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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 26 del 2021

Titolo: Percepire meglio spazio e corpo

Autore: Sara Landi


Articolo:
Un corso di Tai chi per ipovedenti
(da «Il Tirreno», su «Press-in» n. 1557-2021, del 28-06-2021)
Migliorare la percezione dello spazio e del proprio corpo, lavorare sulla respirazione e sull'equilibrio. Sono tanti i benefici sperimentati dai cinque allievi del corso di Tai chi promosso dalla sezione grossetana dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici): il corso, partito a metà maggio, ha predisposto l'ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, giovedì 1o luglio alle 17,30. Solo un arrivederci perché l'esperienza, innovativa, riprenderà a settembre come spiega la presidente di Uici Grosseto Sioli Sereni: «La particolarità» dice lei «sta nel fatto che per la prima volta proponiamo questa disciplina a persone over 65 non vedenti o ipovedenti avvalendoci della collaborazione del maestro e referente Aics Osvaldo Di Summa e di un fisioterapista non vedente, Gennaro Accardo, nel ruolo di tutor. Le lezioni si sono svolte all'aperto in un parchetto dietro a via Orcagna: per organizzare il corso abbiamo partecipato a un bando dell'Irifor, l'Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione voluto dall'Uici e che progetta ed eroga servizi per la formazione e la riabilitazione rivolti a persone con disabilità visiva».
Il corso è stato una bella occasione di aggregazione: l'obiettivo è allargare la partecipazione in vista della ripartenza dopo l'estate.
«Mi piacerebbe» dice Sioli Sereni «riuscire a coinvolgere chi è più titubante e ancora non vive bene la sua condizione e la affronta in solitudine, mentre all'interno dell'associazione potrebbe trovare risposte e servizi e sperimentare quanta passione, sensibilità e forza mettiamo nel promuovere l'inclusione sociale».
E c'è anche una buona notizia: il 9 luglio sarà inaugurato il Centro di ipovisione all'ospedale di Grosseto.
«È un sogno che si avvera per noi e sarà un fiore all'occhiello per un'eccellenza come il reparto di Oculistica» dice Sereni. «Per le persone con disabilità visiva significa non doversi allontanare troppo da casa per le visite e trovare risposte sanitarie ma anche supporto per l'autonomia personale, aiuto psicologico e consulenze sugli ausili informatici. Con la collaborazione del paziente e la presenza di un'équipe è possibile definire strategie personalizzate per migliorare la funzionalità del residuo visivo, l'autostima e la qualità di vita dell'ipovedente».



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