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Gennariello

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Numero 6 del 2021

Titolo: Parliamo di...

Autore: Redazionale


Articolo:
Giornata Mondiale degli Oceani
Carissimi bambini, quest'estate recandoci al mare, auguriamoci di trovarlo pulito, senza rifiuti... senza plastica, vetro, metalli e quant'altro!
Il mare è una delle risorse più belle e preziose della nostra meravigliosa Terra. Merita quindi rispetto, cure e attenzioni. Se lo vogliamo sempre più bello dobbiamo, bambini e adulti, impegnarci di più per la sua salvaguardia.
Per tale motivo, già da qualche anno, l'8 giugno i nostri mari vengono celebrati in una giornata dedicata a loro: la «Giornata Mondiale degli Oceani».
Perché celebrare gli oceani?
Perché l'oceano (diviso in tre bacini Pacifico, Atlantico e Indiano) non solo ricopre oltre il 70% della superficie terrestre e ospita l'80% della biodiversità (1) mondiale ma produce anche il 50% dell'ossigeno presente in atmosfera.
Le acque oceaniche sono piene di vita, una grandissima varietà di animali, a partire dalle minuscole alghe e dai batteri che compongono il fitoplancton (2).
Gli oceani ospitano cetacei, come le balene e i delfini, grandi predatori marini, come squali e orche. Ma anche foche, trichechi, pinguini e tante altre forme di vita.
Il delicato equilibrio della vita marina animale e vegetale è continuamente scosso dalla concentrazione sempre più elevata di plastiche di ogni tipo e la catena alimentare (3) sta subendo danni forse irreparabili.
Se filtrassimo tutte le acque salate del mondo, scopriremo che ogni chilometro quadrato di esse contiene circa 46.000 micro particelle di plastica. Numeri impressionanti di un fenomeno che non riguarda solo gli oceani ma tocca anche il nostro Mar Mediterraneo.
Quattro milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari di tutto il mondo ogni anno, causando l'80% dell'inquinamento marino.
Bottiglie, imballaggi, reti da pesca, sacchetti che una volta finiti in acqua si spezzano in frammenti più piccoli per azione dell'erosione (4) e delle correnti. Come dimostrato da diversi esperti, questi frammenti, che possono raggiungere dimensioni microscopiche inferiori ai 5 mm di diametro, costituiscono una fra le principali cause di morte per soffocamento di molti pesci ed uccelli marini poiché vengono scambiati per cibo. A causa di ciò, 115 specie marine sono a rischio, dai mammiferi agli anfibi. L'ingerimento accidentale di plastica scambiata per plancton o meduse è un fenomeno così comune che il 52% delle tartarughe marine ne ha subito gli effetti.
Legambiente ha scoperto che sulle spiagge italiane ci sono circa 670 rifiuti ogni 100 metri. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).
Nel nostro piccolo, se vogliamo difendere la salute dei mari e preservarne le forme di vita, la prima cosa da fare è cambiare le nostre abitudini di acquisto. Come? Applicando i principi delle 4 R.
- Ridurre: scegliere prodotti con meno imballaggi, borse in stoffa, batterie ricaricabili;
- Riusare: scegliere il vuoto a rendere (5), il vetro al posto della plastica;
- Riciclare: selezionare i rifiuti, adottare la raccolta differenziata;
- Recuperare: produrre oggetti diversi dalla loro funzione originale, inventare nuovi utilizzi.
Allora bambini, celebriamo ogni giorno questa importantissima giornata di tutela del mare ricordando a noi stessi e ai nostri amici che il mare ha bisogno semplicemente di essere amato e tutelato con azioni grandi e piccole!
Buon mare a tutti!
Nel Qrcode n. 1 che trovi nella tavola allegata c'è il video «Nami e Fibi. Un mare da salvare» liberamente tratto da Focus Junior e dal sito www.legambiente.it.
Glossario
1) Biodiversità: La presenza in uno stesso ambiente naturale di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio grazie alle loro reciproche relazioni.
2) Fitoplancton: Insieme di piccoli organismi vegetali acquatici.
3) Catena alimentare. È il processo che fa di ogni animale il cibo di un altro animale, e che quest'altro animale sia a sua volta cibo per un altro animale e così via.
4) Erosione: È l'azione esercitata sulla parte emersa della superficie terrestre dagli agenti naturali in movimento: venti, fiumi, mare, ghiacci, acque correnti.
5) Vuoto a rendere: L'espressione vuoto a rendere indica che un contenitore (bottiglie di vetro, ma anche in plastica) una volta svuotato dev'essere restituito al fornitore, così che possa essere riutilizzato (si arriva fino a 20 riutilizzi per le bottiglie in plastica, 40 per quelle in vetro).



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