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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 3 del 2022

Titolo: In Tutti i Sensi

Autore: Redazionale


Articolo:
Giochiamo con... l'acqua
E adesso... continuiamo a giocare con l'acqua, ma senza usarne tanta, perché è preziosa e non dobbiamo sprecarla. Fate come me.
Per iniziare metto il tappo al lavello di cucina e faccio uscire acqua dalla canna aprendo il miscelatore. Ora metto le mani sotto l'acqua. Brrrrr... è fredda. Sposto la leva a sinistra e l'acqua diventa tiepida.
Ora che ho regolato la temperatura dell'acqua sento la piacevole sensazione del tepore sulle mani e il rumore dell'acqua: è diverso se cade sulle mani o direttamente sul lavello. Il rumore cambia man mano che il lavello si riempie. Provate anche voi!
Quando l'acqua raggiunge il livello del «troppo pieno», cioè di quell'apertura nel lavello che non le permette di traboccare se si dimentica aperta, chiudiamo il miscelatore.
Adesso prendo alcuni oggetti e provo a metterli dentro il lavello; sono proprio curioso di vedere cosa succede!
La barchetta di plastica galleggia. La posso spingere con le mani e si sposta da una parte all'altra del lavello. Se però la spingo giù con la mano si riempie d'acqua e rimane sul fondo.
Invece la barchetta di carta che ho realizzato ieri col nonno si bagna molto lentamente; si inclina su un fianco e l'umidità si diffonde anche sulle parti della barchetta che non sono a contatto diretto con l'acqua. Il fondo inizia a riempirsi. Finché la barchetta di carta affonda e rimane giù. Bella! Con un po' di fantasia sembra il relitto di un'antica nave romana e posso giocare a fare l'archeologo subacqueo. Provo con un guscio di noce: galleggia! La tazzina di ceramica che usano mamma e papà per bere il caffè galleggia pure lei... ma se la riempio d'acqua, scende giù!
Galleggiano anche il tappo di sughero, la mela e la patata. Invece il sasso che ho raccolto in cortile, il chiodo d'acciaio e il martello che ho chiesto a papà vanno a fondo.
Anche le posate d'acciaio affondano subito, invece quelle di plastica galleggiano.
La spugnetta per lavare i piatti si riempie d'acqua, ma galleggia. Curioso, non ci avevo mai fatto caso! E voi? Mmmmmm. Forse non me ne ero accorto perché raramente aiuto i genitori a lavare i piatti?
Sapete perché alcuni oggetti galleggiano ed altri vanno a fondo? Per il loro peso? Ah, già, no! Altrimenti una grande nave carica di merci e passeggeri dovrebbe andare a fondo.
A questa domanda diede una risposta lo scienziato Archimede di Siracusa, nel terzo secolo a. C. Egli scoprì che un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume del fluido spostato dal corpo. Sì, lo so, detto così è difficile e non ci ho capito niente neanche io. Però ho visto dei video su Internet e ho capito un po' di più. Proviamo insieme: prendiamo un po' di plastilina (corpo) e modelliamola a forma di pallina. Poggiamola sull'acqua (fluido) del nostro lavello. Va a fondo! Adesso diamo una nuova forma alla pallina di plastilina e trasformiamola in una barchetta. Ora mettiamola sull'acqua del nostro lavello e osserviamo: resta a galla! Eppure è lo stesso pezzo di plastilina. Stesso materiale, stesso peso... cosa è cambiato? Ma certo, il suo volume! Adesso è grande come il palmo della mia mano e sposta tanta acqua ricevendo una grande spinta verso l'alto. Prima, quando aveva la forma di una pallina, era piccola e il suo peso era concentrato in un piccolo spazio che ha spostato pochissima acqua sotto di sé; quindi è andata a fondo! Lo so, non è facile da capire, però fare questi esperimenti è divertentissimo!
Per il prossimo gioco ci serve un calice di cristallo o di vetro sottile e tanta attenzione. Lo immergiamo nel lavello e lo riempiamo d'acqua quasi completamente. Lo asciughiamo esternamente con un panno per non bagnare dappertutto e lo posiamo sul tavolo. Adesso ci bagniamo il dito indice della mano destra. Con la mano sinistra teniamo lo stelo del calice per evitare che cada e strisciamo delicatamente il polpastrello bagnato sul bordo (quello dove si posano le labbra per bere). Meraviglia! Il calice emette un suono (nota bassa). Se lo svuotiamo a metà e riproviamo a strisciare il dito, emetterà un suono più acuto (nota alta).
Non riesci da solo? Fatti aiutare da mamma e papà che guideranno la tua mano o ti aiuteranno a tenere fermo il calice.
Sapete che ci sono persone abilissime che usano tanti calici riempiti con diverse quantità d'acqua e producono musica? Non ci credete? Inquadrate il Qr code n. 3 che si trova nella tavola allega e ascoltate.
Prima di svuotare il lavello vi propongo un ultimo gioco. Prendiamo una bottiglia, di plastica o di vetro, togliamole il tappo e immergiamola nel lavello pieno d'acqua; mi piace un sacco sentire il gorgoglio che fa quando si riempie! Bottiglie diverse, rumori diversi? Provate!
Scrivetemi per raccontarmi i vostri esperimenti con l'acqua!
Infine svuotiamo la bottiglia nei vasi così useremo l'acqua con cui abbiamo giocato per innaffiare le piante di casa.



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