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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Kaleîdos

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Numero 6 del 2022

Titolo: Donne tra le righe

Autore: a cura di Rossella Lazzari


Articolo:
Génie la matta di Inès Cagnati: il coraggio del silenzio
Si chiama Eugénie, proviene dalla miglior famiglia del paese, in vista, rispettata ed altolocata, ma nessuno la chiama con il suo nome, né con appellativi rispettosi come Signora o signorina... tutti la chiamano solo Génie o Génie la matta. A raccontarci la sua storia e la sua vita è Marie, sua figlia, quella che tutti chiamano Marie la bastarda. Questa ragazzina schiva, solitaria che sta sempre appresso a sua madre anche quando lei la scaccia bruscamente, è nata da una violenza, da uno stupro. Non sa chi sia suo padre ed ha sempre vissuto sola, in una casupola diroccata sotto i salici, nell'estrema periferia isolata dove vanno solo le bestie, con lei, Génie, quella madre che ama oltre ogni dire. È proprio Marie a raccontarci la storia di una madre che non era affatto matta, che lavorava più di un uomo nei campi e nelle fattorie senza alcun salario se non gli avanzi delle tavole dei ricchi. Génie ha sofferto in silenzio, portando il dolore della solitudine come una cintura di forza, il rifiuto della società come un'armatura per resistere, l'amore taciturno per quella figlia nata dal suo primo no come una fiammella di luce nel buio della sera. La brusca, schiva, infaticabile Génie ha il coraggio di far fronte alle decisioni, di lottare perché sua figlia abbia un'istruzione, una possibilità, di credere infine che anche per lei ci sia una seconda chance. Il suo coraggio è enorme dinanzi alla pochezza della società, dei moralisti e benpensanti che, incapaci di guardare con benevolenza a chi non sottostà alle loro regole, quando rialza la testa tentano ogni modo per schiacciarla di nuovo nel fango e nella disperazione.
Pubblicato nel 1976 in Francia e proposto per la prima volta nel 2022 da Adelphi per la traduzione di Ena Marchi, Génie la matta di Inès Cagnati è un romanzo meraviglioso, un piccolo gioiello letterario che ci porta indietro in un'epoca non lontana dalla nostra e in una società rurale, chiusa ed ipocrita nella quale non ci sarà difficile ritrovare esempi conosciuti. La scrittura, poi, merita una menzione a parte: asciutta, essenziale eppure a tratti poetica e straziante, è parte stessa della storia. La voce di Marie che racconta con la stessa placida forza solitudini e sogni non può lasciare indifferenti. Lettura davvero valida, consigliata a tutti.
a cura di Rossella Lazzari



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