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Il Progresso

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Numero 06 del 2021

Titolo: Tendenze- Le Alpi si evolvono: è l'ora dello smart working con vista sulle montagne

Autore: Enrico Maria Corno


Articolo:
(da «Corriereinnovazione.corriere.it» del 10 marzo 2021)
Nelle seconde case, in appartamento e perfino in hotel la montagna si rende accessibile a chi desideri lavorare in mezzo alla natura e con uno stile di vita diverso. A Courmayeur e non solo
Workation sulle vette
Esistono due generi di persone che vanno in montagna a fare smart working. Quelli che lo fanno come vera e propria scelta di vita e traslocano sfruttando la fortuna di poter lavorare a distanza e quelli che non resistono più in città e cercano un luogo che permetta loro di abbinare, per un periodo più o meno lungo, i piaceri di una valle incontaminata e i doveri professionali. Per i primi le Alpi si stanno attrezzando: non è facile passare dalla frenesia metropolitana a paesini dove nelle settimane di bassa stagione il 99% degli esercizi pubblici è chiuso e le persone si chiudono in casa prima di cena con una connessione balbettante. Per gli ultimi invece è già tutto pronto. La pandemia infatti ha cambiato definitivamente la nostra vita portando la consapevolezza che lo smart work (o il telelavoro, che non sono esattamente la stessa cosa) sarà una abitudine per moltissimi, anche senza alcun virus in giro: i dati di una ricerca della Fondazione Di Vittorio - Cgil parlano addirittura di 8 milioni di italiani (di cui 2,5 dipendenti della Pubblica Amministrazione) che in questo periodo stanno lavorando da remoto mentre un'altra indagine Nomisma conferma che, a pandemia esaurita, il 56% di chi ha provato l'esperienza dello smartworking vorrà continuarlo. L'offerta turistica legata alla «workation», sincrasi tra i termini work e vacation, si è sviluppata a partire dalla scorsa estate, ed è indirizzata sia ai possessori di seconde case che a chi preferisce i soggiorni sul medio-breve termine in appartamento e in albergo.
Courma lavora al ritmo della montagna
Questo sembra essere il claim del manifesto promosso da Courmayeur solo pochi giorni fa: un invito a lavorare in loco esattamente con gli stessi ritmi e le stesse abitudini e gli stessi servizi che si hanno in città, vivendo la montagna come una vacanza quando si stacca la spina del laptop. Farsi un panino in piedi in un baretto affollatissimo della periferia milanese non è come pranzare sulla terrazza di un rifugio sotto il Monte Bianco. Attraversare la città in bicicletta rischiando la pelle, tra smog, rotaie del tram e traffico, non è come uscire in Mtb nel bosco o lungo il fiume incrociando un capriolo appena fuori di casa. Prendere la metropolitana all'ora di punta per andare a fare un aperitivo dall'altra parte della città non è esattamente come prendere la SkyWay - la funivia panoramica che arriva fino a Punta Helbronner a 3466 metri - per bere qualcosa con gli amici. L'idea di fondo di Courmayeur è proprio quella di rilanciare lo smart working in chiave evoluta, esaltando le qualità di un territorio che peraltro è direttamente collegato dall'autostrada. L'invito agli smart workers quindi è quello di «non trasferire lo stile della città in montagna ma portare la montagna al centro del proprio stile di vita».
Lo smart working «etico»
Le parole di Roberto Rota, Sindaco di Courmayeur, vogliono giustificare la ragione per cui questa iniziativa è stata definita etica. «Tutti noi vogliamo contribuire all'affermazione di un modello turistico differente, più in linea con i nostri valori. In tanti hanno voluto sottoscrivere il documento, dagli abitanti ai rappresentanti degli operatori turistici di Courmayeur, i maestri di sci e le Guide Alpine, i commercianti e gli albergatori. Non si tratta solo di tamponare il calo di turisti dovuto alla pandemia, quanto di agire in una prospettiva a lungo termine. Per questo, come comunità, abbiamo preso posizione: lo smart working è la via maestra da percorrere per migliorare lo stile di vita, ritrovare equilibrio e armonia in una dimensione come la montagna».
Cosa fanno gli alberghi (e gli impianti) di Courma
L'Auberge de la Maison a Entrèves la scorsa estate ha addirittura ricreato nel parco della struttura una dependance da utilizzare come distaccamento dell'ufficio, ricostruendo un piccolo rifugio - perfino riscaldato in inverno - con le assi di legno recuperate in alta quota da vecchie baite in disuso. Proprio davanti al panorama del Monte Bianco. Nel centro storico del paese, il cinque stelle Grand Hotel Royal e Golf offre non una postazione ma dei veri e propri «mini-uffici» di lusso, perfettamente attrezzati e con vista panoramica, con la possibilità del room service a pranzo e cena, il servizio di ricezione e spedizione pacchi, la connessione Wifi ad alta velocità e la sanificazione giornaliera all'ozono, secondo i protocolli. C'è perfino una work station alla stazione intermedia della funivia del Bianco a 2200 metri dove lavorare la mattina, prima di andare in cima per la pausa pranzo, il tutto ad un prezzo convenzionato.
Meanwhile, in Trentino...
E poi ci sono casi come quello del prestigioso Hotel Bellavista di Cavalese, in Val di Fiemme, che probabilmente è la struttura che sta proponendo un'offerta completissima: per unire il piacere di un momento speciale al comfort di una postazione di lavoro professionale proprio con vista sul Lagorai, l'hotel propone un appartamento di 45 mq in Kitchen Suite con angolo cottura e una luminosa zona a giorno tutta in cirmolo, insonorizzata (per poter alzare la voce durante una call notturna con un cliente dall'altra parte del mondo), un ampio terrazzo (per uscire a fumare e stemperare la tensione del lavoro) e l'imprescindibile bollitore per il caffè. Sempre compresi nel prezzo ci sono anche il WiFi highspeed (e l'upgrade a «internet business service»), un servizio stampa di 30 pagine b-n, il parcheggio riservato, tre passeggiate a settimana con la guida, un massaggio rilassante antistress e due slot da 50 minuti nel centro wellness in formula Private.
Il caso di Cortina
Pochi giorni fa al Passo Tre Croci, appena sopra Cortina, è stato inaugurato il primo b&b Hotel delle Dolomiti. I b&b sono business hotel che solitamente si trovano poco fuori dai caselli delle autostrade, frequentati soprattutto da professionisti e agenti di commercio. Questo invece è sulle piste, proprio sotto al Monte Cristallo, ma offre comunque servizi business per chi lavora, dagli spazi riservati per le riunioni al Wifi gratuito e superveloce fino a 200 Mb-S in tutte le aree dell'hotel. Non solo: esattamente come gli altri hotel metropolitani della catena, l'albergo ospita anche businessman che scelgono di soggiornarvi anche solo per poche ore, per terminare un lavoro urgente mentre si è in viaggio o per sfuggire ai bambini che in casa rendono impossibile lavorare: è possibile infatti prenotare una camera dalle 9 alle 18, pagare una tariffa Bed&Breakfast ribassata del 50%, vedersi consegnare un box con acqua, croissant e bevande calde e la possibilità di utilizzare la SmartTv della camera come maxi monitor per videocall o per lavorare.
La «smart working holiday» nell'Ampezzano
Cortina e l'Ampezzano hanno creato un progetto Smart Working Holiday Cortina Dolomiti a cui hanno aderito molti suoi membri, compresi i top hotel famosi su tutte le Alpi. Il progetto prevede che tutti gli alberghi siano dotati di una scrivania per poter lavorare con connessione Wifi gratuita ad alta velocità e che gli smart worker possano approfittare di una serie di attività outdoor insieme alle famiglie, sia d'inverno che d'estate. A Cortina, inoltre, chi lavora da casa e non ha tempo né voglia di cucinare e quindi può approfittare anche di un servizio di delivery veloce ed efficace come in città, organizzato ad hoc, che porta a casa i piatti delle semplici pizzerie ma anche dei ristoranti stellati.



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