di nascita di Louis Braille, si è celebrata la Giornata Mondiale dell'alfabeto Braille: un sistema inventato nel 1829 che ha cambiato completamente il modo di vivere di milioni di persone con disabilità visiva, e che ancora oggi è indispensabile per scrivere, leggere e comunicare.
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l'organizzazione nazionale che rappresenta le istanze di circa 2 milioni di cittadini ciechi assoluti e ipovedenti, ha colto l'occasione di questa importante ricorrenza per richiamare l'attenzione sullo stato di emergenza in cui versano le persone con disabilità visiva nel corso della pandemia, chiedendo massima attenzione e impegno alle Istituzioni del Paese.
«I disabili visivi» ha commentato Mario Barbuto, Presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti «sono tra le persone rese più esposte al rischio di contagio, così come confermato anche da documenti ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Pensiamo infatti che per un cieco o un ipovedente il tatto è il principale veicolo di esplorazione e interazione con il mondo esterno, ed essenziale per muoversi nello spazio, studiare a distanza, lavorare, acquistare beni di necessità, evitare pericoli, come dimostra anche l'adozione ormai universale del sistema Braille basato appunto su punti in rilievo percepibili solo al tatto. Ne consegue che sono proprio i ciechi tra i soggetti più esposti al rischio virus e che necessitano di priorità e attenzione particolare in questa fase di programmazione degli accessi alla vaccinazione. A questo riguardo» ha proseguito Barbuto «come Unione siamo anche disponibili a mettere a disposizione le nostre strutture capillari sul territorio e la nostra conoscenza delle problematiche dei non vedenti per studiare le modalità più opportune per provvedere al più presto alla loro vaccinazione, sia pure nel rispetto delle priorità già definite».
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo vi siano 1,3 miliardi di persone con problemi visivi, di cui 36 milioni affette da cecità totale. Per il non vedente, il sistema braille, basato su 6 punti in rilievo che possono combinarsi e corrispondere a lettere dell'alfabeto, numeri, segni di interpunzione, simboli matematici, informatici, musicali e chimici, è lo strumento imprescindibile per la sua autonomia e integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale di qualsiasi comunità.



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