Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Campobasso Prot. N. A/192 Campobasso, 30 Maggio 2014 OGGETTO: Fondo sociale Anno 2014 – Relazione per richiesta di contributo In riferimento alla circolare n 95/2014, la Sezione Provinciale di Campobasso intende ripresentare richiesta di contributo da far valere sul fondo sociale 2014, rimodulata secondo i parametri stabiliti. I miei più cordiali saluti IL PRESIDENTE PROVINCIALE UICI SEZ.PROV.CB Annamaria G. Di Stasio 1. Progetto “La cecità in famiglia: educazione al disagio” Obiettivi e destinatari del progetto Il progetto “ la cecità in famiglia: educazione al disagio” nasce al fine di intervenire direttamente presso il domicilio dei Soci e delle famiglie con bambini con disabilità, genitori e/o parenti (care-giver) prospettive e fiducia, punti di riferimento su cui poter contare, per scoprire, avere risposte, sentirsi accolti, compresi e rassicurati. È fondamentale inoltre, che i care-giver acquisiscano un’immagine realistica del proprio figlio, il quale avrà sicuramente delle peculiarità, delle necessità particolari e delle reali limitazioni, ma egli non è le sue limitazioni, è una persona che può avere grandi prospettive di autorealizzazione e di autonomia. Riteniamo necessario “educare” i genitori e/o i parenti (care-giver) a ciò che è “normale” per i ciechi, a quali siano i ‘pattern’ di sviluppo peculiari che sono necessariamente diversi da quelli dei normodotati, indubbiamente più conosciuti ma non utilizzabili come riferimento in quanto, ad esempio, non sempre permettono di anticipare e/o capire il comportamento del non vedente. Appare fondamentale che vengano esaminate situazioni di interazione e vengano forniti esempi su come promuovere, rispondere e comprendere le intenzioni del cieco, che si discuta il ruolo dei genitori nello sviluppo e si insegni loro come interpretare adeguatamente le intenzioni del non vedente. È indispensabile conoscere l’ambiente fisico del diversamente abile, le sue esperienze di interazione e la storia della famiglia: come i genitori hanno scoperto la cecità del figlio, cosa hanno fatto, qual è stata la loro reazione, quali sono le idee e le aspettative attuali nei confronti del figlio. Queste informazioni sono essenziali se si vogliono modificare comportamenti quali il rifiuto, l’iperprotezione, i sensi di colpa, l’ansia, che possono compromettere lo sviluppo di uno stile interattivo positivo genitore-bambino. Ambito territoriale di realizzazione Provincia di Campobasso. Figure professionali coinvolte Prima di mettere in atto qualsiasi intervento bisogna analizzare il attentamente il caso attraverso competenze trasversali di vari professionisti. • Lo Psicologo deve necessariamente occuparsi di un primo colloquio con il disabile e con la sua famiglia anche con l’aiuto di strumenti diagnostici (test). Deve inoltre comprendere le dinamiche intrafamiliari in modo tale da progettare un intervento mirato; • necessaria è la presenza di un’ Assistente Sociale in grado di accogliere meglio di chiunque altro le reali richieste della famiglia e di coordinare le varie figure professionali coinvolte nell’intervento; Destinatari • Tutti i soci e non, con particolare attenzione alle famiglie con bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti e con disabilità aggiuntive, e agli anziani. Fasi di realizzazione 1-È fondamentale, inizialmente, promuovere l’iniziativa con un convegno o con un incontro attraverso il canale delle istituzioni locali. 2-Una volta raccolte le informazioni anagrafiche della famiglia tramite protocolli d’intesa, stipulati con l’ambito territoriale si passa ad un colloquio preliminare con l’Assistente Sociale. 3-La fase successiva consisterà nell’incontro in sede UICI o a domicilio dello Psicologo, con le famiglie, o individualmente, a seconda dei casi. 4-Dopo il primo colloquio verrà elaborato un piano d’azione su due livelli. Dal punto di vista assistenziale almeno una volta al mese l’Assistente Sociale entrerà in famiglia analizzando funzionalmente i disagi sofferti nella vita quotidiana e con un sostegno mirato e specifico aumenteranno efficacia ed efficienza delle capacità genitoriali dei famigliari del soggetto diversamente abile. Intanto da un punto di vista clinico lo Psicologo predisporrà un piano d’intervento utilizzando il colloquio clinico ed altri strumenti psicodiagnostici. Questo piano “terapeutico” sarà volto a migliorare la qualità della vita del paziente e dei famigliari dal punto di vista psicologico. Lo Psicologo seguirà ogni nucleo familiare con incontri a cadenza quindicinale salvo diverse necessità di tipo clinico. La nostra società sta subendo, in questi ultimi anni, grossi mutamenti. La popolazione ha nuovi bisogni e nuove aspettative. Si assiste ad un aumento del bisogno: la popolazione anziana, l’utenza più importante a domicilio,sta aumentando. La promozione dell’intervento a domicilio s’inserisce nell’intento di rafforzare la rete sociale e sanitaria. Infatti, non si promuove unicamente l’intervento sanitario ma anche l’intervento di tipo sociale. Inoltre, la promozione dell’autonomia è l’obiettivo comune a tutti i servizi che favoriscono il mantenimento a domicilio della singola persona. 5-Infine verrà stilata una relazione finale, per ogni singolo utente che è stato seguito durante tutto il progetto. Piano economico Attività Figura Profession ale Costo unitario in Euro (Lordo) Tempisti ca prevista ( in ore) Tot Euro (Lordo) Totale complessivo per tutto il progetto ( durata 10 mesi) in euro (Lordo) Colloquio con lo psicologo Psicologo € 60 8 H € 480 € 4.800,00 Intervento in famiglia Assistente Sociale € 60 8 H € 480 € 4.800,00 Altre spese per l'attuazione del progetto (materiale didattico, materiale di consumo) € 1.000 € 1.000,00 TOTALE € 10.600,00 2. ASSUNZIONE DI PERSONALE Il consiglio provinciale recentemente costituitosi si è sin da subito personalmente adoperato per rilanciare l’immagine della sezione (con seminari oculistici, attività di prevenzione e soprattutto riallacciando i rapporti con gi enti locali) e garantire l’apertura della sede dal lunedì al venerdì. Tuttavia, la Sezione Provinciale UICI di Campobasso è attualmente sprovvista di personale dipendente e di volontari del servizio civile, pertanto al fine di avviare le numerose attività di promozione, di tutela e di servizio a i Soci (ricordiamo che questa sezione ha firmato la convenzione con il patronato Anmil) e per realizzare gli impegni presi nella relazione programmatica per le attività del 2014 riteniamo indispensabile il sostegno di personale qualificato e impegnato presso questa sede provinciale per almeno 20 ore settimanali. Le spese per l’assunzione di una figura professionale ammontano a € 15.000,00 3. Acquisto di materiale informatico Questo consiglio provinciale intende acquistare, un numero minimo di macchine da ufficio destinate al potenziamento dell’ufficio di presidenza. Le macchine d’ufficio, necessarie sono una stampante braille, un video-ingranditore portatile e due computers, di cui uno portatile, da utilizzarsi per i seminari e le conferenze stampa. Piano economico: 1 Nr. 1 Stampante braille € 2500 2 Nr. 2 Computers, di cui uno portatile da utilizzare nelle conferenze € 1600 3 Nr. 1 video ingranditore portatile € 900 Totale € 5000 PIANO ECONOMICO RIASSUNTIVO Progetti IMPORTO 1 PROGETTO DOMICILIARE “LA CECITÀ IN FAMIGLIA EDUCARE AL DISAGIO” 10.600,00 2 ASSUNZIONE PERSONALE 15.000,00 3 ACQUISTO MATERIALE INFORMATICO 5.000,00 TOTALE 30.600.00 IL PRESIDENTE PROVINCIALE UICI SEZ.PROV.CB Annamaria G. Di Stasio