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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 10 del 2021

Titolo: EDITORIALE- Autunno insieme

Autore: Linda Legname


Articolo:
“Voglio un autunno rosso come l'amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli d'uva da sgranocchiare. Voglio un autunno da scoprire, vivere, assaggiare”.

In questi giorni seppur ancora segnati da temperature quasi estive, ci stiamo lasciando alle spalle la stagione più calda e chiassosa dell'anno.
Rimangono indelebili le immagini e i racconti dei nostri soggiorni estivi, dei progetti di "Ri...gioco la mia parte" che hanno visto una partecipazione corale delle nostre strutture territoriali e regionali.
L'estate ci ha trovato impegnati anche e non solo, nell'avvio e nella successiva formazione dei 900 Volontari del Servizio Civile Universale. Una sfida importante che ha visto per la prima volta la nostra Associazione presentare e gestire un Progetto nazionale unico, ricco di nuove opportunità.
Cullati dai ricordi e dalla gioia di aver contribuito a rendere più leggera l'estate ai nostri piccoli e alle loro famiglie, di non aver lasciato soli tanti soci durante il periodo estivo grazie al supporto dei volontari, accogliamo ora l'autunno con i suoi toni caldi, sfumati e malinconici; con i suoi profumi tanto legati alla terra e alle radici.
La scuola, con tutte le sue incertezze, è iniziata. La quotidianità e il ritmo del lavoro scandiscono le nostre giornate sempre più corte. I timori legati alla pandemia, nonostante le vaccinazioni a tappeto, non ci lasciano del tutto tranquilli e purtroppo c'è ancora poco spazio per tutte le attività che vorremmo organizzare in presenza. Ma attendiamo fiduciosi.
Il nostro cammino continua con la forza e la determinazione che ci contraddistinguono da sempre, rendendoci unici.
E il primo mese d'autunno inizia per la nostra Unione con tanti impegni e numerosi appuntamenti.
Il secondo giovedì del mese di ottobre celebriamo la Giornata Mondiale della Vista che quest'anno ha per noi un sapore tutto speciale: finalmente, dopo anni di incertezze e incomprensioni, UICI e Società Oftalmologica Italiana hanno raggiunto la serenità necessaria per lavorare l'una accanto all'altra. Scienza e cittadinanza, unite, trovano così maggiore forza, più ascolto e nuove risposte.
La pandemia, purtroppo, ha scoraggiato l'accesso alle cure non considerate "salva vita", ha pressoché azzerato per parecchi mesi i controlli periodici della vista e le relative terapie che consentono la diagnosi precoce, spesso l'unico strumento per limitare gli effetti invalidanti di alcune patologie oculari.
In occasione della Giornata Mondiale della Vista richiameremo con decisione l'importanza di investire sulla prevenzione, sull'accesso rapido alle cure e sulla rivalutazione del valore stesso della vista che spesso si tende a sottovalutare, forse perché abituati a usarla nel quotidiano con tanta facilità.
Ci soffermeremo a riaffermare come tanti interventi di diagnosi e cura possono oggi essere resi anche a distanza tramite piattaforme digitali, aiutandoci così a portare la prevenzione tra i cittadini, senza attendere che siano i cittadini a dover andare a cercarla nei luoghi di cura.
A questo riguardo, confidiamo anche nelle annunciate risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che dovrebbe sostenere la diffusione della digitalizzazione in tante attività terapeutiche, riabilitative, di accoglienza, assistenza, istruzione e formazione.
Infine tantissime le iniziative di sensibilizzazione che le nostre sezioni territoriali mettono in campo il 14 ottobre, come del resto in tutto il mondo, per ricordare ai cittadini il valore della Vista e alle istituzioni l'utilità e i vantaggi di investire sulla prevenzione.
Ma l'autunno, e in particolare il 16 ottobre, l'UICI festeggia il più caro e fedele dei nostri amici: il cane guida. Il fido accompagnatore a quattro zampe che rappresenta per tanti di noi un compagno insostituibile di mobilità, autonomia e libertà.
La nostra scuola cani guida - Polo nazionale dell'autonomia Helen Keller - quest'anno dedica la giornata del cane guida alle famiglie affidatarie (puppy walkers), in occasione di un loro raduno per la riconsegna dei cuccioli che inizieranno così la seconda fase del loro addestramento presso il nostro centro.
Essere "famiglie affidatarie" è una scelta straordinaria d'amore e di solidarietà: nove/dieci mesi di vita insieme al cucciolo, che si concludono bruscamente con la riconsegna del cane alla scuola per completare il percorso di addestramento.
Un grande atto di coraggio e forza d'animo di persone che sanno restituire il cucciolo dopo averlo coccolato, visto crescere nella loro casa, tra i loro affetti; averci giocato assieme, averlo accudito, curato e portato a spasso per la città a imparare i primi "trucchi del mestiere" di cane guida.
Il loro non è un lavoro, ma l'espressione di un impegno sociale sensibile, ricco di umanità, per il quale non sapremo dire mai GRAZIE a sufficienza.
Non mancherà l'appello alla cittadinanza e alle istituzioni, ancora troppo spesso disattente verso la funzione preziosa dei nostri amici a quattro zampe, perché sovente ignorano le normative, rifiutano la presenza del cane, magari con la superficialità di chi non si rende conto di ostacolare la libertà e la vita della persona che si trova dietro la maniglia di quel cane.
Per me, Presidente della nostra scuola cani guida, è motivo di orgoglio e di emozione la crescita continua di questa bella realtà che tanto ha patito in passato e che ora incontra sempre più l'apprezzamento degli utenti, il favore del pubblico e l'attenzione delle istituzioni.
Come chiuderemo il mese di ottobre?
Finalmente, dopo quasi due anni, con un grande incontro in presenza: l'Assemblea Nazionale dei Quadri dirigenti, sabato 30 e domenica 31.
La mia prima Assemblea da Vice Presidente; alla quale mi avvicino con umiltà, tanta emozione e un pizzico d'ansia.
Un programma ricco, attuale che offrirà a tutti l'occasione per riflettere sui grandi temi della vita sociale e sul ruolo dell'Unione.
I grandi cambiamenti sociali e comportamentali indotti anche da questi mesi di pandemia, ci obbligano ad adeguare continuamente le modalità del nostro agire quotidiano, per essere sempre al passo con i tempi, le innovazioni e le norme.
Ritengo che i dirigenti nazionali, in questa circostanza, debbano soprattutto saper ascoltare, raccogliere, ricevere, meditare.
Le idee più fruttuose, infatti, giungono sempre dalla base.
L'autunno infine, segnerà quel percorso di "passione" spesso richiamato dal Presidente nazionale in concomitanza con la discussione e approvazione della Legge di Bilancio.
Sarà bello incontrarci da remoto e in presenza con i colori, i profumi e i sapori di un autunno tutto da gustare, insieme!



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