Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

torna alla visualizzazione del numero 23 del Voce Nostra

Numero 23 del 2021

Titolo: Attualità

Autore: a cura di Vincenzo Massa


Articolo:
Estero
9 dicembre, Il Cairo
Patrick Zaki è uscito ieri di prigione dopo 22 mesi, ma non è ancora stato assolto dalle accuse a suo carico. «Siamo arrivati a questo risultato mantenendo un dialogo con l'Egitto; io stesso ho visto il ministro degli Esteri del Cairo tre volte negli ultimi mesi», ha detto Di Maio. Di Maio ha comunque specificato che la liberazione di Zaki è «solo un primo passo» e che la rete diplomatica italiana «continuerà a lavorare in silenzio, tenendo il basso profilo». Una modalità questa, che caratterizza il modus operandi italiano secondo il ministro e che «ci ha permesso di sbloccare diverse situazioni in cui nostri connazionali erano bloccati o addirittura nella mani di cellule terroristiche».

13 dicembre, Tunisi
Il presidente della Tunisia, Kais Saied, ha esteso la sospensione del Parlamento, decisa a luglio, fino alle elezioni legislative del 17 dicembre 2022. In un discorso alla nazione, Saied ha anche annunciato l'avvio dal 1o gennaio di una serie di «consultazioni» popolari su delle riforme costituzionali ed elettorali che saranno poi sottoposte a referendum il 25 luglio 2022. La consultazione nazionale partirà on line dal 1o gennaio al 20 marzo 2022 con domande specifiche e protezione dei dati. Ulteriori consultazioni dirette avranno luogo in tutta la Tunisia e all'estero. Una commissione i cui membri saranno nominati in seguito formalizzerà le proposte del popolo entro la fine di giugno 2022. Il 25 luglio 2022 si terrà il referendum sulle proposte che verranno riassunte. Il presidente ha detto che verrà inoltre varato un decreto su una legge di riconciliazione nazionale che permetterà di classificare i soggetti coinvolti e le Regioni più bisognose di investimenti. Il principio, secondo il presidente, è che coloro che hanno commesso crimini contro lo Stato tunisino e il suo popolo dovranno essere perseguiti dalla giustizia che dovrà svolgere il suo ruolo nella massima indipendenza e neutralità per ristabilire i diritti delle persone derubate.

13 dicembre, Gran Bretagna
Arriva la prima vittima di Omicron. Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato infatti che almeno un paziente affetto dalla nuova variante è deceduto nel Regno Unito. Circa il 40% dei nuovi contagi di Covid registrati a Londra è causato dalla variante Omicron, ha detto il ministro della Sanità britannico, Sajid Javid, preoccupato dall'aumento esponenziale dei casi, che tendono a raddoppiare nel giro di due-tre giorni. Con questi ritmi la Omicron è destinata a superare in tempi rapidi la Delta, diventando così dominante. Ricoveri e decessi «aumenteranno drasticamente» nel Regno Unito nei prossimi giorni, ha affermato ancora Javid, riferendo alla Camera dei Comuni. Anche il premier Boris Johnson, parlando ai giornalisti in un centro di vaccinazione a Londra, ha sottolineato l'allarmante impennata di casi e affermato che si prevede nella capitale britannica e in altre zone del Regno Unito che i contagi da Omicron siano destinati a superare quelli alimentati dalla variante Delta. Per il premier inoltre, è molto alto il rischio che la diffusione della variante possa raggiungere numeri tali da riempire gli ospedali di ricoverati in cifra assoluta anche con una percentuale relativamente limitata di casi sintomatici. I casi di Covid negli Stati Uniti hanno superato quota 50 milioni. È quanto emerge dalle elaborazioni del New York Times, sottolineando che si tratta di una cifra superiore alla popolazione di Georgia, Michigan, North Carolina e Ohio insieme. Si tratta comunque di una stima che probabilmente non cattura il numero complessivo di casi visto che molte persone contagiate non hanno sintomi e non tutti si sottopongono ai test. E anche la Cina ha identificato il suo primo caso di variante Omicron di Covid-19 a Tianjin, a 150 chilometri a est di Pechino, dopo aver effettuato il sequenziamento del genoma.

Italia
11 dicembre, Ravanusa
Un boato ha squarciato il silenzio del sabato di Ravanusa verso le 20,30. Nel paese agrigentino di oltre 10 mila abitanti, a 50 minuti di auto dal capoluogo e a più di due ore da Palermo, la gente è scesa in strada terrorizzata. Poi col passaparola e con le chat di whatsapp si è capito dove fosse avvenuto lo scoppio di un tubo del metanodotto che ha innescato l'esplosione: in via Trilussa dove una palazzina è crollata ma almeno altre due sono state coinvolte e sarebbero state fortemente danneggiate o addirittura crollate. È subito divampato un incendio. Gli allarmi delle auto e di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare. Il bilancio, ancora senza certezze, parla di 12 persone disperse tra cui tre bambini e una coppia di giovani sposi con lei incinta. Ma il conteggio è ancora tutto da stilare. La zona dell'esplosione, dove si sono recate decine di persone che non riescono a rintracciare i parenti che vivevano negli stabili, sembra un campo di battaglia. Fumo, macerie, gente impaurita che vaga tra la polvere. Calcinacci, pezzi d'infisso, mobili, porte sono stati scagliati a decine di metri dal luogo dell'esplosione. L'energia elettrica è stata tolta in tutta la zona dove sono affluite centinaia di persone. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo ha lanciato un appello con un video su Facebook: «C'è stato un disastro, chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. Chiunque abbia pale e ruspe venga a dare una mano».

14 dicembre, Roma
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che prevede l'obbligo del test negativo in partenza per tutti gli arrivi dai Paesi dell'Unione europea. Per i non vaccinati, oltre al test negativo è prevista la quarantena di 5 giorni. Sono prorogate inoltre le misure già previste per gli arrivi dai Paesi Extraeuropei. L'ordinanza è valida a partire dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio.

14 dicembre, Roma
Contro il caro bollette e con l'intenzione di aiutare la fascia di famiglie meno facoltose, il governo mette sul piatto 900 milioni con l'obiettivo di potenziare il bonus sociale per i nuclei in difficoltà, mentre le piccole e medie imprese potrebbero pagare il conto di luce e gas a rate. Dopo l'intesa siglata in Consiglio dei ministri, le misure saranno tradotte in un emendamento alla manovra atteso per domani: ci sono 1,8 miliardi per annullare gli oneri generali di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, a beneficio di famiglie e piccole imprese, come bar e artigiani. Altri 600 milioni servono ad abbassare al 5% l'Iva per il gas (ora al 10% per le utenze domestiche, al 22% per le altre). Con mezzo miliardo si tagliano poi gli oneri sul gas. Fondi che si aggiungono ai due miliardi già stanziati nella legge di bilancio.

15 dicembre, Roma
Tre mesi ancora di stato d'emergenza, per iniziare a programmare l'uscita dalla fase eccezionale e l'ingresso in una nuova fase di «convivenza» con il virus. Con questo obiettivo il premier Mario Draghi porta in Cdm il decreto che proroga fino al 31 marzo 2022 lo stato d'emergenza con cui da due anni il governo contrasta l'avanzare della pandemia. Stretta sugli arrivi in Italia, ira dell'Ue. Tra le norme prorogate ci sono quelle che dispongono le misure di distanziamento e quelle per mascherine, le zone di rischio e il Green pass. Viene prorogato poi fino al 31 marzo il Super Green pass in zona bianca. Ad oggi il Green pass rafforzato è in vigore fino al 15 gennaio ma il decreto stabilisce che nelle zone bianche fino al 31 marzo 2022 dovrà essere usato per le attività che sono oggetto di limitazioni in zona gialla. Questo vuol dire che resteranno precluse ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi. Fino al 31 marzo resta il prezzo calmierato dei tamponi e, con una norma voluta dalla ministra Elena Bonetti, rimane anche la possibilità per i genitori con figli in quarantena di avere congedi al 50% e per i lavoratori fragili di fare smart working, magari venendo adibiti ad altra funzione.

Sport
12 dicembre, Abu Dhabi
Dopo 22 gran premi e centinaia di giri, è stato l'ultimo dei 58 previsti sul circuito di Abu Dhabi ad assegnare il titolo 2021. Sotto la bandiera a scacchi sul circuito di Yas Marina è passato per primo Max Verstappen. Il 24enne di Hasselt, primo olandese a vincere in Formula 1, ci è riuscito con un sorpasso dei suoi, al limite del regolamento, che gli ha consentito di beffare all'ultima tornata il sette volte iridato Lewis Hamilton, giunto secondo. Ma il finale non era ancora scritto sulla pietra, perché la Mercedes ha presentato un doppio reclamo per quanto avvenuto durante il regime di safety car negli ultimi quattro giri. Dopo ore di apprensione, valutazioni e imbarazzi, la Fia ha infine annunciato che i ricorsi erano respinti, confermano la vittoria dell'olandese.

12 dicembre, St. Moritz
Sulle nevi svizzere di St. Moritz la valdostana Federica Brignone ha vinto il secondo super G di coppa del mondo in programma e con 17 successi in carriera supera Deborah Compagnoni, diventando l'azzurra più vincente di sempre.
a cura di Vincenzo Massa



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida