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Numero 17 del 2021

Titolo: Novità dal Web.

Autore: Barbara Lispi.


Articolo:
Novità dal Web.

Di Barbara Lispi.

Ecco le novità dal Web:

1. Google limita la durata delle videochiamate Meet per il piano gratuito. Google, durante la pandemia, aveva permesso di effettuare videochiamate senza limite con Meet. Dallo scorso 30 giugno i possessori di account Google gratuiti potranno fare videochiamate Meet della durata massima di 60 minuti, se il numero dei partecipanti è superiore a 3. Le chiamate che coinvolgono solo due persone possono arrivare invece fino a 24 ore. I possessori di un account free possono generare un nuovo URL per l'avvio di una videochiamata allo scadere dei 60 minuti gratuiti condividendolo attraverso qualsiasi canale con gli altri partecipanti. Inoltre, le limitazioni valgono solo per le videoconferenze organizzate da account gratuiti.

2. Cosa succede quando finisce lo spazio su Google. Gli utenti Google che attivano un nuovo account ricevono gratis 15 GB di spazio sul cloud. Considerando che dal 1° giugno 2021 tutte le immagini e i video caricati su Google Foto occupano spazio, anche i contenuti memorizzati in Alta qualità, è facile esaurire rapidamente i 15 GB a disposizione. Lo spazio di archiviazione è condiviso tra più servizi Google, quindi, l'esaurimento dello storage disponibile sul cloud impatta su tutti i servizi. L'utente non potrà più inviare o ricevere messaggi Gmail; i nuovi file non potranno essere sincronizzati né creati: non potrà neanche caricarne di nuovi; le immagini e i video non saranno più sincronizzati.

3. Windows 11 Home richiede l'utilizzo di un account utente Microsoft. Windows 11 Home sarà installabile soltanto usando un account utente Microsoft: durante la sua installazione dovrebbe quindi essere rimossa la possibilità di creare un account locale; gli utenti potranno comunque crearli terminata l'installazione del sistema. Solo gli utenti delle altre edizioni del sistema operativo potranno optare per un account locale. Tramite Un account Microsoft è possibile acquistare applicazioni nel Microsoft Store, abbonamenti Microsoft 365, attivare servizi cloud come OneDrive e così via. Dal momento che molti utenti preferiscono usare account locali, Microsoft potrebbe rivedere la sua posizione e tornare a permettere la loro creazione in fase di installazione anche con Windows 11 Home.

4. Come personalizzare i risultati delle ricerche Google con il nuovo pulsante. Google ha introdotto un aggiornamento sul suo motore di ricerca che permette agli utenti di personalizzarne il comportamento con un semplice clic. Effettuata una qualunque ricerca con il motore di Google, in alto a destra si troverà un'icona raffigurante un piccolo ingranaggio: il pulsante Impostazioni. Cliccandovi è possibile accedere rapidamente alle impostazioni di ricerca. Attraverso questo pulsante si possono nascondere o mostrare i risultati espliciti, accedere alla ricerca avanzata, alla cronologia delle ricerche e agli altri dati memorizzati sui server di Google.

5. Progetto Pegasus: cos'è. Migliaia di persone spiate da governi e soggetti sconosciuti. Pegasus dovrebbe essere uno spyware progettato per monitorare le attività digitali svolte da soggetti coinvolti in importanti indagini e sorvegliati a distanza dalle forze di polizia. In realtà, NSO Group, l'azienda produttrice, avrebbe venduto Pegasus a soggetti senza scrupoli che l'hanno utilizzata per spiare giornalisti, organizzazioni di elevato profilo, dissidenti, politici, accademici e tanti altri violando sistematicamente la loro privacy con conseguenze che vanno ben oltre la raccolta di dati. Una collaborazione tra più di 80 giornalisti di 17 aziende del settore media in 10 Paesi coordinata da Forbidden Stories, organizzazione senza scopo di lucro, con il supporto tecnico di Amnesty International, ha permesso di condurre una serie di test per identificare le tracce dello spyware e individuare i tratti comuni di ciascun attacco.

6. WhatsApp: crittografia più forte per i backup sul cloud. WhatsApp integra una funzione per fare il backup automatico sul cloud delle chat e degli allegati interfacciandosi con Google Drive o Apple iCloud; consente di ripristinare la cronologia su un altro smartphone. I backup conservati su Google Drive ed Apple iCloud sono crittografati lato server con una chiave nota solo al gestore del servizio. Enti governativi e autorità possono quindi chiedere l'accesso a quei dati. WhatsApp permetterà presto l'utilizzo di una soluzione crittografica forte anche per la protezione dei backup sul cloud. L'utente potrà scegliere la passphrase da usare per cifrare i suoi dati sul cloud e la stessa password dovrà essere inserita per ripristinare un backup. Se l'utente dimenticasse la passphrase, nessuno potrà mai recuperare il contenuto del backup, inclusi i gestori.

7. Google pensa alla modalità HTTPS-first per Chrome: cosa significa. Con le prossime versioni di Chrome, Google implementerà l'approccio HTTPS-first: per tutte le pagine web, anche quelle richiamate usando HTTP, quelle in chiaro senza applicare una cifratura, il browser proverà comunque la connessione sullo stesso URL alla versione HTTPS della stessa pagina. Se non fosse disponibile la pagina HTTPS, Chrome mostrerà l'avviso Non sicuro. Analogo comportamento sta per essere tenuto anche da Microsoft Edge; Mozilla Firefox, già dalla versione 83 del browser riscrive l'URL sostituendo HTTP con HTTPS.

8. Windows 11 già installabile sui dispositivi basati su SoC ARM. Con Windows 11 Microsoft conferma la volontà di puntare sempre più sui dispositivi basati su architettura ARM, pur non abbandonando la piattaforma x86. Difficile che Microsoft renda pubblicamente disponibile una ISO di Windows 11 ARM64: quasi sicuramente stringerà accordi con i vari partner per immettere sul mercato Device che possano essere un'alternativa ai Chromebook. L'ultima versione di anteprima di Windows 11 è già installabile su una Raspberry Pi 4 che usa un SoC Broadcom BCM2711 basato su quattro core ARM Cortex-A72, con una scheda dotata di almeno 4 GB di RAM.

9. Amazon: i dispositivi Ring supportano la crittografia end-to-end. Per impostazione predefinita i video acquisiti dai Device Ring sono già crittografati sia quando sono scambiati attraverso i server cloud dell'azienda, sia quando sono memorizzati su di essi. Su alcuni prodotti Ring, esempio citofoni intelligenti e telecamere, si può attivare su richiesta la funzione E2EE che apparirà tra le opzioni di configurazione; i campanelli e le videocamere a batteria non sono compatibili. Una volta Abilitata E2EE tramite l'app Ring, solo i Device Mobili che dispongono della chiave necessaria per decodificare i video potranno accedere al loro contenuto: neppure personale Ring o Amazon potrà visionarli. Nel caso in cui l'utente disattivasse E2EE i video già crittografati rimarranno tali.

10. Accordo tra TIM ed EOLO sulla connettività FWA nelle aree bianche. EOLO raggiunge 6.500 comuni italiani e il 79% delle unità immobiliari nelle aree rurali o a bassa densità abitativa. TIM, appoggiandosi all'infrastruttura di EOLO, può raggiungere nuovi clienti lontano dalle aree abitative meno popolose. Le offerte FWA di TIM prevedono l'uso della connessione dati 4G/4G+; l'accordo con EOLO le permetterà di fornire connettività ai clienti finali usando anche altre tecnologie. L'accordo prevede l'avvio di una sperimentazione entro il mese di ottobre 2021 volta ad effettuare una serie di analisi e verifiche sul campo per giungere alla definizione delle procedure operative per l'erogazione dei servizi wholesale di EOLO sulla rete TIM.

11. Windows 11 non gestirà gli aggiornamenti dei programmi Win32. Il nuovo Microsoft Store presente in Windows 11 integra il supporto per l'installazione delle applicazioni Win32. Queste applicazioni però possono essere aggiornate solo dall'utente tramite la routine di aggiornamento prevista da ciascun programma dopo il download dallo store. Con il nuovo store Microsoft voleva offrire più libertà agli sviluppatori supportando una vasta gamma di framework, soluzioni di pagamento e meccanismi di aggiornamento. Nel fare ciò il Microsoft Store ancora prima di partire è stato reso più complicato rispetto all'offerta della concorrenza. Il sistema di aggiornamento non unificato è un punto a sfavore per il nuovo Microsoft Store.

12. Riconoscimento da remoto grazie all'intelligenza artificiale: Aruba collabora con LINKS. Il remote digital onboarding è un processo che permette alle aziende di acquisire nuovi clienti previo accertamento dell'identità in modalità remota. Aruba e LINKS, centro di ricerca no-profit del settore delle tecnologie dell'informazione fondato dal Politecnico di Torino e dalla Compagnia di San Paolo, collaboreranno allo sviluppo di una serie di algoritmi per realizzare una soluzione di remote digital onboarding basata sull'intelligenza artificiale allo scopo di ridurre le possibilità di errore umano durante i processi di riconoscimento da remoto. La soluzione di Aruba e Fondazione LINKS consentirà di creare un’istanza di riconoscimento remoto univocamente associata al soggetto identificato e di conservare in sicurezza tutte le evidenze dell’avvenuto riconoscimento.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a:
Barbara Lispi



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