Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Uiciechi.it

torna alla visualizzazione del numero 02 del Uiciechi.it

Numero 02 del 2022

Titolo: Videogiochi inclusivi, un’utopia ho un sogno realizzabile?

Autore: Fabio Bizzotto.


Articolo:
Videogiochi inclusivi, un’utopia ho un sogno realizzabile?

Di Fabio Bizzotto.

Pac-Man,Super Mario Bros, PlayStation, Xbox, Nintendo, hanno caratterizzato la vita quotidiana a partire dalla metà degli anni 80. Negli ultimi anni le nuove generazioni, oltre a crescere con le nuove consolle, anno avuto l’opportunità di giocare con le applicazioni sui loro smartphone. Quanti di noi si sono imbattuti per la strada in persone distratte a guardare il telefono, quanti di noi hanno notato che in autobus e metropolitana, come al bar, la gente si distrae giocando e si rilassa con dei giochi contenuti nel loro smartphone che è del tutto uguale ai nostri.

Diciamo che non ce l'ho tutta con chi si può divertire, ma anche noi vorremmo ogni tanto distrarci, rilassarci, passando del tempo giocando a questi giochi che fanno divertire e distrarre qualsiasi persona a qualsiasi età.

In Italia questa barriera purtroppo è ancora molto impervia, ma alcune start-up incominciano a fare breccia in questo mondo sconfinato. Una di queste aziende è la NovisGames, di Torino, che ha l’ambizioso progetto di creare giochi inclusivi.

Andremo a conoscere nel dettaglio questa azienda, costituita da gente giovane, ambiziosa e dinamica.

L’azienda NovisGames, È costituita dalla CEO Arianna Ortelli, COO Gario Codispoti, CTO Moreno Gregori , e per ultimo colui che ci racconterà che cos’è NovisGames , il CMO Marco Andriano.
Inoltre se volete saperne di più oltre all’intervista che seguirà, trovate sui social e sul web tutte le informazioni di questa azienda, pagina Facebook e gruppo Telegram incluso.

1. Quando nasce Novis Games?

L'idea di Novis Games nasce nel 2018 da un bootcamp di prototipazione della SEI, la scuola di imprenditoria e innovazione di Torino, in collaborazione con Talent Garden, Toolbox, Fondazione Agnelli e CDI Italia, oltre che Università e Politecnico di Torino. Arianna e Dario, i primi due fondatori, stavano cercando di immaginare un nuovo modo di vivere il gioco e lo sport senza utilizzare l'elemento visivo ma dando importanza al suono e al tatto. Concluso il progetto con la SEI, hanno iniziato a far testare la prima soluzione di gaming accessibile ad alcune associazioni del territorio, venendo in contatto con persone ipovedenti e non vedenti. In una di queste occasioni ho conosciuto i ragazzi e sono diventato prima beta-tester e poi membro ufficiale del team e founder del progetto.

2. Quale è stato il primo obbiettivo che volevate raggiungere?

Quando ho conosciuto i ragazzi stavano sviluppando una console fisica per permettere a persone ipo e non vedenti di giocare attraverso audio e tatto. Insieme però, abbiamo capito che in ottica di accessibilità e inclusione sviluppare una console fisica pensata esclusivamente per persone con disabilità visiva, sarebbe stato poco accessibile economicamente e avrebbe sottolineato maggiormente il diverso approccio al mondo vidoludico. Per questo consideriamo il nostro più grande successo aver compreso il valore della creazione di una piattaforma di gioco mobile, per permettere di giocare tutti e allo stesso livello, divertendosi insieme. Oggi stiamo anche costruendo un ecosistema accessibile per creare giochi e contenuti basati sulla nostra tecnologia.

3. Quando hai capito che il sogno di Novis Games sarebbe diventato una realtà?

Nel 2021 abbiamo chiuso il nostro primo vero round di investimento con Digital Magics e Lazio Innova. E' stato un traguardo importante perché ci ha permesso di testare l'interesse del mercato e iniziare a strutturare un team competitivo e che coprisse tutte le aree strategiche del progetto.

4. Quali sono i sogni, i progetti a breve e a lungo termine?

Ad oggi abbiamo testato una prima versione in beta dell'applicazione e dei giochi. Grazie al supporto di OGR Tech, 34BigThings e Microsoft, nel programma di accelerazione Quickload, stiamo oggi migliorando le nostre competenze lato gaming per portare il possibile la nostra soluzione sul mercato. Questo è il primo obiettivo che ci siamo posti nel breve: vedere finalmente il nostro prodotto ufficialmente online, scaricabile e utilizzabile da chiunque. Nel futuro speriamo poi di poter crescere velocemente e all'estero, perché solo aumentando la nostra user base potremo essere in grado di pubblicare nuovi contenuti e migliorare la nostra tecnologia.

5. A questo punto del percorso, guardandovi indietro cambiereste qualche cosa?

Se dovessimo guardare ad uno dei tanti errori che naturalmente si commettono durante questo tipo di percorsi, l'aver concentrato mesi di sviluppo su un dispositivo fisico, ci ha rallentato molto. Allo stesso tempo però, come ogni sbaglio, ci ha dato grandi risposte ed è stato un passaggio necessario per la comprensione della soluzione ottimale che il mercato richiedeva.

6. Quando pensate d poter lanciare i primi giochi online per tutti?

Siamo felici di poter annunciare che nei prossimi mesi rilasceremo sugli store una prima versione completa dell'App con le prime esperienze di gioco realizzate. E' un momento di fondamentale importanza per permettere a noi di testare e comprendere ancora meglio i desideri degli utenti e per gli utenti di poterci supportare e guidare nello sviluppo del progetto.

7. Avete già aperto delle collaborazioni con altre aziende o partner?

Oltre agli investitori e aziende che hanno supportato il progetto da un punto di vista economico, possiamo inoltre contare su diverse software house, sviluppatori indipendenti e advisor, che ci aiutano di giorno in giorno per portare il miglior prodotto possibile all'utente, supportandoci anche in questi ultimi mesi, nella creazione dei contenuti. Infatti abbiamo da poco aperto la possibilità a nuovi developer di creare giochi accessibili attraverso il nostro portale di sviluppo.

8. Quante persone lavorano per il vostro obbiettivo ambizioso?

Ad oggi il core-team è composto da quattro persone: io (Marco, CMO) mi occupo della parte di sviluppo commerciale e di gestione della community degli utenti, interfacciandomi con loro per costruire insieme App e giochi. Arianna è il CEO e cura la parte di sviluppo business e le relazioni con i partner e gli investitori. Dario, COO, coordina il team, in particolare gestendo la parte di sviluppo operativo e di sviluppo della community dei developer indipendenti o freelancer. Infine Moreno (CTO), si occupa dello sviluppo tecnologico del software, inteso come App per gli utenti, kit di sviluppo per gli sviluppatori e giochi sviluppati internamente. Possiamo inoltre contare, come detto precedentemente, su numerosi partner, advisor e aziende, che ci guidano nelle diverse aree di sviluppo del progetto. Ci riteniamo comunque anche a sottolineare l'importanza e il ruolo delle persone che sono parte delle due community: i nostri ambassador utenti (i super Novis Changer) e i nostri primi sviluppatori indipendenti, che sin dalle prime fasi si sono messi in gioco per affiancarci nello sviluppo.

9. Da qui a 5 anni come vi vedete?

La nostra visione è quella di rendere il gaming davvero accessibile a tutti, attraverso una realtà virtuale che non ha bisogno degli occhi per essere immersiva. Siamo partiti dal gioco perché ne riconosciamo l'importanza per permettere il confronto, la sfida e la collaborazione tra le persone, avendo vissuto l'importanza dello sport e del gaming in primis come team. Crediamo che questa tecnologia abbia tutte le potenzialità per incrementare l'accessibilità all'interno di qualsiasi nuovo gioco o videogioco esistente, sia esso per mobile, pc o console. Nel futuro ci immaginiamo di poter contribuire alla creazione di un vero e proprio standard di accessibilità che, partendo dal gaming, potrà essere applicato a qualsiasi prodotto digitale.

Ringrazio Marco per aver risposto alle nostre domande, prossimamente non ci resta che giocare ai loro primi prototipi.

Al prossimo numero di Uiciechi.it con i giochi accessibili.

Per eventuali ed ulteriori informazioni, scrivere a: Fabio Bizzotto



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida