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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 15 del 2021

Titolo: Uici di Firenze: «impossibile, per chi non vede, prenotarsi per il vaccino»

Autore: Redazionale


Articolo:
(da «055 Firenze» del 29-03-2021)
«Per chi non vede, è praticamente impossibile registrarsi al portale per le vaccinazioni. Chiediamo alla Regione Toscana di individuare alla svelta un altro metodo. Noi siamo pronti a collaborare». È quanto ha dichiarato Niccolò Zeppi, presidente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Firenze, che in questi giorni ha raccolto decine di segnalazioni dai propri soci.
«La modalità di registrazione prevista è molto penalizzante per le persone prive della vista o che ci vedono molto poco» ha spiegato Zeppi. «La sintesi vocale, per noi indispensabile per utilizzare gli ausili informatici, rallenta in misura esponenziale i passaggi rendendo di fatto inattuabile la registrazione da parte di una categoria particolarmente fragile come la nostra».
A questo si aggiunge il fatto che buona parte dei non vedenti non ha dimestichezza con il pc, riporta il comunicato dell'Uici.
«Possiamo mettere a disposizione le nostre sedi territoriali» ha avanzato una proposta Zeppi. «Potremmo collaborare con l'ente pubblico per comunicare ai soci orari, date e luoghi di vaccinazione. Ecco, noi ci siamo per partire subito con la sede di Firenze. In questo modo, alla Regione resterebbe solo l'onere di contattare quei non vedenti non iscritti alla nostra associazione».
«Sarebbe un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato», ha continuato Zeppi. Tra l'altro, prosegue, «è un'incongruenza il fatto che nelle categorie dei disabili sensoriali che hanno diritto al vaccino siano stati inseriti solo quelli col riconoscimento della legge 104. Ma così si è lasciato fuori tutti i non vedenti e gli ipovedenti che non godono di questo beneficio perché non gli è stato riconosciuto o non ne hanno fatto richiesta».
C'è infine il «problema, enorme, dei numerosi non vedenti ultra ottantenni che non hanno ancora ricevuto il vaccino e che non rientrano neppure tra i «disabili sensoriali e vulnerabili» in quanto l'accesso a questa categoria è solo fino agli 80 anni» ha concluso Zeppi.



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