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Corriere dei Ciechi

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Numero 7-8 del 2021

Titolo: ATTUALITÀ- Il Braille musicale per l'inclusione

Autore: Marina Masiero e Nadia De Devitis


Articolo:
Centro di Consulenza Tiflodidattica di Trieste

Il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Trieste dal 1 settembre 2020, grazie a un Comando MIUR su progetto I.Ri.Fo.R., ha avuto la possibilità di supportare docenti ed alunni in ambito musicale con personale dotato di specifiche competenze didattico-inclusive e conoscenza musicale Braille. L'opportunità offerta dal Comando ha reso disponibile per il CCT la professionalità di una docente di pianoforte del Liceo Musicale "Carducci-Dante" di Trieste con esperienze pregresse con ragazzi con disabilità visiva. L'anno scolastico che si è appena concluso ha visto nascere e svilupparsi quattro progetti, caratterizzati da diversificate modalità organizzative e tesi ad affiancare docenti e alunni di scuola secondaria di I° grado ad indirizzo musicale e non del Friuli Venezia Giulia e del Bellunese. Con questo articolo la prof.ssa Marina Masiero ci introdurrà nel vivo di queste esperienze di promozione del Braille musicale nelle scuole in un'ottica inclusiva.
"Nel corso di quest'anno scolastico, grazie alla mia posizione di Comando del MIUR su progetto I.Ri.Fo.R, mi sono potuta dedicare in particolar modo alla promozione della musica Braille, rispondendo ai bisogni educativi musicali di alcuni alunni della scuola dell'obbligo, seguiti dal Centro di Consulenza Tiflodidattica di Trieste. Mossa da un vero e sincero interesse per l'inclusione, ho cercato soluzioni volte a rompere le barriere che si ergono davanti all'apprendimento del Braille musicale. Convinta del ruolo della scuola quale Comunità che educa alla crescita collettiva, anche trasformando le difficoltà di alcuni in risorse per tutti, considero il Braille musicale una risorsa. Si è trattato quindi di trovare la giusta modalità di intervento. Se era indispensabile fornire all'alunno braillista gli strumenti per imparare a leggere e a scrivere la musica, per poi suonare i brani proposti in classe, altrettanto necessario risultava far conoscere a tutte le figure di riferimento, compresi i compagni, un nuovo codice per una condivisione dei saperi. I progetti proposti hanno avuto in comune la caratteristica di condurre tutti per mano in un percorso di conoscenza e crescita nel mondo musicale Braille.
Passi felpati
Grazie alla DAD sono potuta entrare a passi felpati in quattro realtà scolastiche tra cui due ad indirizzo musicale.
Primo passo
Eliminare lo stereotipo per cui l'approccio alla letto-scrittura musicale in Braille sia complicato e non si possa proporre. Ci si deve ricordare che l'approccio alla letto-scrittura musicale "in nero" per un vedente è altrettanto complicato. Nella mia esperienza di docente di pianoforte ho potuto notare che, in relazione alla lettura, gli alunni non vedenti e gli alunni vedenti hanno lo stesso atteggiamento: leggono solo quello che interessa loro - i nomi delle note - e bypassano ciò che ritengono segni superflui - valori, punteggiature, dinamiche - per l'esecuzione dei quali ricorrono alla memoria uditiva. Questo è un aspetto molto interessante, perché permette di riflettere su cosa sia indispensabile o meno nella fase di approccio alla letto-scrittura.
Certamente aiuta anche il fatto che ad esempio nella secondaria di primo grado non a indirizzo musicale generalmente il repertorio proposto alla classe si basa su spartiti semplici con pochissimi segni di punteggiatura e dinamica e non richiedono quindi l'inserimento di tanti e diversi segni Braille.
La scrittura musicale in Braille diventa via via più complessa dal momento in cui si vuole presentare un testo più ricco nei dettagli o un testo polifonico; questi aspetti sono invece sicuramente presenti quando si intraprende un percorso ad indirizzo musicale. In questo caso però sarà la motivazione stessa a garantire l'impegno necessario per affrontare le difficoltà.
Per l'alunno non vedente una difficoltà è sicuramente rappresentata dal non poter leggere e contemporaneamente suonare lo strumento, ma ciò significa che imparerà a elaborare interessanti strategie di memorizzazione che sono però indissolubilmente legate alla lettura.
Uno dei traguardi che la Scuola dell'obbligo si prefigge in ambito musicale è: "L'alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani […]"(Traguardi scuola secondaria di I grado da: INDIRE. Musica a Scuola. Risorse per la Musica in Classe, Il quadro didattico, Linee guida a cura di Franca Ferrari e Federica Pilotti, aggiornato al 01.02.2018). L'alunno non vedente che suona a orecchio si sente però "diverso" e proprio nella materia che per antonomasia è la più inclusiva. Sarà dunque grazie alla conoscenza della segnografia Braille musicale che potrà sentirsi davvero integrato.
Secondo passo
Permettere ad ogni docente di musica di conoscere gli elementi basilari della scrittura musicale Braille in modo semplice e lineare sulla base del repertorio che vorrà trattare con la classe. I segni musicali Braille, nel loro ordine di apparizione, seguono una logica eccezionale. Il Braille è un vero arricchimento per un docente, ma bisogna tener presente che le classi di oggi sono formate anche da tanti alunni e con situazioni a volte davvero complesse e diversificate. Il docente di materia si trova un carico di lavoro notevole e perciò va sicuramente aiutato ad entrare con la giusta misura nel mondo Braille musicale.
Terzo passo
Considerare fondamentali le diverse figure professionali che ruotano intorno all'alunno o all'alunna braillista, anche se sprovviste di conoscenze musicali e/o di scrittura braille. Indispensabile è il loro contributo sia per l'aspetto organizzativo e gestionale dei materiali sia per il sostegno che immancabilmente garantiscono ai ragazzi e alle loro famiglie.
Quarto passo
Coinvolgere la classe. Per l'insegnante questa diventa un'occasione ghiotta per permettere ai propri alunni di raggiungere un altro dei traguardi scolastici: "Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica (Ibid). Il ragazzo o la ragazza braillisti, per poter parlare di musica con i compagni, devono conoscere come è organizzata la musica in nero". La vera inclusione si attua quando anche il vedente fa lo stesso. Un compagno o una compagna non vedenti offrono quindi alla classe questa opportunità di crescita e ampliamento culturale.
I progetti
I progetti sono stati ideati tenendo conto delle singole realtà e dopo aver svolto degli incontri on line con insegnanti, educatori, ripetitori, famiglie.
Possiamo sintetizzarli in tre tipologie.
La prima, Leggere e Scrivere per Suonare, è consistita in lezioni individuali di approccio al Braille musicale, rivolte all'alunna/o non vedente e alle sue figure di riferimento e basate sui brani indicati dai docenti di musica. Le lezioni bisettimanali o settimanali di scrittura, lettura ed esecuzione sono state svolte per telefono o su piattaforma sia a casa con o senza la presenza dell'educatore o del genitore sia a scuola in presenza dell'insegnante di sostegno o di strumento. Docenti ed Educatori venivano dotati settimanalmente del materiale organizzato utile per gli alunni, ma anche per la loro formazione.
La seconda tipologia, Rilievi e curiosità, Composizioni Musicali Nominali/Poetiche nero-Braille, si è basata su due proposte didattiche e laboratoriali inclusive.
La prima proposta: presentazione alla classe da parte del/la docente di musica delle Tavole comparative dei simboli musicali Nero-Braille in rilievo (Rilievi) ottenute con il fornetto, alcune delle quali supportate anche da schede (Curiosità) dove veniva descritto sinteticamente il confronto tra i due codici sull'utilizzo di un determinato segno.
La seconda proposta, Composizioni Musicali Nominali/Poetiche nero-Braille: svolgimento di un laboratorio di composizione con l'uso del Braille musicale. Tutti, alunne e alunni, seguendo una tabella di comparazione dei simboli nero-Braille predisposta per questa finalità, hanno realizzato le loro composizioni partendo dal loro nome e cognome. Sono diventate piccole melodie che gli alunni hanno eseguito allo strumento con grande soddisfazione. In particolare questo progetto si è rivelato davvero importante per la sua ricaduta musicale, emozionale e inclusiva.
La terza tipologia di progetto, Formazione insegnanti, è consistita nella realizzazione e successivo invio di materiali specifici oltre a consulenze mirate con incontri online.
Gli alunni
La risposta di tutti gli alunni coinvolti è stata davvero emozionante: entusiasmo, curiosità, soddisfazione, autodeterminazione, intraprendenza. Insomma la gioia di far musica da protagonisti.
La squadra
La disponibilità della Scuola ad accogliere i progetti tramite le figure degli insegnanti di Educazione Musicale e di Sostegno e la collaborazione con insegnanti, educatori o ripetitori, per superare le difficoltà che di volta in volta si sono presentate, dimostrano che anche i progetti più ardui, come quello di voler rompere le barriere del Braille musicale nella scuola dell'obbligo per una vera inclusione, possono realizzarsi, se si rende possibile un lavoro di squadra.
La famiglia
Ma la forza più grande, intesa come supporto e sostegno ai vari progetti, è indiscutibilmente costituita dalla famiglia e dalle madri che la rappresentano nell'aspetto pratico ed emotivo. A queste famiglie dico grazie per aver accolto con favore i progetti proposti e per averli seguiti con partecipe attenzione.
Considerazioni finali
Il lavoro, sicuramente copioso e complesso, e l'energia spesa per la realizzazione dei progetti sono stati abbondantemente ripagati dai risultati conseguiti. L'auspicio è di poter proseguire questo interessante quanto accattivante cammino del Braille musicale per l'inclusione nella scuola dell'obbligo".



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