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Il Progresso

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Numero 06 del 2021

Titolo: Cultura- Kandinsky, su Google Arts & Culture simulati i suoni e i sentimenti dei colori

Autore: Chiara Ribichini


Articolo:
(da «tg24.sky.it» dell'11 marzo 2021)
Un progetto interattivo, nato dalla collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, restituisce per la prima volta ciò che il pittore russo potrebbe aver sentito mentre dipingeva il suo capolavoro «Giallo Rosso Blu» nel 1925. Kandinsky, come Billie Eilish o Pharrell Williams, aveva infatti il dono della sinestesia
Nel rosso il violino, nel giallo la tromba, nel blu l'organo. Suoni, colori e sensazioni. Si chiama «Play a Kandinsky» ed è un progetto interattivo capace di restituire, per la prima volta, ciò che il grande pittore russo sentiva mentre dipingeva. Un esperimento, nato dalla collaborazione tra il Centre Pompidou di Parigi e Google Arts & Culture, che utilizza le tecnologie più all'avanguardia per reinterpretare il dono della sinestesia. Cioè quella condizione neurologica propria di alcuni artisti, come Pharrell Williams o Billie Eilish, che permette di avere percezioni multisensoriali. Di associare i colori a determinati suoni ed emozioni.
Sentire i colori
Quando Kandinsky dipingeva, due sensi lavoravano sistematicamente insieme: l'udito e la vista. E così, analizzando i suoi scritti e applicando algoritmi di apprendimento automatico, è stato creato uno strumento capace di ricostruire e simulare, con l'aiuto di compositori di musica sperimentale, ciò che il padre fondatore dell'astrattismo potrebbe aver sentito mentre dipingeva il suo capolavoro «Giallo Rosso Blu» nel 1925. All'interno della sezione di Google Arts & Culture dedicata a Kandinsky, è possibile anche esplorare ed interagire con il celebre quadro per creare un mix personale di suoni e colori.
Un viaggio nel mondo di Kandinsky
Il progetto comprende anche oltre 3700 opere d'arte digitalizzate, fotografie personali e documenti. Ricordi di infanzia, le immagini con Paul Klee o il suo studio a Neuilly. Un vero e proprio viaggio virtuale per cercare di scoprire qualcosa in più dell'uomo che si nasconde dietro alla tela. Ed entrare nel mondo più intimo dell'artista dalla mano «che suona, toccando un tasto o l'altro, per provocare vibrazioni dell'anima».



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