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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 3 del 2021

Titolo: Per i più piccini

Autore: Redazionale


Articolo:
Chi si nasconde dietro questi divertenti indovinelli?
1) Sono da sempre una brava operaia: a lavorare ci vado assai gaia! Sottoterra è la mia dimora, con le mie sorelle passo ogni ora. Per l'inverno preparo le scorte e con le briciole faccio le torte. Son piccina ma non si dica! L'avrai scoperto, son la...
2) Salto e gracido nello stagno, amo nuotare e fare il bagno. Verde sono come una foglia ed ho due occhioni senza le ciglia. Sono ghiotta di mosche ed insetti ma non amo di certo i dispetti! Ora che sai dov'è la mia tana saprai il mio nome, sono la...
Soluzione: 1) formica, 2) rana

Colmi
Qual è il colmo per un astronauta? Avere la luna storta!
Qual è il colmo per un orologio di contrabbando? Non conoscere l'ora legale!
Qual è il colmo per un libraio? Non alzare mai il volume!

Filastrocca per la festa del papà
Oltre il dono
Tutti i negozi con mamma ho girato
e finalmente abbiamo comprato
una camicia così eccezionale,
«made in Italy»: sai quanto vale?
Mettila oggi, ti prego, papà,
e la tua festa più bella sarà.
Guarda il colore e la bella fattura:
sembra sia fatta per te su misura.
Ma oltre il bel dono - lo sai anche tu -
ti offro il mio affetto, che vale di più.

Racconto
L'agnellino di nonno Piero
Nonno Piero quella volta non era proprio riuscito a vendere al mercato l'agnellino che era nato nel suo ovile. Era così tenero, dolce... un cucciolino indifeso e tanto buono!
Perché avrebbe dovuto venderlo a qualcuno che l'avrebbe preparato come banchetto pasquale?
A questo pensiero non ce l'aveva proprio fatta. Così, con l'agnellino al guinzaglio, nonno Piero era tornato dal mercato alla fattoria e, da quel giorno, lui e la pecorella sono inseparabili amici.

La volpe e il corvo
Un corvo aveva rubato un pezzo di formaggio ed era volato su un ramo. Lo vide la volpe e le venne voglia di mangiarsi quel bel pezzo di formaggio. Si fermò lì vicino e disse: «Come sei bello, corvo! E che belle piume nere e lucide. Di certo non esiste uccello più elegante di te. Peccato solo che tu non sappia parlare».
Il corvo, allora, volendo dimostrare che la voce non gli mancava di certo, spalancò il becco e fece un poderoso «cra» lasciando cadere il formaggio.
La volpe lo prese al volo e aggiunse: «Se poi, caro il mio corvo, tu avessi anche un po' di cervello, non ti mancherebbe nulla per diventare re!».



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